Primavera, risvegliati fegato!
È Primavera... Risvegliati Fegato!
È Primavera e Madre Terra si risveglia e ci fa meravigliosi ed innumerevoli doni.
Introdurre nell’alimentazione le piante spontanee porta benefici, sia per l’uomo sia per Madre Terra:
non hanno costo monetario;
non sono manipolate geneticamente, come succede invece per molti ortaggi coltivati in un agricoltura che guarda solo al profitto;
sono alla portata di tutti;
ci riavvicinano a Madre Terra.
La Natura ci richiama a sè, c’invita a riscoprire questo cibo "primitivo" offrendoci in questo periodo 3 piante facilmente riconoscibili anche a chi ha poca dimestichezza con il regno vegetale: il tarassaco, l’ortica e la primula.
Tarassaco
Tarassaco o Dente di Leone è il fiore giallo dei prati, di lui s’utilizzano foglie, radici e i fiori; ha proprietà diuretiche, lassative e depurative.
La sua azione caratteristica è stimolare fegato e la cistifellea e viene consigliato nei disturbi epato-biliari e nei disturbi renali.
Il Tarassaco può essere gustato in molti modi:
- l'insalata cruda delle foglie appena spuntate mantiene inalterate tutte le proprietà;
- le foglie piu grandi appena scottate e condite con olio e limone;
- in minestre con altre erbe (ortica, primule, cipolle e qualche verdura, per es zucchine);
- in frittate, tritato con altre erbe (ortica, mentuccia, melissa, primula);
- a stagione avanzata i fiori gialli possono venire utilizzati per fare una marmellata disintossicante che manterrà sempre un gusto leggermente amarognolo.
L'ortica
Ecco la regina di questo periodo!
L’ortica è senz’altro la più nota tra le erbe spontanee, s’utilizzano le radici, le foglie, gli steli ed anche i semi, pochi sanno che in Lei sono racchiuse preziose proprietà terapeutiche.
Rudolf Steiner diceva che l’ortica "mette in ordine il terreno" quindi viene solo dove c’èbisogno di mettere ordine ed, una volta compiuto il suo dovere, se ne va. Quindi si può utilizzare anche per mettere ordine nel proprio corpo.
È infatti un ottimo depurativo del fegato che si utilizza soprattutto in primavera quando le sue foglie appena spuntate sono al massimo della loro potenza.
Hanno infatti tutta la forza della primavera, della terra che si risveglia. Questo è infatti il momento migliore per raccoglierla.
Consiglio di raccogliere grandi quantità se ci si trova in queste condizioni e poi conservarla nel congelatore in sacchettini di modo da poterla usare per tante preparazioni.
Utile per la depurazione del fegato anche in autunno. Se non siamo riusciti a raccoglierla in primavera possiamo raccoglierla anche in autunno. La sua forza sarà diversa.
In primavera la forza della terra è espansiva, va verso l’esterno e quindi l’ortica raccolta in primavera avrà una forza espansiva.
Aiuterà il nostro fegato a ripulirsi, mette ordine e così anche il fegato che è la nostra forza avrà l’energia per iniziare la stagione solare, estiva, del movimento, della creazione.
In autunno la forza della terra è verso l’interno, l’ortica aiuterà il fegato a ripulirsi e rafforzare la nostra capacità di sviluppare la volontà interiormente per poi espanderci in primavera.
Porta via le tossine e ci regala in cambio tanti elementi vitale e benefici è ricca delle vitamine A, C ed E , vitamine del gruppo B (B2,B5 e acido folico).
Molti minerali quali magnesio, fosforo, potassio, calcio, silicio e la combinazione calcio e vitamina C aiutano il corpo ad assorbire il ferro.
L’ortica aiuta ad abbassare la glicemia e la pressione, cura l’anemia e nei casi di flusso mestruale eccessivo, inoltre ha un elevato contenuto di proteine che la rendono, come la soia, una valida sostituta della carne. E alcuni oligoelementi come rame e zinco. Contiene inoltre tanta clorofilla che ha azione rigenerante.
Molteplici sono i modi per consumarla: Il massimo è nei giorni in cui la luna si trova nel segno del leone, dopo una notte di pioggia o dopo la rugiada del mattino. In queste condizioni la sua forza è al massimo.
Si consiglia di assumere 3-4 g di zeolite al giorno mezz’ora prima dei pasti per un periodo di 20 giorni. Ha un forte potere assorbente quindi se ne sconsiglia l’utilizzo per lunghi periodi per evitare fenomeni di stitichezza.
Bentonite
La bentonite è il nome commerciale di una serie di argille naturali caratterizzate dalla capacità di assorbire l'acqua.
Favorisce l'allontanamento di sostanze potenzialmente pericolose per l'organismo attraverso un sistema chiamato “chelazione”: cattura le tossine.
Riduce i radicali liberi in eccesso responsabili dell'insorgenza di molte malattie come tumori ed invecchiamento precoce.
Possiede proprietà assorbenti: può essere utilizzata anche per migliorare i sintomi di meteorismo (pancia gonfia), flatulenza favorendo la digestione.
Zuppa di ortiche
- 300 grammi di cime d’ortica
- 1 tazza di lenticchie di montagna
- 2 patate
- 1 cipolla
- 2 foglie d’alloro
- 1 litro d’acqua
- alcune fette di pane raffermo
- olio extravergine d’oliva
- sale.
