Articolo

Tè nero e Tè verde, proprietà e differenze

Il tè verde e il tè nero hanno molte proprietà salutari che portano altrettanti benefici al corpo. Sono però differenti tra loro: per i paesi in cui vengono coltivati, nelle varietà, nella loro lavorazione. Analizziamo più da vicino le differenze tra questi due tipi di tè

Tè nero e Tè verde, proprietà e differenze

Il tè verde e il tè nero si ottengono dall'infusione delle foglie della stessa pianta la Camellia Sinensis, ma vi sono molte differenze che distinguono i due tipi di tè.

A oggi, il tè nero è il più diffuso, con il 78% del consumo mondiale, mentre il tè verde è preferito dal 20% dei consumatori; di questo venti percento l’uso è quasi esclusivo nei paesi asiatici mentre in occidente viene consumato prevalentemente il tè nero.

Le differenze riguardano sia il luogo di origine e coltivazione della pianta, sia la scelta di varietà differenti di tè.

La raccolta e i processi di lavorazione delle foglie sono molto diversi, e infine differiscono nelle sostanze che rimangono nelle foglie di tè e che vengono poi successivamente estratte durante l’infusione, cambiando così anche le proprietà e i benefici che apportano all’organismo.

 

Paesi di coltivazioni e varietà diverse di tè

Il tè verde proviene dalle terre orientali che si estendono dalla Cina sino a tutto il Giappone. In questa area geografica esistono numerose varietà di tè verde e sembra che se ne possano contare oltre 130 sottospecie differenti coltivate in questi paesi.

Molto conosciuta è la varietà Bancha che dà un infuso di colore scuro e dal sapore fresco e leggero e viene ottenuto dalla raccolta estiva delle foglie che hanno dimensioni maggiori; al contrario invece le foglie della varietà la Lung Ching vengono raccolte soltanto quando sono ancora giovani germogli e la consistenza è ancora molto tenera. Questa varietà è quindi considerata tra le più pregiate e in Cina è conosciuta con il nome di “fonte del drago”; il suo infuso ha un bel colore verde smeraldo e il sapore rimane fresco e delicato.

Altre due varietà di tè verde sono il Gun Powder e il Sencha che anche in occidente sono tra le più bevute e apprezzate.

Il tè nero invece viene coltivato in India, Sri Lanka, Indonesia e in Africa. Tra le varietà più conosciute ricordiamo il Darjeeling e l’Assam in India, il Rose Pouchong in Cina nel quale vengono aggiunti petali di rosa, il Sun Moon Lake che viene dal Taiwan dal gusto speziato di cannella e menta e il tè nero di Ceylon dal sapore deciso e intenso.

In India il tè nero è tradizionalmente bevuto ogni giorno al momento delle pause con l’aggiunta di latte e spezie ottenendo la famosa bevanda Chai.

I tè neri più utilizzati per il Chai sono l’Assam e il pregiato tè Darjeeling, coltivato in una zona particolare dell’India ai piedi del monte Himalaya, a 1500 metri di altezza, dove i campi sono battuti dal vento e da forti piogge. Il sapore del tè Darjeeling è intenso e ricorda l’uva moscata tanto che viene conosciuto anche con il nome di “champagne dei tè

 

Il tè nero e il tè verde: diversa lavorazione

La lavorazione del tè nero richiede la raccolta delle foglie di tè che vengono poi arrotolate e compresse oppure tagliate e sminuzzate in modo omogeneo. Queste prime lavorazioni devono avvenire entro 6 ore dalla raccolta.

Successivamente le foglie di tè vengono posizionate ad asciugare e a fermentare; trascorso il tempo necessario per fa sì che le foglie di tè siano completamente essiccate saranno pronte per essere imbustate e vendute come tè nero.

Il tè verde invece non viene rollato e lasciato a fermentare, ma come prima lavorazione viene fermata l’ossidazione naturale delle foglie: all’interno delle foglie di tè sono presenti enzimi che portano alla fermentazione e al processo ossidativo che è tipico invece per il tè nero; nel tè verde tale processo tiene fermato con l’uso di macchinari che producono vapore o calore. Il tè verde, come ricorda il nome, rimane di colorazione verde e l’odore, come anche il sapore, porta alla memoria quello dell’erba o del fieno bagnato.

I tè verdi lavorati in Cina utilizzano il metodo a calore per bloccare l’ossidazione e hanno un sapore più delicato, mentre i tè verdi che vengono prodotti in Giappone usano il metodo a vapore che porta al tè un sapore più intenso, più profumato ma anche più erbaceo.

