Le intolleranze alimentari
La definizione corretta di intolleranza è la “tendenza a sviluppare ipersensibilità verso una certa sostanza o un determinato alimento” .
Un alimento scarsamente tollerato non ci fornisce il giusto apporto energetico o addirittura costringe il nostro organismo a sprecare energia per poterlo digerire ed eliminare.
Prima di affrontare l’argomento, facciamo un po’ di chiarezza.
Le reazioni avverse agli alimenti si dividono in:
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Allergie alimentari propriamente dette: reazione immediata con orticaria, angioedema
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Pseudo allergie: Deficit enzimatici: favismo, intolleranza al lattosio
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Ipersensibilità: Alimenti che liberano istamina come vino rosso, cioccolato,crostacei…..
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Reazioni tossiche: avvelenamento da funghi, botulismo
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Intolleranze alimentari: Reazioni croniche non immediate : con l’eliminazione del cibo dalla propria dieta per un certo periodo (almeno 2 mesi) vi è la scomparsa del sintomo
Il nostro sistema immunitario: cenni
Per meglio comprendere il complicato meccanismo delle allergie e delle intolleranze alimentari dobbiamo prima capire il concetto di antigene e di anticorpo. Gli antigeni (agenti patogeni) sono sostanze in grado di indurre una risposta da parte del sistema immunitario.
Sono sostanze non appartenenti o meglio ESTRANEE all’organismo che provengono dall’ambiente esterno (cibo, pollini, agenti chimici….) Gli anticorpi , o immunoglobuline, sono proteine prodotte dai linfociti del nostro organismo in risposta alla presenza degli antigeni (sostanze estranee) , il cui compito è proprio quello di distruggere l’antigene. Gli anticorpi si dividono in 5 classi: IgG, IgM, IgD, IgA (alimentari), IgE (allergie). Per semplificare: Il nostro corpo si comporta come uno “stato” che, se viene aggredito da un “nemico” (gli antigeni) risponde con una sua “milizia” (gli anticorpi)
Le allergie - Reazioni mediate da IgE Non appena il soggetto viene a contatto con l’allergene, per contatto o ingestione (polline, sostanza urticante, alimento, ecc.), si scatena una reazione allergica immediata che può essere di varia entità in quanto la reazione è proporzionale alla concentrazione dell’allergene stesso. Le reazioni si possono avere in pochi minuti o nell’intervallo di poche ore e necessitano l’uso di farmaci come antistaminici , cortisone o il ricovero ospedaliero (nei casi piu’ gravi).
Le intolleranze alimentari
A differenza dalle allergie, le reazioni determinate da un’intolleranza non sono immediate e possono manifestarsi nelle 72 ore dopo il contatto con l’alimento o la sostanza responsabile del fenomeno. Le sostanze che determinano intolleranza possono colpire qualsiasi organo e apparato. Le reazioni sono determinate da alimenti che assumiamo GIORNALMENTE e, siccome possono essere ritardate anche di parecchie ore, a volte è difficile ricollegare una sintomatologia con l’alimento assunto molte ore prima.
QUALE COLLEGAMENTO TRA INTESTINO, FLORA BATTERICA E CIBO- INTOLLERANZE? L'intestino tenue è un tubo di circa 35 mm di diametro e di 5 m di lunghezza che va dal duodeno al colon. E' la sede principale dell'assorbimento delle sostanze nutritive nel circolo sanguigno. La parete dell'intestino tenue è ricoperta da minuscole sporgenze digitiformi, chiamate VILLI. La membrana mucosa intestinale, si comporta come una barriera impermeabile per impedire l'infiltrazione nell'organismo di sostanze altamente dannose.
La flora batterica Nell'intestino sano è presente una colonizzazione di germi, meglio conosciuta come "flora batterica intestinale", che, con reciproci vantaggi, vivono e si sviluppano. La flora batterica,è costituita da diversi tipi di batteri i quali proteggono le pareti intestinali e favoriscono l'assimilazione di numerose vitamine. Talvolta, tuttavia, i batteri non patogeni si trasformano violentemente e interferiscono nel metabolismo con la formazione di sostanze tossiche, creando una flora batterica disturbata, ovvero una situazione di disbiosi intestinale. Un sistema immunitario debole e intolleranze alimentari possono quindi dipendere da una flora batterica intestinale alterata.
