Squilibrio energetico: cosa dice la naturopatia?
L'energia è ciò che ci consente di vivere, è al contempo misurabile e misteriosa. È metabolismo e voglia di andare avanti, è biochimica ed emozioni. La naturopatia si occupa principalmente del riequilibrio energetico. Perché, anche se non lo vediamo, lo squilibrio energetico nuoce alla nostra salute
Energia è un termine vago e preciso al contempo. Per gli scienziati significa equazioni matematiche in termini di accumulo e consumo. Per noi spesso significa semplicemente voglia di fare le cose e forza per farcela.
Forse i significati si avvicinano molto o forse c'è qualcosa di più. Non è nostro compito scoprirlo. Possiamo però indagare il rapporto tra la naturopatia e lo squilibrio energetico, chiarendo cosa si intende per energia in naturopatia.
L'energia in naturopatia
Anche in naturopatia si mantengono le due accezioni di energia, quella più materiale e quella più “sottile”. Energia è quello che si ricava dal metabolismo degli alimenti, in termini di calorie e cicli di molecole che le producono. Energia è anche però la forza vitale, che le antiche saggezze chiamano Prana, o Qi in MTC. In ogni caso, la situazione di squilibrio energetico si traduce sempre in un disagio fisico, in un senso di stanchezza, in una serie di piccoli disturbi, in una tristezza latente. Per far fronte allo squilibrio energetico la naturopatia ha una serie di suggerimenti e tecniche.
Naturopatia contro lo squilibrio energetico del metabolismo
All'interno del nostro organismo viene utilizzata energia per mantenere stabili le condizioni di pressione, temperatura, ossigenazione e per svolgere tutte le attività della vita. Ogni minimo squilibrio viene avvertito e prontamente recuperato. L'energia necessaria alle funzioni vitali viene fornita dal cibo, attraverso una serie di reazioni chimiche dette metabolismo.
Il bilancio energetico più semplice e ben noto a chi sta sempre a dieta è che le calorie introdotte con il cibo devono essere pari (o inferiori, per perdere peso) a quelle utilizzate dal nostro corpo per le funzioni vitali e tutte le attività della nostra giornata. Uno squilibrio nell'apporto energetico porterà a un aumento o a una diminuzione eccessiva di peso.
La naturopatia fornisce consigli per evitare lo squilibrio energetico sia nell'apporto di calorie con il cibo sia con il dispendio energetico necessario per le attività quotidiane.
Naturoptia contro lo squilibrio energetico “sottile”
Energia intesa come forza vitale è forse un concetto lontano da noi. In ogni caso questo “qualcosa” esiste e ce ne accorgiamo quando siamo “un po' giù” magari senza apparente motivo, ma in realtà si tratta di situazioni di squilibrio energetico, solitamente un calo di energia. La naturopatia ha un vasto repertorio di tecniche e discipline per sanare lo squilibrio energetico.
Tra queste citiamo: Qi Gong, riflessologia plantare, yoga, tecniche di meditazione e rilassamento. Per il riequilibrio delle energie emotive invece si utilizzano con ottimi risultati i Fiori di Bach.
La naturopatia contro lo squilibrio energetico: la bioenergetica
Un discorso a parte merita la bioenergetica, terapia il cui scopo primario è intervenire proprio sullo squilibrio energetico. Basi fondamentali della bioenergetica sono gli studi di Wilhelm Reich e Alexander Lowen. Il concetto di partenza è che le emozioni represse si trasformano nel corso della vita in posture e tensioni permanenti, che alla lunga possono dare disturbi fisici e psicosomatici.
La bioenergetica individua lo squilibrio energetico e, attraverso esercizi specifici, scioglie le tensioni e molto spesso libera anche le emozioni ad esse collegate. Per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento, si consiglia il libro “L'energia dentro di noi” di Francesco Padrini.
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Libri consigliati
L'energia dentro di noi, di Francesco Padrini