Questo processo di fermentazione è la sostanziale differenza tra il tè verde e il tè nero che li identifica in particolare nel sapore e nelle sostanze contenute nelle foglie stesse di tè alla fine dei processi di lavorazione.

 

Scopri le varietà di tè

 

Tè verde e tè nero, proprietà e benefici

Entrambi i tè contengono tannini, polifenoli e sostanze come caffeina, teobromina e teofillina.

I tannini aiutano a ridurre i problemi intestinali come la diarrea avendo proprietà astringente, azione che permette anche di avere benefici a livello della circolazione perché aiuta il ristringimento dei vasi e facilità così la risalita del sangue. Nei casi infatti di vene varicose e problemi capillari i tannini contenuti nel tè sono un ottimo aiuto. Infine sono antibatterici naturali e quindi aiutano in caso di problemi creati da invasioni batteriche nel organismo.

I polifenoli sono invece sostanze antiossidanti che aiutano a rallentare l’invecchiamento cellulare combattendo i radicali liberi con un efficacia 100 volte maggiore della vitamina C.

I polifenoli sono doppiamente presenti nel tè verde perché vengono preservati nei processi di lavorazione a caldo o a vapore, mentre nel tè nero con l’ossidazione naturale durante l’essiccazione e il processo di fermentazione alcuni di questi polifenoli vengono distrutti o perdono attività.

I polifenoli sono importanti perché prevengono le malattie cardiovascolari, quindi aiutano il cuore e la circolazione sanguigna. La presenza di polifenoli aiuta a ridurre il colesterolo e quindi a diminuire anche la formazione di placche arteriose. Inoltre sono regolatori del lume dei vasi sanguigni grazie alla loro proprietà di far produrre sostanze capaci di agire sulla formazione delle cellule epiteliali del sistema vascolare e di migliorare la capacità contrattile e di espansione delle arterie ottenendo così meno formazione di coaguli o infiammazioni per ristagni sanguigni. Infine diversi studi dimostrano che i polifenoli hanno proprietà antitumorale e che bere tè diminuisce gli attacchi di cuore dell’11%.

La presenza di teobromina aumenta i benefici verso l’apparato cardiocircolatorio proprio grazie alla sua proprietà di aiutare la contrazione cardiaca e alla sua azione diuretica.

La teofillina è un broncodilatatore che aiuta nei casi di malattie stagionali come raffreddore e bronchite o anche nei casi di asma. Questa sostanza ha proprietà attive che favoriscono il lavoro muscolare sia per muovere il diaframma che l’apparato polmonare.  

Entrambi i tè aiutano a dimagrire grazie alla loro proprietà di ridurre la massa di tessuto adiposo presenti nel corpo e alla diminuzione stessa dei lipidi che sono contenuti nel fegato. Il tè è un forte disintossicante che aiuta a ripulire l’organismo e a perdere peso; inoltre come abbiamo visto i polifenoli aiutano a sciogliere i grassi e associati alle sostanze aminiche hanno un azione diuretica.

Il tè nero si distingue per i benefici maggiori di proteggere dalle carie dentarie grazie alla presenza di fluoro e riduce la demineralizzazione delle ossa; favorisce infatti la densità minerale delle ossa e dei denti aiutando soprattutto contro l’osteoporosi.

Anche gli altri tessuti giovano della presenza di più minerali e in particolare le unghie e i capelli sono più in salute. Infine bere tè sembra che rallenti il processo degenerativo del morbo di Alzheimer alzando anche le difese immunitarie del organismo.

 

Controindicazioni

La caffeina presente nel caffè è anche presente nel tè in percentuale minore ma comunque svolge le sue proprietà toniche e di attivazione del sistema nervoso centrale. Questo significa che va controllato l’uso della caffeina per non eccitare troppo il sistema nervoso soprattutto per le persone che soffrono di insonnia, nervosismo, ipertensione e stress.

Meglio bere il tè durante la giornata e soprattutto la mattina, evitando così le ore serali. La proprietà di stimolazione dell'organismo aiuta a perdere peso e quindi l’uso del tè è consigliato nelle diete dimagranti con l’avvertenza di verificarne effetto sul nostro sistema nervoso.

Ultima controindicazione per la caffeina è la sua capacità di rallentare l’assorbimento del ferro sino anche al 40%. Le persone che devono maggiormente fare attenzione ad evitare il consumo di tè nero associato ad alimenti con ferro sono i soggetti anemici, i bambini, gli anziani, gli sportivi e chi ha fatto scelte di alimentazione vegetariana e vegana: sarà sufficiente bere il tè lontano dai pasti per ottenere tutti i suoi benefici, evitando l’interazione con l’assorbimento del ferro dai cibi.

 

La colazione giusta per perdere peso