Arnica, l'antinfiammatorio naturale
Una carrellata sulle proprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche dell'Arnica Montana nei dolori muscolari o articolari e le forme di utilizzo, oltre ad alcune precauzioni da osservare.
L'Arnica (Arnica montana L.) è una pianta erbacea perenne che vive in Europa, soprattutto nelle zone montane; in Italia la possiamo trovare negli altipiani delle Alpi e degli Appennini fino ad una quota di 2.000 metri, e la riconosciamo dai suoi grandi fiori giallo-arancio particolarmente profumati (fiorisce nei primi mesi estivi).
Appartiene alla famiglie delle Compositae (o Asteraceae) come la Camomilla.
Utilizzi dell'Arnica montana
I suoi fiori (ma anche il rizoma e le radici) sono utilizzati in Fitoterapia come rimedio naturale antinfiammatorio ed antidolorifico, soprattutto nei seguenti casi:
> dolori muscolari dovuti ad eccessivo affaticamento;
> dolori muscolari dovuti a contratture, strappi, contusioni;
> dolori articolari dovuti a reumatismi oppure a distorsioni
> flebiti superficiali, ematomi da trauma, geloni.
Dunque l'Arnica è utile sia nei casi di dolori statici sia in quelli di origine traumatica, e nei problemi circolatori superficiali.
A prescindere dai fenomeni circolatori (flebiti, ematomi, geloni) l'Arnica è efficace soprattutto nei casi in cui il dolore peggiore con il movimento e migliora invece con il riposo; nei casi di dolore persistente, invece, è preferibile utilizzare altri tipi di antinfiammatori.
Le forme di utilizzo dell'Arnica sono prevalentemente esterne (creme, gel, unguenti, tinture), da applicare sulla parte dolente.
Esistono forme di assunzione orale (ma si parla di Omeopatia, e non più di Fitoterapia) che ne contengono comunque concentrazioni bassissime; l'utilizzo delle forme omeopatiche è da praticare sotto controllo di un Medico-omeopata.
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Precauzioni nell'utilizzo dell'Arnica montana
L'Arnica contiene sostanze tossiche se assunte per via orale o se entrano nel circolo sanguigno.
> nessuna parte della pianta (o delle forme di uso esterno) deve essere ingerita;
> le forme per uso esterno non devono mai essere applicate su pelle lesa (ferite, piaghe, …) ma solo sulla pelle integra;
> non si devono applicare su mucose, bocca, occhi, genitali;
> non devono essere utilizzate per lunghi periodi o in quantità eccessive, soprattutto su parti del corpo molto estese (l'attività revulsiva può dare infatti irritazione alla pelle);
> cautela per l'utilizzo negli anziani (che hanno la pelle più sottile e fragile) e nei soggetti con pelle facilmente irritabile;
Attenzione anche in questi casi
> Nei soggetti allergici alle Composite (come la Camomilla) per la possibilità di reazioni allergiche (le persone allergiche devono sempre avere un elenco delle piante o sostanze che possono dare allergia diretta o crociata);
> sospendete l'applicazione se compaiono reazioni cutanee molto fastidiose di qualsiasi tipo;
> non utilizzare in gravidanza ed allattamento.ATTIVITA'L'attività dell'Arnica è dovuta al suo fitocomplesso farmacologico (Elenalina, lattoni, polifenoli, tannini, cumarine, terpeni, eccetera) che presenta un'azione antinfiammatoria basata su due meccanismi:
> inibizione delle sostanze che determinano l'infiammazione;
> richiamo di sangue dagli strati più profondi (quelli infiammati) verso la pelle (attività revulsiva rubefacente), così da favorire l'allontanamento delle sostanze di cui sopra.
L'attività antidolorifica è conseguente a quella antinfiammatoria.Inoltre, l'Arnica presenta una certa attività antimicrobica contro batteri e funghi della pelle.
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