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Caduta dei capelli, prevenirla con l'alimentazione

Una corretta alimentazione fornisce tutti i nutrienti necessari per contrastare la caduta dei capelli. Dalle proteine ai minerali, ecco cosa non può mancare sulla tavola anti-caduta.

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La caduta dei capelli è un fenomeno naturale che fa parte del naturale ciclo di crescita del capello.

Capita, però, che i capelli cadano e non crescano più; il problema riguarda più gli uomini che le donne, può dipendere da fattori genetici o da patologie, e può rappresentare un vero e proprio motivo di preoccupazione.
 

C'è da scommettere che sia proprio questa preoccupazione ad alimentare il mercato delle soluzioni contro la caduta di capelli: dal trapianto ai trattamenti con cellule staminali, passando per lozioni e integratori, le proposte non mancano; ma sono davvero tutte efficaci?
 

Cosa dire, in particolare, del ruolo dell'alimentazione?
 

Caduta dei capelli e l'alimentazione

In effetti la carenza di alcuni nutrienti è stata a vario titolo associata alla caduta dei capelli.

In particolare, un'alimentazione povera di proteine può avere come conseguenza proprio la perdita dei capelli.

Ma non solo: anche una carenza di acidi grassi polinsaturi, di biotina, di niacina, di vitamina D e di selenio, zinco o ferro potrebbe portare alla caduta dei capelli.

In alcuni casi, come quello del selenio, i dati che hanno svelato la possibile associazione sono del tutto preliminari; in altri, come quello della niacina, per arrivare alla caduta dei capelli è necessario soffrire di carenze molto gravi.
 

Alimentazione contro la caduta dei capelli

Per non incorrere in una carenza di proteine è bene non farsi mancare le giuste dosi di alimenti come legumi, pesce, carne e latticini.

Sappiamo però anche come sia importante non esagerare: la raccomandazione è di assicurarsi ogni giorno l'assunzione di 1 grammo di proteine per kg di peso corporeo, preferibilmente per il 50% di origine vegetale e per il 50% di origine animale.

Rendersi conto di cosa ciò significhi dal punto di vista pratico può non essere semplice, e per un onnivoro assumere più proteine della dose raccomandata è un rischio dietro l'angolo; viceversa, chi segue una dieta strettamente vegetariana non adeguatamente bilanciata potrebbe ritrovarsi alle prese con il problema opposto.

In caso di dubbi non c'è scelta migliore che rivolgersi a un dietologo o a un nutrizionista per sapere quali sono le porzioni adatte alla propria situazione.

Gli acidi grassi polinsaturi si trovano nel pesce grasso (come il salmone, lo sgombro, le aringhe, lo spada e il tonno), nei semi di lino e nelle noci – fonti di omega 3 – e negli oli vegetali (per esempio nell'olio di girasole, in quello di mais e in quello di arachidi) – fonti dell'omega 6 acido linoleico.

Il ferro può essere assunto sia con le carni sia con legumi come le lenticchie e i fagioli o verdure come gli spinaci, i broccoli e il cavolo nero.

Attenzione, però: il ferro di origine vegetale è più difficile da assimilare; per assorbirlo meglio è bene abbinare la sua assunzione (nello stesso pasto) con quella di acidi organici, come la vitamina C presente negli agrumi e nei peperoni.

La carne è anche una fonte di zinco, che si può inoltre assumere con i cereali integrali, i legumi e la frutta secca; il selenio si trova soprattutto negli alimenti di origine vegetale, ma la sua quantità dipende dal terreno su cui sono stati coltivati.

Infine, le vitamine: la niacina è presente nel latte, nelle uova, nelle carni e nel pesce, ma anche nel riso, nei legumi e nelle arachidi; anche la biotina è presente sia nel latte sia nelle uova, e avere a che fare con sue carenze è piuttosto raro perché in genere i nostri batteri intestinali ne sintetizzano quantità adeguate.

Per fare scorta di vitamina D, invece, il sole è più utile del cibo; le fonti alimentari di questa sostanza sono infatti molto poche, ma l'organismo umano sa sintetizzarla a livello della pelle proprio grazie all'azione dei raggi solari.

Integratori per la caduta dei capelli

Come al solito, è abbastanza chiaro che anche quando si tratta di capelli il modo migliore per promuovere un buono stato di salute è garantirsi un'alimentazione varia ed equilibrata.

La regola cui attenersi resta quindi sempre la stessa: mangiare un po' di tutto, ricordandosi che includendo nell'alimentazione quotidiana la giusta dose di frutta e verdura di diversi colori ci si può garantire l'apporto di tutti i minerali e le vitamine di cui si ha bisogno.

Gli integratori, invece, potrebbero essere del tutto inutili, se non addirittura dannosi.

Quelli di ferro, per esempio, sembrano utili solo quando la caduta dei capelli è associata a carenza e anemia.

Nel caso degli acidi grassi polinsaturi, del selenio, della niacina, dello zinco, della vitamina D, della biotina e di integratori di aminoacidi o proteine le prove dell'efficacia della supplementazione in assenza di reali carenze non sono invece sufficienti per consigliarne l'assunzione.

E nel caso della vitamina A – a volte aggiunta agli ingredienti di supplementi anti-caduta – ci sono addirittura prove dell'effetto deleterio degli eccessi, che possono portare proprio alla caduta dei capelli.