Surgras e sapone-non-sapone, cosa sono
"Saponette a confronto":il supernutriente "surgras", molto amato dai francesi, e il sapone-non-sapone sintetico, indicato per chi ha la pelle sensibile e che tende a ingrassarsi.
Sapone surgras, i vantaggi di un "sapone senza"
"Surgras" è un termine che arriva dal francese e significa "arricchito di lipidi, lipidizzante o liporestitutivo". Spesso e volentieri il termine non viene tradotto, così si trova spesso il termine "Surgras" associato a molti prodotti cosmetici di uso quotidiano, come saponi solidi e saponette, gel doccia, mousse detergenti.
Il sapone surgras quindi è un prodotto speciale, provo di additivi di sintesi e tensioattivi, indicato per tutte quelle persone che sono alla ricerca di un detergente che non secchi la pelle, che non la irriti e che mantenga intatto lo strato idrolipidico naturale, senza aggredirla, ma nutrendola profondamente.
Grazie alla presenza di quesi agenti "ingrassanti", la pelle viene protetta, idratata e dolcemente e ne viene ricostruito il prezioso film lipidico, troppo spesso danneggiato dal cloro e da altri agenti aggressivi.
Come usare il sapone surgras
Il sapone surgras migliore è quello fabbricato artigianalmente, arricchito naturalmente di agenti nutritivi vegetali, come l'olio di mandorla dolce o il burro di karitè, oppure animali, come la lanolina. Può essere utilizzato da tutti, soprattutto da chi ha una pelle particolarmente sensibile e delicata, come quella dei bambini; si usa tanto per le mani, che per il corpo e anche per la pulizia del viso. L'unica cautela d'uso riguarda quelle persone che hanno la pelle grassa, per cui si dovrebbe preferire un sapone-non-sapone, al fine di evitare ogni complicanza dermatologica.
Molte sono le case cosmetiche che producono questo tipo di sapone, le francesi artigianali fanno scuola: Gaiia, che ne ha una linea vegan friendly prodotta a freddo, Cavaillès che lo produce dal 1924, Le Petit Marseillais.
Normalmente una saponetta di sapone surgras costa circa 5/6 euro.
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Sapone non sapone, il sapone sintetico
Si tratta di un sapone particolare, non prodotto alla maniera classica, ovvero attraverso la reazione di saponificazione, ma ricavato sinteticamente da tensioattivi di diverso tipo, che si suddividono in anionici, anfoteri e non ionici.
A questi possono poi essere aggiunte altre sostanze, come olio e nutrienti vegetali o estratti d'erbe, coloranti o agenti schiumogeni.
Anche chiamato SynDet (dall'inglese Synthetic Detergents) o "sapone sintetico", il sapone-non-sapone è indicato per chi ci tiene al proprio equilibrio epidermico e non desidera alterarlo con i classici saponi alcalini.
Come usare il sapone-non-sapone
Il sapone-non-sapone ha un ph acido o neutro - a differenza degli altri saponi che hanno un ph basico - che serve a mantenere e ripristinare le condizioni di normale equilibrio della pelle, evitando il trauma della schiuma che porta via tutto e poi, a "effetto rimbalzo", incrementa la produzione di sebo e conseguentemente, in chi ne è predisposto, può portare a comparsa di rossori, rughe o persino l'acne.
Per questo il sapone-non-sapone, rispetto al surgras, viene solitamente preferito per la cura di pelli sensibili, miste o tendenti al grasso, per cui risulta essere sebonormalizzante, emolliente e rinfrescante.
Il sapone-non-sapone può essere sia liquido che in saponetta, uno tra i più noti è quello a base di amido di riso, delicato e dermoprotettivo, indicato anche per i bambini.
Vi sono anche delle versioni si sapone-non sapone arricchite di acque termali, come quello di Aqua di Tabiano o di sali, come il noto sapone-non-sapone Edom ai sali del mar morto. Il costo di una saponetta da 100grammi va dai 4 ai 6 euro.
Il consiglio finale, soprattutto per chi avesse disturbi dermatologici importanti o allergie, è sempre quello di rivolgersi a uno specialista prima di provare qualsiasi nuovo prodotto.