Professioni green: uno sguardo sul futuro
Specialisti ma anche generalisti della sostenibilità: le aziende accolgono la svolta olistica e sono sempre più alla ricerca di nuove professioni "green" che possano dare un contribuire decisivo al cambiamento, verso un futuro sempre più prossimo.
Il futuro del lavoro è sempre più verde
Anche quest'anno è arrivato il momento di leggere e interpretare il GreenBiz State of the Profession report, il documento che illustra quali sono le professioni "verdi" del futuro.
Si leggono nel report due trend significativi:
1. da una parte la necessità di avere delle persone nel settore esecutivo che abbiano un background ampio e diversificato, così da poter abbracciare le miriadi di questioni che riguardano l'ambiente;
2. dall'altra l'importanza di creare specialisti che possano gestire e controllare in profondità l'impatto che tutte queste questioni hanno.
Una buona notizia dunque, perchè ciò significa che le aziende stanno orientando la loro ricerca sia verso i "generalisti" che gli "specialisti" del verde.
Ci si sta quindi allontanando sempre di più da quelli che erano le vecchie professionalità dell'industria fossile.
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Professioni green: i generalisti della sostenibilità
Emerge anzitutto che le imprese preferiscono scegliere i loro team leader fuori dal gruppo aziendale, andando a riconoscere l'importanza di chi ha maturato un significativo background di esperienze altrove.
Gli specialisti del verde avranno dunque un ruolo importante ruoli nell'indirizzare le scelte aziendali verso una maggiore sostenibilità, in quanto queste stesse scelte risultano le più proficue e produttive.
Li potremmo quindi chiamare "generalisti della sostenibilità", coloro cioè che, oltre ad avere grandi doti manageriali, hanno anche la capacità di capire i trend ambientali, che riguardano sia le persone che il pianeta.
Saranno dunque "creatori di valore, futuristi, e agenti del cambiamento", parafrasando le parole di Ellen Weinreb, redattrice di Green Biz e responsabile di molti report su queste nuove professioni e figure professionali.
E a suo tempo anche noi avevamo intervistato Enrico Cheli riguardo questa nuova figura dei "creativi culturali".
Gli specialisti della sostenibilità e i programmi olistici
Già qualche mese fa Asvis aveva sottolineato la svolta: entro il 2030 ci saranno più lavori verdi rispetto a quelli dell'industria fossile.
Questo determina anche la necessità di avere specialisti che si impegnino a fondo a sviluppare la trasparenza aziendale, i "programmi olistici" e le giuste partnership con altre realtà che seguono questi andamenti.
Si tratta di team specializzati che lavorano nel settore finanziario, ma anche in quelli delle costruzioni e strutture sostenibili, nonchè specialisti dell'economia circolare, della parità di genere e della questione delle materie plastiche.
Siti utili: conseguenza delle nuove ricerche professionali sono i nuovi corsi di aggiornamento "green" che si trovano on line, spesso anche gratuiti, come quelli proposti da SDGAcademyX.
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