Mangiare per vivere. Eat to live, la dieta Fuhrman
L'ennesima moda o un'occasione per integrare una nuova consapevolezza? Come conviene avvicinarsi alla dieta Fuhrman? Che vuol dire che il cibo è energia? Come si può perdere peso e curarsi contemporaneamente? Esploriamo "Eat to Live - Mangiare per Vivere ", il libro di Joel Fuhrman edito da Macro Edizioni
Non vivere per mangiare, che, come si sa, è diverso. Ma mangiare per vivere. Ovvero nutrirsi curandosi. Non abbiamo scavalcato le testimonianze a inizio libro, con tanto di dettaglio sui chili che la persona ha perso e il dettagli sul tempo impiegato, ma le abbiamo lette mantenendo un criterio più o meno imparziale. Non perché non siano importanti, ma perché conosciamo le modalità con cui questi libri vengono tradotti, venduti, distribuiti. Non che ci sia nulla di male, è una delle modalità.
Ma la scelta è stata quella di entrare nel nucleo duro della dieta, senza dare per scontato si trattasse dell'ennesima moda urlata ai quattro venti per accaparrare nuovi adepti.
Il libro "Eat to Live - Mangiare per Vivere" apre con il report alquanto allarmante sulla situazione in Usa per quanto riguarda l'obesità e le malattie legate agli squilibri alimentari e a quanto lontani siano gli americani da un'idea anche vaga di ciò che significa mangiar sano. La prefazione del libro è curata dal Dr. Mehmet C. Oz, direttore del Cardiovascular Institute of Columbia-Presbyterian Medical Center. Il medico ci spiega che la cura per l'obesità è nota e passa per una modifica drastica delle abitudini alimentari combinata all'esercizio fisico quotidiano. Niente di nuovo sul fronte occidentale, vien da dire. Anche il rischio di diabete si allontana, seguendo questa via. Il medico introduce poi la figura dell'autore, presentandolo non solo come un professionista nell'ambito medico, ma anche un insegnante. In effetti, la scienza nutrizionale nelle pagine successive viene spiegata in modo alquanto pratico, con un piglio che raggiunge tutti più o meno.
Se siete interessati a vedere anche il volto di Joel Fuhrman, vi proponiamo due video (in inglese): Fuhrman alle prese con un'atleta che ha in serbo le classiche domande sulle diete iperproteiche cui sembrano condannati gli sportivi; Fuhrman e Super-Immunity, un concetto che ci spetta a tutti di diritto e deriva dall'assimilazione di cibo naturale (macronutirenti, in particolare), alimenti non processati.
Ma entriamo nel libro.
Mangiare per vivere: promesse, risultati
Fuhrman ci trasporta subito nella sua giornata lavorativa tipo. Il lettore si trova subito a fare i conti con un caso comune. Donna (non troviamo il dettaglio sull'età), sotto farmaci per tenere a bada la pressione, reduce da tentativi plurimi di ogni tipo di dieta e da programmi di allenamento fallimentari. Il medico spiega il processo per fasi, l'osservazione dei risultati e quante altre donne si siano presentate alla sua porta con il medesimo intento - dimagrire - e la stesso avverbio tra le mani - disperatamente.
"Sfortunatamente la maggior parte dei programmi di dimagrimento non funziona o permette soltanto risultati di scarsa entità, solitamente temporanei", spiega il medico. Propone la sua dieta come quella indicata per chi ha provato tutte le altre invano. Il dimagrimento medio stimato seguendo questa dieta si aggira sui 6-7 chili il primo mese e 4,5 chili al mese nei mesi successivi. Alcune persone si riferisce abbiano perso fino a 1⁄2 chilo al giorno.
"Non si avverte fame e potete mangiare quanto cibo desiderate (solitamente quantità maggiori di quelle che mangiavate prima). Funziona con tutti" promette Fuhrman. Lo spettro di benefici si allarga anche ai pazienti con malattie croniche come il diabete, l'asma, l'allergia, l'artrite.
L'equazione tra salute e calorie
L'equazione su cui si basa tutta la dieta è questa:
H = N/C. Health (che sta per salute) = Nutrienti/Calorie. La salute deriva dall'assunzione di nutrienti diviso l'assunzione di calorie. Il concetto di fondo è quello della densità nutrizionale, espressa dall'equazione di riferimento.
Il segreto? Mangiare cibi con un'elevata proporzione di nutrienti (fattori alimentari non calorici), preferendoli a quelli carichi di calorie (carboidrati, grassi, proteine). Il libro propone numerose ricette (anche invitanti) e guida il lettore verso la scoperta degli alimenti altamente nutrienti.
L'obiettivo è tripartito: dimagrimento sostanziale, prevenzione di patologie potenzialmente croniche, nuova visione e approccio alla nutrizione in generale. La sperimentazione del programma dura 6 settimane, presentate come le più dure. "L’impegno è una promessa cui attenersi, a prescindere dal resto."
I primi quattro capitoli forniscono una panoramica generale della nutrizione umana; sembrano concetti letti e riletti, ma la chiave con cui son presentati è interessante e nuova. Il secondo capitolo si concentra sui disturbi che affliggono l'America, vedi alla voce "obesità". Il capitolo terzo è una vera e propria sfilata delle più importanti sostanze fitochimiche e dei cibi importanti per la longevità e il controllo del peso. Il medico svela qualcosa di interessante: "Imparerete anche perché cercare di controllare il peso mangiando di meno non funziona praticamente mai." L'autore passa all'attacco dei messaggi pubblicitari ingannevoli. Il quinto capitolo si concentra sul mantenimento dei risultati legati alle variazioni di approcci alimentari, il sesto esamina le dipendenze alimentari, le differenze tra fame vera e fame tossica (questo concetto è tanto rilevante quanto poco approfondito).
Il capitolo 7 svela il cuore pulsante della dieta ed è un capitolo fondamentale per chi vuole guarire e prevenire malattie tendenzialmente croniche. Gli ultimi tre capitoli sono rivolti al lettore che si impegna nelle 6 settimane di avvio al programma. Suggerimenti culinari, ricette, consigli, pratiche per facilitare l'adozione del nuovo regime, domande e risposte frequenti. E' stato creato un forum Fuhrman di supporto, il primo e l'unico in italiano, dedicato a coloro che si avvicinano a questo piano dietetico.
Se avete intenzione di cimentarvi, noi vi invitiamo a fare in modo che sia la dieta a calzare su di voi, a cercare una sintonia. Il programma infatti, così come è strutturato, può rivelarsi una buona occasione per chi voglia tornare a connettersi con il proprio corpo attraverso la riscoperta di una fame che sia vera e non alterata da sostanze tossiche verso cui spesso ci dirigiamo inconsapevolmente.
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