Come lo yoga aiuta a superare la timidezza

Non che sia un difetto, ma talvolta può rappresentare un muro immaginario, sottilissimo, ma indistruttibile che si frappone tra noi e gli altri: parliamo della timidezza, quel tratto della personalità che, per usare una metafora, ci impedisce di sbocciare pienamente in talune circostanze, in genere quelle che prevedono le interazioni con altre persone; ci fa sentire dei piccoli boccioli chiusi, schiacciati dagli altri fiori vaporosi e fulgidi.

Questa ritrosia al mettersi nel centro non implica affatto che i nostri petali siano meno splendidi o il nostro profumo meno soave, semplicemente segnala che non riusciamo a schiuderci e a mostrare tutta la nostra piena bellezza con la stessa naturalezza di altri.

Lo yoga può darci una piccola mano a fiorire?

 

Spunti yogici per la timidezza

Ovviamente nessun asana può andare ad agire direttamente sul carattere o sui solchi della personalità; è però altrettanto vero che lo yoga ci immerge in un flusso sempre positivo per il nostro benessere e che, se ci lasciamo trasportare dalla corrente, andrà ad agire lì dove occorre maggiormente, tanto a livello fisico che mentale.

Pertanto, riguardo alla timidezza, ci sentiamo di osservare che:

• Se frequentare un qualunque tipo di corso ci “costringe” all’interazione diretta o con gli altri allievi o con l’insegnante, lo yoga è una disciplina piuttosto solitaria e intima, anche se condivisa con decine di altre persone. Ogni tappetino è una piccola isola personale che non implica l’interazione con l’altro, se non volontaria. Parimenti, gli ambienti yogici sono in genere accoglienti e caldi pensati per mettere a proprio agio gli allievi anche da un punto di vista umano. Un nido ottimo per tutti i timidi!
• Nel corso della lezione di yoga, l’allievo è dolcemente indotto a confrontarsi con i propri limiti e ad accettarli. Laddove possibile, piano piano, grazie alla pratica, riuscirà a superarli. Questo approccio graduale e non competitivo lentamente diviene per lo yogi parte del modo di affrontare l’intera esistenza e i problemi ad essa connessi. Così, si impara ad accogliere anche gli aspetti meno graditi di se stessi, in questo caso la timidezza, senza giudizio o, tantomeno, biasimo. Si coltiva un animo volto all’innalzamento personale, ma venato di benevolenza senza scadere nell’impazienza o nella rabbia lungo il cammino difficile del miglioramento personale.
• Siamo d’accordo con l’accettazione dei propri limiti, ma, come lo yoga insegna, si può sempre provare a superarli. Attenendoci al nostro ambito, vi proponiamo una posizione che può creare qualche imbarazzo agli allievi più timidi e dunque fungere da delicato “pungolo”. Sempre nel profondo rispetto della sensibilità personale, vi invitiamo a coltivare la posizione del leone (simhasana). Vediamo come si fa.

 

Lo yoga e l'approccio allo yoga

 

La posizione del leone per superare la timidezza

1. Partite da seduti sui talloni, mani sulle cosce con le dita allargate, ben distanziate tra loro
2. inspirate e nell’espirazione aprite la bocca al massimo, tirate fuori tutta la lingua con la punta verso il pavimento, gli occhi spalancati, le braccia che si allungano e le dita che si stirano. Emettere il suono “ha” per tutta la durata dell’espirazione.
3. lo sguardo può essere neutro, oppure orientato al centro tra le sopracciglia o verso la punta del naso

Un asana particolare, anche buffo, che però agisce profondamente sulle paure e infonde coraggio.

Immagine | es.wikihow.com

 

Timidi fiori in attesa di sbocciare

Non tutti i fiori hanno una bellezza sfacciata, alcuni sono piccoli e delicati eppure soavissimi. Sebbene la timidezza possa talvolta rappresentare un freno al nostro esplodere, sentiamoci come dei fiorellini un po’ nascosti, ma indimenticabili: interiorizzando questa consapevolezza perderemo le nostre insicurezze piano piano e riusciremo a… sbocciare.

 

Per superare la timidezza puoi provare anche i fiori di Bach

 

Per approfondire:

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