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Ad aprile in arrivo la Superluna rosa

Tra i molti appuntamenti con gli astri, il cielo di aprile offrirà un'ottima occasione per alzare gli occhi al cielo: la Superluna rosa del 26-27 aprile, la prima dell'anno e probabilmente la più spettacolare.

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©Chayanan Phumsukwisit -123rf

Nella notte tra il 26 e il 27 aprile, gli astrofili avranno un motivo in più per alzare lo sguardo e scrutare il cielo notturno. Imperdibile, per gli amanti del genere, è infatti l'appuntamento con la prima Superluna del 2021, chiamata anche- in questo particolare periodo dell'anno- Luna rosa. 
 

La prima e più spettacolare Superluna dell'anno

Dopo la Luna piena dello scorso 28 marzo- che ha incantato molti occhi- un nuovo fenomeno giunge a illuminare il cielo.

Il 27 aprile, il nostro satellite sarà infatti contemporaneamente in plenilunio e alla minima distanza dalla Terra (perigeo).

Quest'anno tale distanza sarà di “soli” 357.378 km, minore rispetto a quella registrata durante il fenomeno della superluna più grande del 2020.

Il dato rende l'evento meritevole di essere osservato nella sua rara maestosità: per via della relativa vicinanza, la Luna risulterà più grande di circa l' 8-10% e considerevolmente più luminosa (circa il 15% in più). Una contingenza che candida l'evento a essere probabilmente la Superluna più spettacolare del 2021. 
 

Perché si chiama Superluna

Il termine Superluna è stato coniato dall'astrologo Richard Nolle nel 1979. Sebbene sia diventata un'espressione di uso comune- forte del suo carattere evocativo- si tratta di una definizione che possiede valenze di tipo scientifico, indicando semplicemente una Luna piena prossima al perigeo

La Luna orbita mediamente a una distanza di 384mila chilometri dal nostro pianeta: quando il satellite raggiunge la fase di plenilunio e si trova a meno di 362mila chilometri dalla Terra, si ottiene una cosiddetta Superluna

Gli astronomi e la comunità scientifica preferiscono riferirsi al fenomeno con la meno amichevole coppia di termini “perigeo-syzygy". Il primo indica il periodo in cui la Luna si trova più vicina alla Terra, il secondo viene invece utilizzato per indicare l’allineamento di tre corpi celesti appartenenti a un medesimo sistema gravitazionale.
 

Perché il colore rosa

Il plenilunio di aprile viene chiamato anche Luna rosa. Si tratta di un nome fondamentalmente ingannevole, in quanto non legato al colore che il satellite assume durante l'evento astronomico.

Si tratta, infatti, di un'espressione che trae origine dalla tradizione americana, a partire dal nome dei Phlox (o muschio rosa), fiori di colore rosa della famiglia Polemoniaceae, simili alle ortensie, che fioriscono in questo periodo in Canada e negli Stati Uniti. 

Gli indiani d'America della tribù degli Algonchini- che per suddividere il tempo in stagioni si basavano sulle fasi lunari legate agli eventi naturali- scelsero le distese rosa legate alla fioritura del muschio rosa per simboleggiare la rinascita della primavera. 

Il colore del fiore ha dato quindi il nome alla Luna piena, a sua volta simbolo di rinascita. Una relazione suggestiva, che crea ulteriore aspettativa attorno all'evento e chiama il cielo notturno a celebrare- con tutto il suo fascino- l'avvento della bella stagione.