Frutta top di novembre, il cachi
Se c’è un frutto che proprio non può mancare sulla tavola di novembre, quello è il cachi. Ecco perché, come mangiarlo e qualche consiglio per una buona marmellata di cachi
Il cachi è un frutto molto ricco di zuccheri semplici che vengono dunque assorbiti velocemente dall’organismo; per questo motivo è adatto a chi ha bisogno di energia immediata, per esempio prima di praticare sport.
È ricchissimo di potassio, ma anche di altri minerali, soprattutto magnesio, fosforo, sodio e calcio; è, dunque, un alimento utile per combattere la stanchezza tipicamente autunnale e lo stress psicofisico.
Infine, il cachi ha un buon contenuto di fibre e un discreto contenuto di vitamina C.
Unica nota dolente, è un frutto piuttosto calorico; 100 grammi di cachi contengono più o meno 70 calorie che, comunque, è circa lo stesso contenuto calorico dei mandarini, un altro frutto che comincia a comparire sulle nostre tavole in questo periodo.
Come mangiare i cachi
Il cachi, preferibilmente, andrebbe mangiato crudo per mantenere intatte tutte le qualità; per esempio lo si può mangiare con il cucchiaino oppure usarlo come ingrediente per la preparazione di frullati o di macedonie autunnali.
Lo si può frullare e aggiungere allo yogurt bianco oppure lo si può utilizzare come condimento di pancake e crepe dolci. Date le sue caratteristiche nutrizionali, è un ottimo alimento per la prima colazione.
Gli alimenti per l'autunno
Come preparare la marmellata di cachi
Certo, per preservare tutti i nutrienti, meglio mangiarli crudi. Però, se vogliamo conservare anche per tutto l’inverno la dolcezza del cachi, da poter utilizzare per le nostre colazioni dei mesi più freddi o per preparare le nostre crostate, nulla vieta di fare un’ottima confettura casalinga di cachi.
Ingredienti:
> un chilo di cachi,
> il succo di un limone,
> una mela,
> 500 grammi di zucchero.
Preparazione: lavare i cachi, privarli della buccia e dei noccioli, tagliarli a pezzetti, aggiungere la mela, lo zucchero e il succo di un limone. Cuocere in una capiente pentola fino a ottenere la consistenza desiderata e conservare in vasetti di vetro sterilizzati; chiudere ermeticamente e tenere a testa in giù per un paio d’ore, prima di etichettare e riporre in credenza.
5 consigli per una buona marmellata di cachi
- Il cachi è già molto dolce, quindi si potrebbe usare anche meno zucchero: potrebbero essere sufficienti 200 grammi; lo zucchero, però, è anche un ottimo conservante e quando si fanno le confetture in casa è meglio rispettare le giuste proporzioni per evitare spiacevoli inconvenienti.
- Se si vuole provare a fare una confettura di cachi meno dolce, si può dimezzare il quantitativo di zucchero e si può aggiungere una stecca di cannella pestata, che dà un ottimo aroma ed è anche un buon conservante naturale.
- Non conservare le confetture caserecce troppo a lungo, al massimo un anno, e apporre sempre sul vasetto la data di preparazione.
- Al posto della mela si può usare la mela cotogna che è più ricca di pectina, approfittando del fatto che anche la mela cotogna è di stagione in questo periodo.
- Una volta aperta, la marmellata di cachi va conservata in frigorifero e consumata entro pochi giorni; questo, in realtà, vale per tutte le confetture.
Marmellata di mele cotogne, benefici e ricetta
6 ricette veloci coi cachi
Caco mela, proprietà e benefici