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Il cibo che cura: la rivoluzione della forchetta vegan

Una dieta di cibi vegetali può salvarti la vita! Questo il messaggio che il libro "La rivoluzione della forchetta vegan" vuole lanciare, che non è mera teoria, ma più di 200 pagine in cui si articolano ricette, testimonianze, pareri medici. Scopriamo di cosa si tratta!

Il cibo che cura: la rivoluzione della forchetta vegan

Il grande medico greco Ippocrate diceva: “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il tuo cibo”.

Quando si sta male, generalmente si cercano rimedi in aggiunta, prodotti che possano sovraccaricarsi a quelli che già abbiamo in corpo per modificare lo stato delle cose. Medicine chimiche appunto.

Questo è quello che, generalmente, mette a disposizione la tradizione di cura occidentale. Ma se si pensasse a togliere invece che a mettere?

 

Non tutto è sano

La rivoluzione della forchetta vegan è un testo che si basa proprio su questo principio. Su fondamenti che arrivano dall’oriente e dal veganesimo, che invitano a scegliere con consapevolezza ciò che si porta alla bocca, una scelta che mira a cercare ciò che è fresco, vegetale, integrale; una scelta che invita a praticare il digiuno, se necessario. Insomma a ricercare l’equilibrio del corpo grazie alla sua medicina prima: il cibo.

Questo il messaggio di un libro scritto a più mani, strettamente connesso al documentario "Forks Over Knives", film americano, diretto nel 2011 dal regista indipendente Lee Fulkerson.

Si tratta di un invito a rifare propria la capacità di scelta alimentare, un invito che vuole fare capire quanto spesso cattive abitudini difficili da lasciarsi indietro, influenze mediatiche e altro ancora siano aspetti che non vanno per niente a beneficio della salute dei singoli, ma servono solo a gonfiare portafogli di industriali e dottori!

Si tratta di un suggerimento a variare il gusto, a essere eclettici, curiosi, desiderosi di sperimentare un modo di alimentarsi nell’ottica di un ricercato benessere per sé stessi e anche per il Pianeta.

All’apparenza infatti, anche le cose più innocue, come i semplici cereali della prima colazione, per esempio, possono nascondere insidie ed elementi pericolosi: siamo in grado di accorgercene?

 

Volersi bene è cambiare

Cambiare abitudini alimentari si può. Si può rompere con le cattive tradizioni e con l’assunzione di alimenti pesanti, lavorati, grassi; si può pensare di adottare alimenti sani, puliti, freschi, che magari impariamo a coltivare con le nostre mani, che entrano nell’organismo con gioia e a cui l’organismo risponde dandocene atrettanta.

Cambiare abitudini alimentari – che si tratti di imboccare la strada di una nuova dieta a base vegetale, oppure semplicemente ridurre il consumo di carne e latticini e aggiungere più alimenti di origine vegetale, o forse ancora perfezionare le proprie abitudini eliminando gli oli ottenuti con procedimenti industriali richiede costanza e impegno. Questo è ciò che scrivono gli autori.

Come spesso accade, a volte si fa più fatica a programmare, pensare, pianificare le cose che a metterle in atto praticamente. Non tutto ciò che all’inizio può sembrarci impossibile in realtà è irrealizzabile!

Per iniziare a volerci bene davvero, a curarci con il cibo possiamo, per esempio, iniziare con il sostituire il pane raffinato con del pane integrale senza sale, cambiare la marmellata fatta con lo zucchero con marmellata senza zucchero, magari fatta in casa. Basta scegliere di fare la crostata senza usare il burro, mettendoci invece dell’olio.

A colazione partite con dei frullati di frutta e verdura, per cuocere usate acqua, brodo vegetale, succo di limone, invece di grassi riscaldati, consumate più alimenti integrali e sempre meno quelli raffinati. Controllate infine che la vostra dispensa sia ricca di spezie! Ecco solo qualche piccolo consiglio.

 

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Le ricette della rivoluzione

Ecco che la terza parte del libro ci porta nel cuore della questione, proponendo ben 125 ricette vegan che vanno dal porridge di avena con frutta, ai muffins all’avena e mirtilli, frullati, patate cotte in vari modi, guacamole di piselli, mousse di melanzane, creme di fagioli; e ancora gustosità fusion come le yamadillas, zuppe, creme e vellutate; insalate per ogni gusto, come la deliziosa insalata di quinoa con ribes, e condimenti alternativi di ogni sorta, come la maionese di tofu.

E ancora budini, biscotti, brownies e barrette croccanti. Gli chef che hanno collaborato alla realizzazione del libro si sono impegnati a stilare ricette vegan sane e gustose, che nulla hanno da invidiare ai vecchi piatti meno sani.

Inoltre nel testo troviamo le spiegazioni illuminanti di importanti studiosi, fra cui il dottor Neal Barnard, il dottor John McDougall, Rip Esselstyn e molti altri ancora.

Non mancano le esperienze vissute in prima persona, le storie e testimonianze di successo di persone che hanno adottato un'alimentazione vegana, come San'Dera Prude, che non ha più bisogno di assumere farmaci per il diabete, è dimagrita e si sente magnificamente. Insomma, ci sono milioni di uomini e donne che non hanno avuto paura di cambiare alimentazione per migliorare la qualità della loro vita.

Hanno deciso di seguire una dieta che li aiutasse a vivere in piena salute, a prevenire malattie quali cardiopatie, diabete, cancro, artriti, Alzheimer e tanto altro ancora.

Curiosità: il libro ha come sottotitolo "La via vegetale alla salute - Forks over Knives" a cura di Gene Stone. La prefazione è a cura dei medici e ricercatori T.Colin Campbell e Caldwell B. Esselstyn Jr.

 

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