Festival Aurora 2012. Intervista a Bebetta Campeti
Il Festival Aurora 2012 ci ha incuriosito. Perché si respira un'energia densa, si intravede una visione amplia e non il solito festival del new age che si muove per trattamenti improvvisati, assaggi per accalappiare l'avventore. Allora siamo andati a dar voce a Bebetta Campeti, fondatrice dell’Associazione Culturale Aurora e proprietaria del Podere Isabella
Bebetta Campeti al telefono ha una voce pacata e limpida, nonostante gli impegni, gli imprevisti, le chiamate necessarie a definire gli ultimi dettagli dell'imminente Festival Aurora 2012, il Festival di Natura e Spirito che si svolge a Pienza (Siena), dal 22 al 24 Giugno 2012, nel cuore della Toscana.
Fondatrice dell’Associazione Culturale Aurora e proprietaria del Podere Isabella, parlava dell'Associazione e del festival con la calma e la cura di chi ha coltivato un progetto, di chi ha avuto una visione e ha veicolato le energie per renderla concreta, manifesta sul piano reale.
Partiamo dal nome: Aurora 2012. Aurora, come alba, rinascita. Come mai questa idea?
Stavamo cercando nome e una di noi, una delle persone che hanno dato vita all'Associazione Culturale Aurora, colei che è forse quella che ha un rapporto più intimo con il mondo invisibile e che lavora da anni con la floriterapia e lo shiatsu, a un certo punto ha tirato fuori questo nome: aurora. A primo impatto mi parve semplice, troppo semplice, e abusato, anche.
Ma poi questa parola così semplice e potente, questa parola che ha in sé la stessa radice di aurum, oro, si è fatta strada da sola e l'abbiamo adottata. E, in effetti, trasmette molto bene quel senso di rinascita, quella luce in fondo al tunnel in cui siamo da diversi anni a livello globale. Mi sembrava bello evocare un'indicazione di speranza usando questa parola che ha anche una risonanza internazionale essendo molto simile anche in lingue diverse dall'italiano.
Tutto il programma del festival è pervaso da un'attenzione all'energia femminile di guarigione, si respira la volontà di un tributo al potere evolutivo del femminile. Come mai?
Cinque anni fa con quattro amiche milanesi ci trovammo in sintonia sulla necessità di riconettere le persone con quel tipo di energia che nel mondo oggi sta iniziando emergere, ma che troppo a lungo è stata messa da parte. Mi riferisco a un'energia di accudimento puro, un'energia femminile curatrice e rispetto per le tradizioni antiche sia di oriente che occidente, che nel Festival vengono presentate all'interno del loro contesto, secondo un'ottica un po' diversa da un diffuso sentimento new age.
Il tentativo che è alla base è quello di riconnettere il mondo della spiritualità con quello della cultura. E riferendosi alla cultura in Italia, questo tentativo assume la valenza di un lavoro ancora più ambizioso, in quanto il nostro paese ha avuto due culture dominanti negli ultimi 50 anni: da un lato una certa visione cattolica che rifiuta la validità delle altre religioni e dall'altro una cultura di sinistra atea che respinge la spiritualità come se fosse l'oppio popoli di stampo marxista. La spiritualità che apaprtiene a forme religiose di altri paesi è quella carica che ha il potere di ricollegare le persone alla natura, e a parti di sé, secondo una visione olistica della vita. Penso per esempio allo shivaoismo kashmiro e allo sciamanesimo.
Al Podere Isabella insegnano anche maestri di sesso maschile, ma si tratta di uomini che hanno hanno integrato la parte femminile che li abita, che non procedono per dogmi e contrapposizioni di tipo razionale.
In uno dei giorni del Festival Aurora, il 23 giugno, Eduardo Hess presso la biblioteca comunale di Pienza, illustrerà il cambiamento in atto secondo quanto è interpretabile e desumibile dall'Yi Jing. Hess ha lunga esperienza nelle arti marziali e nella metafisica cinesi, studia e insegna da anni Yi Jing e Feng Shui. Il Podere Isabella è stato pensato e costruito secondo principi della geomantica cinese?
Sì, al momento della ristrutturazione del Podere sono state fatte scelte in funzione del Feng Shui. Abbiamo creato collinette dove non c'erano, dipinto stanze con colori specifici rispetto al tipo di energia da evocare, collocato fontane in punti strategici.
La Val d'Orcia, l'Amiata sono luoghi energeticamente interessanti. Penso a David Lazzaretti e la comunità giurisdavidica, penso alla comunità tibetana di Merigar. Ora anche il festival, come mai questa è stata scelta come la culla dell'evento?
Quando è stato comprato, ovvero circa 20 anni fa, il Podere Isabella, era un luogo molto brullo, non c'era nulla, né elettricità né acqua; io e mio marito lo abbiamo rimesso a posto con amore e lo abbiamo usato per anni come casa vacanze, arrivavamo qui stancati dalla vita cittadina e questa valle ci rigenerava. Poi da Roma mi trasferii a Milano e raggiungere il Podere diventò sempre più difficile. Difficile era anche il momento che stavo attraversando circa una decina di anni fa. In questo momento intenso della mia vita coincise con l'iniziazione tantrica che ricevetti dal Dalai Lama, la Ruota del tempo (Kala chakra), che sincronizza le persone con il tempo cosmico.
Non sapevo che fare di me in quel momento, allora in meditazione feci una domanda volta a capire come risolvere i miei problemi personali del periodo. In quelle notti feci un sogno. Si trattava di un mandala quadrato con quattro cancelli, disposti su ciascun punto cardinale. Il simbolo evocava un centro che io avrei dovuto organizzare e mantenere; le quattro persone al centro non avremmo potuto essere altro che io, mio marito e i miei due figli. Scrissi questo sogno su un libretto che dimenticai in un ristorante in Austria. Ricevetti una telefonata da una persona che si trovava in quello stesso luogo e che usò il numero per chiamarmi e rispedirmi gentilmente l'oggetto.
Quando giunse a casa mia, dopo due settimane, mi accorsi di aver scritto il sogno proprio a fianco della pagina in cui avevo trascritto la domanda. Questo portò a farmi riflettere molto sul potenziale luogo, prima di capire che in realtà ce l'avevo già, ed era appunto la nostra casa di vacanze di allora. Un altro piccolo edificio dismesso affiancava il podere, feci ristrutturare anche quello. Nel frattempo c'è stata la separazione da mio marito e da questa attività ho tratto coraggio, possibilità di connettermi e trovare il modo di riciclare e onorare tutto quell'amore che era circolato in questa casa.
Il programma del festival Aurora 2012
Il Festival Aurora 2012 si articola in luoghi diversi, ciascuno con varie iniziative. Esploriamole una ad una. A Pienza dialogo interculutrale. A Monticchiello c'è il Teatro Povero. Al Podere Isabella seminari introduttivi a numerose discipline. La Pieve di Corsignano diventa luogo adibito alla meditazione. C'è anche il trekking yoga, quali percorsi tenuti da Paolo Ricci. Non solo, 108 Saluti al Sole è un'iniziativa che ci è piaciuta tanto. Ad ogni saluto fatto si sposta un legume, creatività e benessere combinate insieme. Tra le personalità con forte carica spirituale Khyongla Rato Rinpoce, lama tibetano fuggito dal Tibet dopo l’invasione cinese e fondatore del primo e conosciutissimo centro buddista Tibet Centre di New York; il suo allievo Nicholas Vreeland; Juan Flores Salazar, per la prima volta in Europa appositamente per il festival, maestro che opera in Amazzonia nel centro di Mayantuyacu, con allievi e studiosi di tutto il mondo; Vicki Noble, esperta di tradizioni spirituali femminili e docente all'Istituto di Psicologia Transpersonale a Palo Alto.
L'antropologo Jeremy Narby, che da tempo si batte per combattere la distruzione ecologica e per la protezione degli usi indigeni, terrà una conferenza tra scienza e sciamanesimo. Con Bebetta Campeti abbiamo parlato un po' anche di questo rapporto duale, di una scienza che, vincolata a filo doppio alla dimostrazione scientifica a tutti i costi, finisce per diventare essa stessa superstizione, laddove invece molti scienziati che lavorano nel campo della fisica trovano conferme di visioni che provengono da tradizioni antichissime.
La Campeti ha studiato scrittura creativa, teatro e antopologia. Ha lavorato come autrice e producer di documentari antropologici. Nel 2007 inizia lo studio della guarigione sciamanica col maestro Dr. Ray Henshall, allievo dell’antropologo Michael Harner della Foundation for Shamanic Studies. Forse la trama densa che abbiamo sentito dietro al programma di questi tre giorni c'entra proprio con la capacità di organizzare eventi che hanno a che fare con un vissuto da cui si sprigiona la voglia di dire e dare. In questo mutamento cognitivo.
Immagini | Uff. Stampa Aurora 2012