Assafetida, proprietà e usi di una spezia particolare
Forse la ricordate perché l'arpia Agnese preparava a zio Paperone un terribile sformato di assafetida: ecco tutti gli usi e le proprietà di questa spezia così particolare
Vi sarete certamente imbattuti in questo piccolo barattolino giallo, trovato nel negozietto etnico indiano, con sopra riportata la traduzione "assafetida" e vi sarete chiesti cosa contiene e a cosa serve questa ennesima spezia.
Oppure l'avete trovata tra le pagine Paperino, quando l'arpia Agnese propinava a zio Paperone un disgustoso "sformato di assafetida" che lui si doveva mangiare fino all'ultimo boccone.
Ecco, ora cerchiamo di capire cosa si nasconde in questa pianta, molto usata nella cucina indiana e ayurvedica, ma non solo, e come si usa.
Assafetida: brutto nome ma buona pianta
Nota anche come concime o sterco del diavolo, gomma puzzolente, finocchio fetido, botanicamente conosciuta come Ferula Foetida, l'assafetida o assafoetida è una specie perenne della famiglia delle Ombrellifere, originaria del Medio oriente, soprattutto dalla Persia.
Da qui deriva anche il suo nome, "aza" che significa radice e "fetida", dal latino, dal cattivo odore.
In cucina se ne utilizza la resina gommosa essiccata ricavata dalla radice, vecchia di 4 anni; ha un colore giallognolo-marroncino chiaro, viene commercializzata soprattutto in polvere e ha un gusto piuttosto pungente, molto simile a quello dell'aglio e speziato come il pepe nero.
Nella cucina indiana, vegetariana e ayurvedica viene utilizzata per esaltare e armonizzare i sapori delle ricette, insaporire i piatti a base di riso, ma anche per le verdure, i legumi e salse varie. Se ne usa poca, perché è molto forte, unitamente ad altre spezie; si conserva separatamente o chiusa in modo ermetico per evitare che il suo aroma contamini altri prodotti.
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Usi e proprietà
L'assafetida non si usa solo in cucina, ma anche in campo medico; contiene infatti oli essenziali, acido ferulico e valerico, sostanze solforose.
Si tratta di una spezia dalle proprietà terapeutiche in grado di contrastrare vari disturbi: di base è carminativa, disinfettante, fa digerire ed è ottima per l'intestino.
In India, Cina e Thailandia, ma anche in altri paesi come Afghanistan, Egitto, Marocco, Malesia e Nepal, viene utilizzata per varie problematiche, in particolare come antinfluenzale, per aiutare la digestione e nei casi di asma e bronchite.
Usata per armonizzare le energie vata e kapha nell'ayurveda, l'assafetida è considerata una delle migliori spezie per bilanciare il Vata dosha ed eliminare catarro, bronchite e pertosse.
Spesso viene masticata per curare disturbi nervosi e spasmi, utilizzandola persino per la cura dell'epilessia; in alcuni paesi la gomma veniva usata come contraccettivo.
Mal di testa, mal di stomaco e mal di denti vengono ugualmente curati con l'assafetida assunta per via orale. Secondo certi studi, si sono riscontrate anche proprietà ipoglicemizzanti, ipocolesterolemizzanti, ipotensive. In Cina è molto apprezzata l'attività antimicotica, antibatterica e antiparassitaria.
Come comprare l'assafetida
Per l’estrazione della resina, le piante vengono recise alla base e il liquido lattiginoso che si trova nelle radici viene raccolto e messo ad asciugare fino a quando non si indurisce e si può ridurre in polvere.
In reltà, l’assafetida è tra le spezie quella maggiormente addizionata non solo con altre specie della pianta meno pregiate, come per esempio l’assafetida tibetana, ma anche con altre sostanze, come argilla rossa, farina di riso, gomma arabica e gesso per aumentare il peso o prevenire la formazione di grumi.
In commercio è possibile trovarla sotto forma di granelli essiccati, oppure in polvere e si trova facilmente nei negozietti etnici, indiani e orientali, e su internet.
Curiosità: l'utilizzo dell'assafetida era diffuso nell'intera area mediterranea fin dall'epoca romana; dopo il medioevo l'utilizzo dell'assafetida sparì dalle cucine europee.
L'assafetida è usata anche in ricette afrodisiache: scopri quali