Alcuni fattori che alterano la nostra flora batterica:
- Alimentari: diete scarse di fibre, assunzione di alimenti raffinati (farina, sale, zucchero) ed una dieta poco diversificata. Bevande gasate, stress a tavola ecc., conservanti, coloranti, ormoni, antibiotici
- Gli inquinanti: metalli tossici, le radiazioni e le emissioni elettromagnetiche.
- Cause patologiche: malattie infettive dell’intestino e parassiti intestinali
- Cause iatrogene (da assunzione di farmaci): ovviamente antibiotici e lassativi
- Mancanza di attività fisica
- Stress e shock: coliti (colon irritabile), diretta correlazione tra stress, pancia e cervello. Ed in questo capitolo mettiamo anche lo stile di vita. Si registrano casi in cui uno shock è stata la causa scatenante.
- Le intolleranze alimentari: che nascono proprio nell’intestino, e a loro volta squilibrano la flora batterica: creano un prodotto della digestione (bolo) ricco di proteine mal digerite e altre sostanze anomale, che predispongono allo sviluppo di varie sostanze tossiche e batteri della putrefazione, entrambi molto dannosi.
- Vaccinazioni, che alterano l’equilibrio del sistema immunitario.
- Geopatie, cioè perturbazioni del terreno ed elettromagnetiche, presenza di metalli / acqua sotto la casa.
- Metalli pesanti, come il mercurio delle amalgame dentali e le pentole d’alluminio
- Cosmetici, che in genere hanno delle componenti tossiche che vengono assorbite dalla pelle Alcuni sintomi associati alla presenza di intolleranze alimentari
- SNC cefalee ricorrenti (emicrania), scarsa concentrazione, equilibrio alterato, depressione, iperattività, umore variabile, astenia ricorrente, torpore mentale
- Genito-urinario Irritazioni vaginali, cistiti ricorrenti abatteriche, enuresi
- Respiratorio Congestione nasale, rinite, sinusite, catarro, asma, bronchiti ricorrenti, otite
- Pelle Eczema, eruzioni, orticaria, pallore facciale, psoriasi, acne
- Muscolo scheletrico Dolenzia articolare ricorrente, artrite giovanile, crampi muscolari,
- Gastrointestinale Nausea, aerofagia, meteorismo, diarrea, stipsi, mal di stomaco , sindrome del colon irritabile, Morbo di Chron • Generali Linfoadenopatia tonsillare (le tonsille) , obesità, eccessiva magrezza, fatica cronica, attacchi di panico, dislipidemie
Alcune statistiche
Vediamo ora elencati una serie di disturbi/patologie e l’incidenza del loro sviluppo da parte di alcuni cibi a cui si è intolleranti: Cefalee: Grano, Latte, Caffè, Pomodoro Attacchi di panico: Latte, Grano, Caffè, Olio di Oliva Patologie intestinali lievi: Latte, Pomodoro, Grano e Uova Stanchezza Cronica:Caffè, Grano, Latte, Olio di Oliva Problemi di pelle:Latte, Olio di Oliva, Uova e Grano Disordini endocrini (=ormonali) Latte, Uova, Grano,Caffè Disturbi vascolari (vene, arterie): Caffè, Olio di Oliva, Grano e Latte
Come individuare le allergie?
Metodi diagnostici convenzionali , utilizzati nella medicina ufficiale: Indagini in vitro (RAST) Intradermo reazione , Scratch , Prove cutanee (Patch test), Prick test, Cytotest (prelievo del sangue)
Come individuare le intolleranze?
Metodi diagnostici non convenzionali, utilizzati nelle discipline Olistiche:
- Prove kinesiologiche
- Test bioelettronici (Vega test o Eav Test)
Come trattare le intolleranze?
Dopo aver effettuato il Test di Indagine delle Intolleranze e essere a conoscenza degli alimenti che provocano sovraccarico e intossinazione si puo’ procedere per un periodo di almeno due mesi (8 settimane) con:
- astensione totale dei cibi indicati
- verifica di eventuali errori alimentari (associazioni errate)
- ripristino dell’eubiosi intestinale con eventuale integrazione di fermenti lattici
- detossinazione generale (acqua , rimedi depurativi)
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