L'obesità e la salute dell'intestino
Diamo un peso al peso, torniamo a parlare di obesità, relazionandola alla sindrome dell'intestino irritabile, alle disfunzioni gastrointestinali. Insieme ai recenti studi sul legame tra obesità, cancro e genetica
In questo articolo vogliamo raccogliere e ricordare alcuni dati importanti legati all'obesità, dal momento che l'Italia ha il primato della popolazione più sovrappeso d'Europa. L'obesità causa 300.000 morti all’anno e rappresenta, dopo il fumo, la seconda causa di morte prevedibile. L'adipe in eccesso si collega a numerose e gravi condizioni fra cui le patologie cardiovascolari, oncologiche, gastrointestinali e osteoarticolari.
L'intestino soffre, il rischio di cancro aumenta, l'insorgenza del reflusso gastroesofageo è dietro l'angolo. Vediamo una ad una queste patologie collegate.
L'obesità e la sindrome dell'intestino irritabile
La sindrome dell'intestino irritabile è caratterizzata da dolore addominale e da alterazioni della defecazione (stipsi, diarrea o alternanza dei sintomi). E’ sulla tipologia dell’alvo intestinale che si individuano quindi tre varianti di questa patologia: a variante diarroica, a variante stitica ed, infine, quella ad alvo alterno.
Meteorismo, costipazione e diarrea sono sintomatologie chiare e studi scientifici dimostrano quanto nei soggetti obesi siano accentuate.
Obesità, calcoli biliari e incidenza di altre patologie
I calcoli biliari sono “sassolini” del diametro di 5-10 millimetri che si formano nella colecisti a seguito della precipitazione nella bile di sostanze in essa contenute come colesterolo, pigmenti biliari e sali di calcio. A volte, possono occupare il canale che dalla colecisti arriva all’intestino.
L’incidenza dei calcoli alla colecisti aumenta proporzionalmente all’innalzamento dell’indice di massa corporea, va da sé che l'accumulo non controllato di adipe e la tendenza al sovrappeso sono fattori correlati a questo disturbo.
Se il 40% di obesi sono sparsi in molti Paesi Europei, il 66% si trova negli Stati Uniti, molti dei quali sono bambini. Nei soggetti obesi l’incidenza della sindrome dell’Intestino irritabile è 3 volte maggiore, come abbiamo visto. Il cancro del pancreas è 20 volte più frequente, il carcinoma del fegato è 5 volte più frequente, mentre l'incidenza del cancro al colon si quadruplica. In particolare, recenti studi che collegano il cancro al colon all'obesità passano anche per la genetica: che un gene associato all’obesità è anche una delle cause del cancro al colon lo ha rivelato uno studio condotto dai ricercatori dell’Università dell’Alabama di Birmingham e pubblicato sulJournal of American Medical Association (Jama). Infine, l’insorgenza del reflusso gastroesofageo è 3 volte più frequente negli obesi, aumentando il rischio di tumore all’esofago.
Ricordiamo che in Medicina Tradizionale Cinese l'obesità si collega a Vuoto di Qi della Milza, Fuoco dello Stomaco, e, nella donna, può essere ricondotta a stasi di Sangue ed energia. La terapia di agopuntura per l'obesità è molto efficace e si può associare a coppettazione e auricoloterapia.
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