Corydalis, la pianta contro il dolore cronico
Arriva dalla Cina, si chiama Corydalis, forse l'antidolorifico naturale del nuovo millennio: scopriamo insieme la pianta che agisce contro il dolore
Artrite, infiammazioni nervose o articolari, dolore cronico e acuto: tantissime sono le persone che devono convivere quotidianamente con il dolore, pochi i farmaci davvero efficaci e con limitate controindicazioni.
Ma ecco che dalla Cina si fa largo una piccola pianta selvatica dai fiori viola: corydalis, sarà forse l'antidolorifico del nuovo millennio? Conosciamola meglio.
Corydalis cos'è
Corydalis è un genere di piante Spermatofite Dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Fumariaceae, considerata una sottofamiglia delle Papaveraceae, dall'aspetto di piccole erbe selvatiche annuali o perenni, che crescono spontanee in prati e zone boscose, dal tipico fiore a “sperone” di colore violaceo, ma ne esistono varietà anche gialle e bianche.
L'etimologia del nome Corydalis deriva dal vocabolo greco Korydalis che significa "allodola" fa riferimento allo sperone terminale del fiore che ricorda il dito posteriore delle allodole. Altre etimologie fanno riferimento alla somiglianza del fiore con la cresta dell'animale.
Si tratta di una pianta nota da millenni alla medicina tradizionale cinese, che la usa e la commercializza da tempo per alleviare il dolore; in particolare, si usano le radici, ovvero i tuberi, che vengono raccolti e fatti bollire nell'aceto.
In occidente viene scoperta e resa nota grazie a uno studio recente, che risale al gennaio 2014, pubblicato su Current Biolgy, che ha dimostrato che l'estratto di Corydalis sarebbe efficace contro tre tipi di dolore: acuto, cronico e infiammatorio.
I ricercatori hanno testato gli effetti antidolorifici del composto dehydrocorybulbine (DHCB) della pianta, e hanno visto che presenta un’attività antagonista del recettore della dopamina.
Corydalis, analgesico naturale
Come riportato da Science Direct, la scoperta di questo nuovo analgesico naturale è importante perché, contrariamente ad altri antinfiammatori noti, droghe, oppiacei e anticonvulsivi, non presenterebbe effetti collaterali degni di nota.
Il dolore neurologico cronico è un problema che copisce moltissime persone ogni anno, oltre 50milioni di persone negli Stati Uniti e la sua gestione rimane una grande sfida per la medicina moderna, soprattutto pensando alla poca efficacia di certi farmaci rispetto ai possibili effetti collaterali.
L'entusiasmo tuttavia è un po' frenato dal fatto che si devono ancora compiere studi e ricerche più approfonditi per essere sicuri della tollerabilità di questa radice per l'organismo umano.
Visto che gli effetti sono noti da tempo nella medicina cinese, sul web si possono trovare numerosi prodotti e preparazioni che la contengono, per esempio capsule oppure opercoli omeopatici.
Tuttavia, al fine di valutarne appieno la sicurezza, l'efficacia o la tossicità, è bene non affidarsi al fai da te e attendere che vengano eseguiti ulteriori test o affidarsi a uno specialista.
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Immagine | By Kristian Peters