Benefici della respirazione pranayama
Con un'inalazione normale immettiamo circa 500 cm3 d'aria. E l'aria è cibo, ossigeno. Ecco, il pranayama è quella respirazione che ci fa assumere cibo di qualità nei giusti tempi. E ci fa immergere in chi siamo davvero.
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La respirazione pranayama e il prana come energia
L'essere umano può vivere molti giorni senza cibo, circa tre giorni senza acqua, ma solo pochi minuti senza respirare. La respirazione è la nostra fonte di nutrimento vitale più importante ed è su questo assunto che si basa la scienza del pranayama. L'ossigeno contenuto nell'aria è solo l'aspetto più materiale e grossolano dell'energia pranica che muove i polmoni, permettendo al corpo di assorbire tale elemento.
La respirazione pranayama conduce in questa direzione esistenziale per cui si fa del respiro un atto consapevole, andando simultaneamente a rigenerare tutto l'organismo.
Basta partire da un dato di fatto essenziale: l'aria nutre le cellule. Con un'inalazione normale ne incameriamo circa 500 cm3. Durante l'inalazione profonda l'assorbimento dell'aria è circa sei volte maggiore e ammonta a 3.000 cm3.
Già questi dati parlano da sé, ma vediamo comunque nello specifico i benefici della respirazione pranayama per i singoli organi e apparati del nostro corpo.
I benefici della respirazione pranayama
Favorendo la circolazione del sangue in ogni area dei polmoni, persino negli apilli polmonari che vengono scarsamente interessati dalla respirazione secondaria, il pranayama agevola la dilatazione degli alveoli polmonari e l'aumento della pressione con conseguente miglioramento della capacità vitale.
Dopo circa 20 minuti di pratica del pranayama, il battito cardiaco rallenta, la pressione del sangue si ottimizza e stabilizza, aumenta la resistenza della pelle all'elettricità (ciò indica una condizione di serenità mentale visibile attraverso l'elettroencefalografo).
Il pranayama facilita l'eliminazione delle tossine, migliora la circolazione sanguigna e linfatica, ottimizza l'azione filtrante dei reni, tonifica il sistema nervoso, agisce positivamente sulla memoria, aiuta la digestione, libera dai pensieri negativi e dalla paura che immobilizza l'intento, stimola la milza, equilibra il sistema ghiandolare, rinforza il sistema immunitario.
Dal punto di vista yogico il pranayama è una delle principali porte d'ingresso per samata e shanti, letteralmente "equanimità" e "pace", obiettivi importanti e tappe fondamentali nel cammino di ogni ricercatore interiore.
Questo perché, tramite il pranayama, il ritmo del nostro respiro si unisce a quello cosmico, favorendo un'indentificazione col tutto, un'immedesimazione con l'universo. Questa visione dall'alto ci aiuta ad accettare i fatti della vita, attribuendo loro una collocazione positiva nel grande scacchiere dell'esistenza.