Esercizi yoga con la cinta
Continua il nostro viaggio tra i vari attrezzi yogici che possono arricchire la nostra pratica: vediamo come utilizzare la cinta!
Dopo aver ampiamente trattato l’uso dei blocchi, è ora il turno di dimostrare la versatilità della cinta (yoga belt o strap).
Al contrario dei mattoni, trovare dei surrogati della cinta è piuttosto semplice e la differenza di rendimento non è poi così abissale. E’ ovvio che un oggetto appositamente studiato sarà più performante di una sciarpa, ma nulla che debba scoraggiarne l’uso. Gli unici dettagli che richiedono una certa attenzione sono la lunghezza sufficiente e la maneggevolezza del materiale: una lana grossa intrecciata sarà più difficile da utilizzare del cotone o del lino.
L'uso di questo strumento non ha la finalità di intensificare una posizione in modo innaturale o di precorrere i tempi del corpo: deve essere visto come un supporto, un accompagnamento. Se ci è gradito ben venga, se non lo fosse (e può non esserlo) nulla vieta di non utilizzarlo. Ascoltare se stessi è, come sempre, il modo migliore per capire se questi attrezzi fanno per noi oppure se è meglio, nella nostra pratica, lasciarli nella borsa.
I piegamenti in avanti con la cinta nelle posizioni sedute
Come i mattoni, la cinta può essere usata per i piegamenti in avanti, ma da seduti. Se infatti la nostra schiena non è sufficientemente sciolta da permetterci di toccare i piedi con le mani, ecco che essa, passata intorno ai piedi e presa con le mani ci permetterà di tenere la posizione in modo più confortevole.
Dunque è utilizzabile per asana quali: paschimottasana (piegamento in avanti da seduti), maha mudra (Grande sigillo della realtà), ardha stambhasana (posizione del mezzo pilastro, nel caso in cui si provi disagio a stare con le gambe in alto senza alcun sostegno).
I piegamenti all'indietro con la cinta
Un altro modo per utilizzare la cinta riguarda i piegamenti all’indietro che è possibile sperimentare tanto in piedi che a terra. Spesso questo tipo di asana vede il coinvolgimento degli arti inferiori e, in questo caso, la cinta va ad agire proprio su di essi.
In posizioni come Eka Pada Rajakapotasana, dharunasana, Natarajasana può aiutare infatti a mantenere la posizione qualora le mani non arrivassero e toccare i/il piedi/e.
Altri esercizi yoga con la cinta
La cinta può essere usata poi per vari altri tipi di esercizi non ascrivibili a una determinata categoria. Ad esempio questo attrezzo è usato in navasana per mantenere meglio l’equilibrio con le gambe sollevate, in gomukhasana nel caso in cui le mani non arrivino a toccarsi dietro la schiena e, se opportunamente posizionato, per mantenere la giusta postura (vedi qui il video esplicativo).
Infine, la cinta può essere utilizzata anche in baddha konasana, come mostra il seguente video: