Cucina delle Baleari: caratteristiche e alimenti principali
Cosa si può mangiare se ci troviamo in vacanza a Maiorca, Menorca, Formentera o Ibiza? Inutile cercare imitazioni altrove, questa cucina non riesce uguale in nessuna altra isola al mondo.
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Le isole Baleari
In pieno Mar Mediterraneo, dalla Sardegna volgendo lo sguardo verso la Spagna, troviamo l’arcipelago delle Baleari, composto da quattro isole maggiori e numerose isole minori molto note soprattutto come mete delle vacanze estive.
Ibiza, Maiorca, Formentera, Menorca, sono nomi che ricorrono tra chi ama le estati a base di vita notturna, party, dj, vacanze tra i vip. Ma non è del tutto vero, il trend iniziato negli anni Ottanta sta pian piano cambiando e una coscienza ambientalista sta prendendo piede per preservare il lato naturale dell’arcipelago, rimodellando l’industria turistica a misura di chi cerca vacanze più tranquille.
Questo magnifico gruppo di isole dal perfetto clima mediterraneo era già noto agli antichi Greci, ai Romani, ai Cartaginesi e ai popoli indigeni della Sardegna, con cui si mantiene anche un legame linguistico.
Furono prese dai Mori e riconquistate dai cristiani con una crociata. Tutto questo viavai di popoli, di pastori, di pescatori, di mercanti e di soldati, ha modellato una cucina tipica, non troppo dissimile da quella ispanica continentale, ma con le proprie sfumature caratteristiche e coi propri ingredienti locali. Le Baleari sono infatti terra di piante e animali autoctoni che non si trovano da nessuna altra parte.
La cucina delle Baleari: piatti tipici
Passeggiando per le strade delle cittadine delle isole Baleari, possiamo gustare numerosi piatti tipici. Generalmente si basano sull’utilizzo di cerali, vegetali, legumi e pesce e sono considerevolmente poveri a livello di grassi.
Si tratta di una cucina saporita e sana. Ecco una breve lista. Cominciamo con un dolce, la ensaimada, che rappresenta uno dei cibi più tipici delle Baleari. Si tratta di una pastella a spirale con del lardo, come dice il nome (shahim sta per grasso in arabo).
I forni delle Baleari ci offrono anche coca, qualcosa che somiglia ad un incrocio tra la pizza e la focaccia (ma senza formaggio). E’ di solito farcita con pomodori, cipolle, melanzane, peperoni, ma talvolta la troviamo in una versione dolce farcita con la crema d’uovo.
Il tombet è una interessante zuppetta di pomodoro con melanzane e peperoni con tutta la buccia, servita con una spolverata di aglio e prezzemolo tritati. Ideale per fare una scarpetta col tipico pane bianco senza sale delle Baleari.
Se amate i formaggi qua potrete trovare il mao, fresco o semistagionato, dalla consistenza burrosa e dal sapore di noci. Nei ristoranti si serve anche la favada, un’ottima purea di fave. Il salume tipico è la sobrassada, che al di là del nome, sembra più una nduja non piccante. Non mancano mai le aragoste stufate e i piatti di riso a base di pesce.
Dove mangiare alle Baleari (in strada o al ristorante)
La cucina delle Beleari non si trova altrove. Inutile cercare imitaizoni. Raramente in qualche mercatino valenziano. Qui il cibo si serve in piccoli locali tipici, nelle osterie, e nei ristoranti.
I forni ci offrono coca e ensaimada a tutte le ore, assieme a biscotti e pasticceria secca tipica dell’isola. Il pesce è sempre fresco e lo si può assaporare ovunque.
Da non perdere alle Baleari
Senza dubbio il pesce e i crostacei sono il fiore all’occhiello della cucina delle Baleari.
Interessanti anche le zuppette, sempre ricche di vegetali, con aggiunta di pesce o di carne di maiale. Sono ideali da accompagnarsi con coca o con pane tostato, come faremmo in Italia con delle bruschette.
Cosa evitare alle Baleari
La cucina delle Baleari consiste in un insieme di piatti molto buoni e piuttosto sani, selezionati nei decenni per soddisfare i gusti dei turisti, perciò sarà molto difficile trovare qualcosa di cattivo gusto.
Tutto eccelle, dai primi alla frutta passando per il pesce, la pasticceria, i formaggi e il vino.
Consigli e curiosità
Spesso, assieme al piatto chiamato sopes mallorquines, una sorta di ottimo “piatto povero” a base di numerose verdure stufate, vengono servite delle spettacolari olive verdi cotte, non troppo differenti da quelle che possiamo avere nel nostro sud Italia o in Marocco. Quando ordinate l’aragosta stufata (caldereta de langosta) non azzardatevi a lasciare un po’ di sugo nel piatto.
E’ una delle parti migliori e potete usare tutto il pane che vi serve per ripulire il piatto e riempirvi lo stomaco.