Cucina delle Canarie: caratteristiche e alimenti
Sulla costa ovest del Nord Africa, non lontano da Marocco e Mauritania, c’è un arcipelago di sette isole considerate Spagna, e quindi Europa. Come si mangia da quelle parti?
Le isole che compongono le Canarie sono parte della Spagna, ma che tipo di influenze vi troviamo?
Storicamente le Canarie erano abitate dagli indigeni locali, i Guanchi, una popolazione etnicamente correlata ai berberi ad oggi totalmente scomparsa, al contrario di alcune loro tracce come piramidi, ipogei e pitture rupestri.
Dopo i vari passaggi di Fenici, Mori, e altri popoli navigatori, fu la volta della Spagna, che ne fece un avamposto per la rotta verso le Americhe; molti ispanici, specie dopo la guerra civile in Venezuela, decisero di tornare indietro e stabilirsi in queste isole.
Infine, l’ultima grande influenza, deriva dal vicino continente africano: dal Marocco, dal Senegal, da Capo Verde.
Sono questi gli ingredienti culturali di un mix unico, dove si percepisce nell’aria, come una vibrazione speciale data dalla vitalità sudamericana, dalla schiettezza spagnola, e dalla carica africana.
Africa e Sudamerica sono presenti anche a tavola, sia nelle ricette che nei singoli ingredienti: frutta esotica, pesce, riso e altri cereali.
La cucina delle Canarie: piatti tipici
Cosa si mangia alle Canarie? Ogni isola è differente dalle altre e ogni parte di ogni isola è diversa in sé: sulle coste, più turistiche, si mangia cibo internazionale ed è pieno di ristoranti, mentre all’interno è tutto più “campagnolo” e talvolta montano, specie salendo sui vulcani.
I piatti vegetariani e vegani non sono proprio parte della cultura locale ma le cose si evolvono in fretta e basta chiedere per avere, stando attenti alla vecchia abitudine di considerare pietanze vegetariane anche il pesce o gli affettati.
Uno dei piatti tipici locali è la papas arrugadas con mojo piquon: un piatto universale a base di patate novelle messe sotto sale con la buccia, con aggiunta si salsa di verdure, pomodoro, tanto aglio e un goccio di aceto.
Abbiamo anche formaggi locali, specie di capra, come il majorero con pepe rosso, molto amato.
Un cibo locale è il gofio: farina di grano e di ceci o di mais, tostata e usata a mò di spezia addensante; è molto nutriente ed esiste in versione dolce o salata.
Dove mangiare (in strada o al ristorante)
I canarini amano i barbecue, a base soprattutto di carne di maiale e di capra, o di pesce e ogni cortile ha un barbecue.
Per via del turismo tutti sono abituati a mangiare in ristoranti e café, e ogni paese ha almeno un ristorante tipico del luogo con antiche ricette.
Esistono tante sagre, feste e occasioni varie per mangiare fuori all’aperto o comunque fuori casa... una su tutti, il Carnevale di Tenerife.
Da non perdere
Citiamo la papas arrugada con mojo piquon, che è ovunque ed è alla base della cultura culinaria canarina, e un dolce chiamato pella de gofio: delle palle di farina amalgamata con dolcificanti (talvolta naturali, talvolta no), che potrebbe ricordare un torrone morbido.
Cosa evitare
Per un viaggio all’insegna della scoperta culinaria è bene evitare i posti troppo turistici, i villaggi vacanze, le discoteche, anche perché l’alcool costa la metà per via del fatto che le Canarie sono un porto franco (ed hanno un loro speciale rum con miele) e quindi non è difficile imbattersi in individui alticci.
Consigli e curiosità
Ogni isola ha un carattere a sé e tutte meritano una visita. Ciò che le unisce è un carattere aperto, come le porte delle case dei villaggi, dove vive ancora un spirito di paese.
È bello scoprire che tutti crescono il proprio cibo nell’orto, che si vive in modo lento, piacevole, non stressato, pur tuttavia con un sano orgoglio di essere abitanti delle Canarie.
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