Lo YogaFestival 2013 a Roma. Uniamoci!
Uniamoci? A chi? A cosa? Tra noi? A noi stessi? O va tutto insieme? S'intende. Il tema di quest'anno per lo Yoga Festival di Roma è l'unione, perfettamente adiacente al senso profondo della pratica millenaria. Esploriamo il programma
Sperimentare l'unione profonda è qualcosa che accade una volta nella vita o possiamo sentirla in una singola lezione di yoga o in una cena tra amici o in attesa di un treno o mentre cuciniamo? Unione interna e sincronia con il resto.
Non vi nascondo che molti dei miei amici oltreoceano, quando sentono parlare di un festival interamente dedicato allo yoga, ridono.
"Che senso ha?" Capisco perché lo chiedono. Ad alcuni di loro che praticano da anni sia taiji che yoga sembra una fregatura, sembra qualcosa di posticcio e finto, come un festival dell'anima, come si fa a farlo? In fondo, è facile diventi una vetrina e basta. Però devo dire che diverse edizioni sono state rivelatrici di qualcosa, non un mero "mercato" di insegnanti affamati di allievi o di occhi.
Ci sono momenti per il confronto, per la scoperta. Allora provo a spiegare ai miei amici che si dovrebbe andare a questi eventi con lo spirito delle sagre di paese, dove vai, conosci, assaggi.
Estrapoliamo per voi alcuni eventi interessanti del programma dello Yoga Festival di Roma 2013 che si svolgerà il 14, 15 e 16 giugno, invitandovi, ovviamente a spulciarlo un po' tutto. Perché, magari, trovate qualcosa, una qualsiasi declinazione della pratica, che vi porterà altrove (come, per inciso, è successo alla sottoscritta).
Il programma dello Yoga Festival di Roma 2013
Venerdì 14 si inizia ridendo.
Laura Toffolo conduce uno special event alle 11.00 su respiro e risata. Alla medesima ora Antonio Nuzzo vi porta nella dimensione dei dischi energetici che ci abitano, i chakras. Certo, il passaggio dal contact a due alla pratica ci sembra interessante, ce lo fa vivere Lorena Pajalunga alle 15.00.
Dopo tre quarti d'ora circa, vi verrà fame. E tanto vale sentir parlare chi il crudismo ce lo spiega nudo e crudo, la chef Elena Dal Forno (l'incontro è aperto a tutti; il giorno dopo la chef ci farà tuffare nel finger food come si deve, che cura l'anima e tutto il resto). Bambini e adulti insieme alle 17.15 sono chiamati per un laboratorio tra yoga, animali e natura di Francesca Palombi, promette bene.
Circa il sabato 15 giugno siamo stati incuriositi dai dolci delal salute che proporrà Simone Salvini, alle ore 11.00. Un'ora dopo, ci andrà di muoverci e quale migliore idea se non quella di esplorare con Vicente Immaculada una pratica che fonde la teoria dei 5 elementi? Conosco il Lu Jong ma non lo ho mai praticato (quindi non lo conosco), una buona occasione. L'incontro delle 12.15 su yoga, shiatsu e disabilità ci alletta moltissimo, lo conduce Silvia Mauna Paludetto. Dell'Anukalana yoga non sappiamo nulla, ma vi sapremo ridire andando a fare qualche domandina ad hoc a Jacopo Ceccarelli. Via libera alle corde vocali con "Libera la voce" di Igor Ezendam. Djoharikian Philippe ci fa conoscere lo yoga himalayano. L'evento attesissimo avrà luogo alle 18.00: l'incontro con Sri Tathata.
Domenica 16 giugno, quando sarete carichi di unione interiore e quasi librerete in aria, sarà il caso di toccare qualche vetta: Paolo Ricci ci fa fare Trekking yoga nel parco. Segnaliamo alle 11.00 per i veri cultori dei testi sacri dello yoga, per coloro che amano esplorare le fondamenta della disciplina, Antonio Nuzzo ci traghetta nella dimensione di Patanjali anche attraverso la pratica del canto. Il Vyniasa Yoga per i viaggiatori di Benedetta Spada ci intriga. Si chiude con il suono: lo yoga del gong condotto da Saribjit Singh Carucci, con Elisabetta Lupano e "L'Uno nel suono", Concerto polistrumentista di Oscar Bonelli.
Ricordandovi che si tratta solo di una serie di spunti che fanno riferimento a una porzione del programma, vi invitiamo a sondarlo tutto, senza farvi sfuggire qualcosa che magari potrà aprirvi prospettive totalmente nuove sulla pratica.
Immagine | Yoga Festival Roma 2013