Lotta alla desertificazione: difendere la terra dall'uomo
Il 17 giugno si celebra la giornata mondiale per la sensibilizzazione verso il tema della desertificazione. Quali sono le iniziative in Italia legate anche all'evento EXPO a Milano e quale sono le linee guida per il 2015
Sono le attività antropiche le prime cause di desertificazione, in Italia e non solo, si sta parlando dell'intero benessere del pianeta.
Raramente si tratta di cause naturali, fermo restando eventi catastrofici. Di solito si tratta di suoli resi poveri dall'attività umana, danni che creano veri e propri dissesti idrogeologici, processi di impermeabilizzazione e contaminazione.
Il terreno, quando esposto a tali fenomeni di degrado, ne risente notevolmente e si vengono a creare gravi problemi ambientali che ovviamente hanno una ripercussione immediata sul piano sociale ed economico.
L'uomo, la stessa creatura che arreca danno, ha la consapevolezza per vedere le conseguenze e creare un movimento di sensibilizzazione a livello globale per sanare quanto fatto.
Questo l'intento dell'UNCCD (United Nations Convention to Combat Desertification) e della Convenzione sulla lotta alla siccità e desertificazione.
La Convenzione sulla lotta alla siccità e desertificazione
La Convenzione sulla lotta alla siccità e desertificazione è stata firmata a Parigi nel 1994 e ratificata dallíItalia con legge n. 170 del 4 giugno 1997.
La Convenzione prevede che i paesi colpiti dalla desertificazione predispongano ed attuino Piani di Azione Nazionali e Piani di Azione Regionali finalizzati allo sviluppo sostenibile con l'obiettivo di ridurre le perdite di produttività dei suoli causate da cambiamenti climatici e attività antropiche.
L'attuazione della Convezione in Italia è passata attraverso il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che risale al 26 settembre del 1997.
Il piano di azione contempla la protezione integrata delle risorse come terra, acqua, vegetazione, paesaggio, lavoro umano nelle zone colpite dal degrado. Inoltre si considera l'urgenza dell'applicazione e valorizzazione di norme nazionali esistenti e strumenti normativi di intervento della UE esistenti, favorendo l'attuazione da parte delle Regioni di leggi e programmi mirati.
Tutto il processo di sensibilizzazione passa per i temi dell'ecosostenibilità e della protezione delle acque internazionali. I cittadini sono parte integrante del cambiamento auspicabile, sia per la prevenzione che per gli interventi.
Non si può pensare di proteggere le risorse idriche senza considerare l'impatto delle attività produttive e rivederne l'intensità: negli intenti della Convenzione e alla base della Giornata Mondiale dedicata alla lotta alla desertificazione c'è infatti la riconsiderazione delle aree agricole a produzione intensiva e marginale, la cura delle aree a rischio di erosione accelerata, il miglioramento delle zone degradate da contaminazione, inquinamento, incendi e lo stesso vale per le zone incolte o abbandonate.
L'Expo e la desertificazione
Di fatto, la desertificazione viene vista come una delle più grosse sfide ambientali del nostro tempo, nel senso che il tentativo di sanare quanto creato è qualcosa che richiede impegno, costanza, direzione di intenti.
Expo Milano 2015, grazie alla realizzazione del Cluster delle Zone Aride, mostra i progressi fatti nelle pratiche agricole resi possibili dai nuovi metodi, ma soprattutto migliorando le tecniche tradizionali e gestendo nel miglior modo possibile le risorse idriche.
Per riflettere sul tema delle risorse idriche nel periodo dell’Esposizione Universale, da maggio a ottobre 2015, all’interno del Padiglione di Aquae Venezia 2015 inaugurato il 19 dicembre, verranno sviluppate le tematiche relative alla pesca, agricoltura, allevamento, trasporti, industria, insieme a scienza, cultura e arte.