Piante spontanee commestibili di dicembre
Tra le piante spontanee di dicembre troviamo la radice di Tarassaco e i frutti rossi della Rosa Canina.
di Mira Tonioni
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Le piante spontanee commestibili in inverno sono poche anche se assai preziose ed essenziali per la salute e il benessere dell’uomo.
In questo momento al corpo umano servono riserve per proteggersi dal freddo invernale, serve vitamina C e altri principi attivi per prevenire malesseri stagionali come mal di gola e raffreddori e le piante spontanee ci vengono in aiuto anche in questo mese di dicembre.
Prima tra tutte la rosa canina ci offre i suoi splendidi frutti rossi che vistosamente risaltano e spiccano nei cespugli dei boschi ammantati di neve. Inoltre nei campi e nei prati si possono raccogliere le radici di alcune erbe ottime da cucinare e utili per preparare rimedi erboristici.
La più importante in questo mese di dicembre è la radice di tarassaco. Cosa serve sapere allora? Scopriamo come riconoscere, raccogliere e preparare in squisite ricette queste piante spontanee commestibili e organizziamoci con un cesto e gli attrezzi di raccolta per fare una bella passeggiata tonificante e rinvigorente alla ricerca delle preziose erbe spontanee eduli.
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La rosa canina chiamata anche "rosa selvatica" o "comune" è la madre di tutte le rose odierne. Il suo nome scientifico è Rosa lutetiana Léman ed è un cespuglio comune nei nostri luoghi.
Il fiore è molto semplice ed è composto da cinque petali al contrario delle moderne rose che sono state incrociate per ottenere fiori sempre più ricchi in numero di petali e più profumate.
Inoltre il colore è rosa delicato su una base bianca, che rende il fiore molto visibile e appetibile alle api. Questa pianta è ben riconoscibile per via dei fiori ma anche per i suoi frutti rossi simili a bacche, chiamati cinorrodi.
In inverno, dopo le prime gelate, possiamo trovare la pianta spoglia di fiori e di foglie, solo con rami e spine di un bel rosso acceso. Sono proprio i suoi frutti ad essere raccolti in questo momento per un uso alimentare ed erboristico.
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I cinorrodi non sono dei veri frutti secondo la definizione botanica perché il fiore dopo l’impollinazione si ingrandisce con tutte le sue parti mentre solitamente è solo la parte dell’ovario a divenire poi frutto; per questo viene chiamato "falso frutto", come anche nel caso delle mele.
Se si guarda con attenzione si riconosce visibilmente in fondo al frutticino ancora la corona che fu parte del fiore proprio come nella mela. I cinorrodi si raccolgono da dicembre a febbraio e la maturazione viene ad essere ottimale quando con la punta delle dita si sente la consistenza morbida afferrando e stringendo il frutto.
All’interno di esso troviamo una ricca polpa di sapore gradevolmente asprigno che ha moltissime qualità benefiche, l’unico svantaggio è che insieme ad essa sono presenti piccoli peli fastidiosi e numerosi semi.
Questo rende la preparazione dei prodotti alla rosa canina un po’ difficile per i principianti, ma le sue numerosi qualità e il suo gusto particolarmente accattivante ripagano la molta fatica nella preparazione.
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La marmellata di frutti di rosa canina è ricca di vitamina C sino a 100 volte di più degli agrumi.
Il consiglio è di mangiare direttamente sul posto dove la si trova (ovviamente luoghi non inquinati e ben sicuri) ed è sufficiente schiacciare e succhiare la polpa del cinorrodo in modo che nessun calore di eventuale cottura degradi la vitamina C che è termolabile.
Se si trovano cespugli ricchi di frutti allora si potranno raccogliere quelli maturi per la preparazione di una marmellata, che richiede un po’ di cura.
Ingredienti e preparazione:
Si prendono 300 gr di frutti interi, si mettono in una pentola e si aggiunge acqua sino a coprire, poi si lasciano cuocere per almeno un'ora.
Si aggiunge un bicchiere di acqua nel quale si sono sciolti precedentemente 2 cucchiai di zucchero di canna o di miele o di malto per addolcire il composto e si lascia cuocere altri 30 minuti. A questo punto si passa tutto con il setaccio o passaverdure eliminando peli e semi, conservando tutto in vasetti come per le comuni marmellate.
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Un'altra proprietà vantaggiosa è quella di rendere attivo l’acido folico, il che fa della rosa canina ottima nel momento della gravidanza in cui tale acido è essenziale, soprattutto nelle prime fasi di formazione del feto, e utile in generale a tutti per il suo effetto antiasmatico.
Inoltre ha proprietà vitaminizzanti grazie alla presenza degli antiossidanti come i bioflavonoidi (presenti nella buccia e nella polpa) che permettono una buona funzionalità della circolazione sanguigna.
Inoltre favorisce l’assorbimento di calcio e ferro permettendo così una buona funzionalità per la formazione dell’emoglobina del sangue. Infine i cinorrodi sono leggermente astringenti contenendo i tannini e quindi vengono utilizzati in caso di diarrea e scariche intestinali.
Per sfruttare tutte queste proprietà si può preparare una tisana con i cinorrodi: basta portare 250 ml di acqua a ebollizione, spegnere la fiamma e mettere in infusione per 10 minuti un bel cucchiaio colmo di cinorrodi, poi filtrare.
Si può bere la tisana da 2 a 3 volte il dì, addolcendo magari con miele, e sarà utile in caso di raffreddore, influenza, affezioni anche virali dell’apparato respiratorio, stati di debolezza.
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Il tarassaco è un'erba comune in Italia che si riconosce per la sua infiorescenza di un bel giallo acceso e per la sua grossa radice a fittone.
Viene anche chiamato "dente di leone" per la forma delle sue foglie e piscialetto per le sue proprietà diuretiche.
In inverno si raccoglie di questa pianta la radice, usata fin da tempi antichi per preparare un succedaneo del moderno caffè avendo anche un sapore amaro; ha inoltre i principi attivi con proprietà digestive e depurative; è quindi perfetto dopo il pasto. La raccolta avviene con una zappa o uno strumento per smuovere il terreno ed estrarre il lungo fittone della radice.
Una volta raccolta, si pulisce bene dalla terra e si lava eliminando le parti più scure sulla superficie del fittone. Si può usarla direttamente fresca come un ravanello, o cucinata in varie ricette, o ancora essiccarla per almeno 2 settimane per poi preparare rimedi erboristici come estratti e decotti.
Tutti i benefici del tarassaco
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Le sue proprietà spaziano dalla depurazione alla diuresi, dal sostegno al fegato al tonico amaro che stimola l’appetito, dal leggero lassativo alla stimolazione delle secrezioni ghiandolari utili soprattutto nella fase di digestione.
Il sapore amaro è veramente utile ed essenziale per il benessere del corpo, per la funzionalità epatica e per la depurazione generale del sangue e dei fluidi corporei. Ormai nella cultura moderna postindustriale il gusto amaro non è più apprezzato mentre una riappropriazione di tale sapore porterebbe all’organismo un più ampio equilibrio in tutte le sue funzionalità ed eviterebbe così alcuni degli squilibri portati dalla moderna alimentazione occidentale volta all’eccesso dei gusti salato e dolce.
I gusti sono almeno 4: dolce, aspro, salato e amaro e dovremmo trovarli nei nostri piatti quotidianamente per il mantenere attivo l'intero nostro benessere!
La ricetta
In cucina una ricetta semplice è la preparazione stufata con un semplice soffritto di cipolle e poi cucinata come una comune rapa bianca ricordando che il suo sapore amaro si abbina con verdure dolci come carote, patate e finocchi.