Screen in Green, portare la transizione ecologica nelle sceneggiature
Screen in Green, concorso per il cinema e l'audiovisivo nato per volere del Ministero della Transizione Ecologica, si rivolge ai giovani sceneggiatori fra i 18 e i 30 anni. L'obiettivo è ricevere, valutare e produrre contenuti multimediali che raccontino l'ambiente in tutte le sue forme e declinazioni.
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Una call to action per giovani sceneggiatori dalla spiccata sensibilità ambientale. Screen in Green è un concorso per il cinema e l’audiovisivo, nato per volere del Ministero della Transizione ecologica con un obiettivo importante: popolare le produzioni televisive e cinematografiche di contenuti ambientali nuovi e di qualità.
Schermo e sostenibilità, i grandi temi ambientali
L'onnipresente plastica, le lotte per il clima, le buone pratiche che possono fare la differenza. La difesa della biodiversità, la conservazione del suolo, un'alimentazione sostenibile. Gli eroi ecologisti, le ecomafie, gli ecoreati.
Le urgenze ambientali, così come le potenziali storie ad esse collegate, sono innumerevoli e richiedono a gran voce l'attenzione del grande pubblico. Il cinema o, più in generale il mondo dell'audiovisivo, può ricoprire un ruolo amplificatore fondamentale, forte del linguaggio privilegiato - per immediatezza e potenza espressiva - che lo schermo offre.
A partire da tale presupposto, come esplicita lo stesso MITE in una nota, Screen in Green “va a collocarsi nell’ambito delle diverse iniziative di educazione e informazione”, promosse per accompagnare e rendere accessibile ai cittadini il complesso, articolato percorso verso la transizione ecologica.
Il bando di Screen in Green
Il bando del concorso, online sul sito del Mite, si rivolge a tutti i giovani tra i 18 e i 30 anni, chiamati a proporre le proprie sceneggiature entro e non oltre il 28 febbraio 2022.
Minimo comune denominatore alle opere in gara sarà l'ambiente, declinato nelle sue molteplici sfaccettature e raccontato attraverso tre differenti strumenti o linguaggi audiovisivi: cortometraggi, soggetti per serie tv, soggetti per lungometraggi.
Le categorie alle quali iscrivere i propri lavori sono, infatti, tre:
- Screen in Green per cortometraggi della durata minima di 3 minuti e un massimo di 5 minuti: gli autori dovranno consegnare la sceneggiatura di un corto (di lunghezza compresa tra le 4 e le 6 pagine) per un progetto in live action o in animazione;
- Screen in Green serie TV: gli autori dovranno consegnare un soggetto, destinato a una serie televisiva, di lunghezza compresa fra le 3 e le 5 pagine;
- Screen in Green film di lungometraggio: gli autori dovranno consegnare un soggetto di 3-5 pagine per un film lungometraggio.
Il compito e la responsabilità di valutare le opere inviate saranno affidati a una Giuria di professionisti, che decreterà i vincitori per ciascuna categoria.
Il contest e i premi
L'iniziativa è frutto della collaborazione del Mite con la Fondazione Sardegna Film Commission, il Premio Solinas, Green Cross Italia, Connect4Climate e World Bank Group.
Una volte ricevute e visionate le opere, il contest prevede 2 fasi:
- la Giuria di professionisti valuterà i concept in gara e selezionerà, a proprio insindacabile giudizio, fino ad un massimo di cinque vincitori del Premio per ogni categoria.
- la stessa Giuria indicherà al gruppo di lavoro le sceneggiature di cortometraggio, da proporre all’attenzione dei produttori audiovisivi per la realizzazione del cortometraggio.
Possono essere ammessi unicamente progetti originali e inediti, che concorreranno per aggiudicarsi i premi in palio:
- Miglior sceneggiatura di cortometraggio: euro 1.500;
- Miglior soggetto di serie TV: euro 3.000;
- Miglior soggetto di lungometraggio: euro 3.000.