Lasciare a mollo per almeno 8 ore le lenticchie in una ciotola colma d’acqua.
Pelate e sminuzzate finemente la cipolla.
Insalata di ortica
La foglia leggermente scottata e condita con olio e aceto è delicatamente lassativa, spazzola infatti le pareti intestinali e depura tutto l'apparato gastroenterico.
Contiene olio essenziale, tannini, sostanze amare, flavonoidi e fitosteroli antiossidanti e depurativi. I suoi fiori contengono il linalolo, un olio essenziale che aiuta a liberare i polmoni e i bronchi da germi e sostanze nocive assorbite durante la respirazione.
Infuso
Ha azione più blanda e si prepara versando acqua bollente su foglie essicate o fresche 3 tazze al giorno. Ha azione diuretica e depurativa, tiene pulite le vie urinarie prevenendo infezioni, elimina eccesso di a idi urici e di altre tossine, libera i sangue dalle scorie ed ha anche un effetto antireumatico ( previene le artriti).
Decotto
Ha azione drenante più decisa ed è a base di radici sminuzzate.
Cuocere x 15 minuti in 300 gr di acqua fredda un cucchiaio di radici e lasciar riposare x 10 e minuti e filtrare.
2 bicchieri al giorno.
In compresse
In commercio puoi trovare l'ortica secca in compresse.
È indicata se ti serve una cura disintossicante e depurativa ad ampio spettro, è la terapia idealese hai avuto tante influenze nell'inverno, se hai preso medicinali, se hai mangiato troppi grassi e proteine. 2 compresse al giorno la mattina x 2 mesi.
Vedi anche la ricetta per gli gnocchi di ortica (in fondo alla pagina, nelle foto siamo noi che li prepariamo!!!!)
Rosolate in una casseruola la cipolla in poco olio con un pizzico di sale.
Unite al soffritto le patate a dadini e poi le lenticchie scolate dell’acqua d’ammollo.
Versate nelle verdure circa un litro e mezzo d’acqua e raggiunto il bollore, fate cuocere la minestra per una quindicina di minuti a fuoco lento con l’alloro. Infine aggiungete le foglie d’ortica. Salate. A parte abbrustolite le fette di pane.
Servite la zuppa con le fette di pane tostate, condite con un filo d’olio extravergine d’oliva.
La primula
Nell’antichità la Primula era chiamata “Erba dei Paralitici” per la sua azione equilibratrice del sistema nervoso e forse per lo stesso motivo veniva classificata tra le “Erbe della Luna”, capace d’assicurare sonni tranquilli e sogni veritieri a chi la portava addosso o a chi la mangiava.
Veniva anche utilizzata per aromatizzare il vino e profumare le pietanze.
La Primula è ricca di vitamina C, infatti è un ottimo rimedio contro il catarro bronchiale e tutti i sintomi influenzali, inoltre ha anche proprietà diuretiche e lassative.
Ci sono 46 tipi diversi di Primula e quella più diffusa ha i fiori giallo pallido e trova il suo habitat ideale in prossimità di fossati, rocce e soprattutto terreni boschivi. Della Primula s’utilizzano soprattutto le foglie ed i fiori.
Insalate primaverili
Con foglie e fiorellini sminuzzati e mischiati con altri ingredienti (tarassaco o altra insalatina, sedano, carota cruda, mela cruda, noci ) per un pieno di energia vitale.
Frittate
Con fiori e foglie tritate insieme ad altre erbette (vedi sopra).
Medicina tradizionale cinese
Secondo la Medicina tradizionale cinese, l'organo collegato alla primavera è il fegato e la primavera è dominata dall’elemento legno, che rappresenta la capacità di manifestare la propria individualità, fare progetti, prendere decisioni e risulta collegato al fegato e alla vescica biliare che, sempre secondo la tradizione orientale, “governano” i muscoli e la vista.
Ecco perché possiamo considerare la primavera un ottimo momento per depurare questo organo così importante, magari “appesantito” da un inverno in cui abbiamo ingerito troppi grassi o sostanze nocive per il corpo che appunto il fegato è stato costretto a “ripulire”.
Ricordiamo infatti che, tra le sue funzioni, c’è anche quella di disintossicare l’organismo dalle scorie metaboliche o dalle tossine introdotte tramite l’alimentazione, l’inquinamento o i farmaci, facilitandone l’espulsione.Ecco 2 piante utili per alleggerire il fegato:
Carciofo
Ottimo in tavola e buono (per le sue proprietà, viso che ha un gusto amaro non apprezzato da tutti) anche sotto forma di infuso, decotto ed estratto.
Il carciofo non solo protegge l’organo deputato a ripulire il nostro organismo, ma ha anche qualità antibatteriche, oltre a ridurre colesterolo e glicemia. Trovate in erboristeria le foglie cauline e non i capolini carnosi, che invece si consumano in cucina.
Cardo mariano
Il cardo è una pianta che cresce in Europa meridionale (in Italia la troviamo prevalentemente nel centro-sud) ed è noto per favorire una corretta funzionalità del fegato grazie alla silimarina, sostanza in esso contenuta.Si trova “sfuso” nelle erboristerie, nelle tisane già pronte o anche sotto forma di tintura madre.
È sconsigliato agli ipertesi per la presenza di tiramina.