Le tisane di erboristeria
Le tisane erboristiche non sono semplicemente una sana abitudine: se ben scelte, conoscendo le proprietà delle “droghe officinali” che le compongono, possono prodursi effetti sorprendenti sulla nostra salute
Le tisane di erboristeria fanno parte di quei prodotti inclusi nella categoria delle estrazioni chiamate idroliti, cioè estrazioni di fitocomplessi da piante secche, triturate in modo grossolano o più finemente, attraverso acqua di infusione, decozione, macerazione o digestione.
Procedimenti di estrazione dei principi delle tisane di erboristeria
La macerazione si ottiene mettendo in acqua fredda per molte ore le foglie; la digestione si ottiene attraverso lo stesso lungo procedimento, ma con acqua calda. Per decozione si intende ebollizione delle piante (decotto) per un tempo determinato e poi infusione.
L’infusione è l’acqua bollente versata direttamente sulle foglie e poi lasciata in infusione da pochi minuti a ore intere. Il metodo di estrazione dei principi attivi delle piante è scelto a seconda delle proprietà e della tipologia delle stesse, dopo anni di esperienza, studi, preparati e consigli di bravi erboristi.
Come scegliere le tisane dell’erboristeria che fanno al caso nostro
Le buone tisane dell’erboristeria sono dunque preparate miscelando insieme gli ingredienti (erbe e piante officinali, fiori, spezie, radici, cortecce, rizomi, mucillaggini) di base.
Oggi purtroppo questa pratica sta sempre più scomparendo, sostituita da quella delle tisane, acquistabili sempre in erboristeria, nel negozio fisico oppure presso portali di erboristerie on-line, ma sottoforma di bustina. Queste tisane dell’erboristeria forse sono più pratiche ma non così efficaci; inoltre, nelle erboristerie in franchising dei centri commerciali, si tendono a vedere sempre più commessi che medici erboristi.
Tuttavia vi sono ancora operatori che amano la natura, la conoscono a fondo e possono aiutare davvero nel preparare miscele con erbe e varie parti essiccate secondo i procedimenti e i metodi migliori.
Una tisana si può comporre da un minimo di 5 o 6 piante fino ad arrivare a 15, tutte unite in un unico prodotto. Le tisane più efficaci, come testimoniano le ultime ricerche fatte, sono quelle che hanno meno componenti al loro interno. A seconda del disturbo che desideriamo curare dunque, si possono “creare” tisane personalizzate dell’erboristeria, tenendo conto di alcune percentuali di base.
Queste percentuali sono, secondo lo schema messo a punto dai due studiosi Shavemberg e Paris, ripartite in: 60% rimedio cardinale ( fino a un massimo di 3 droghe), 20% rimedio adiuvante (fino a un massimo di 2 droghe), 10% piante complementari, 10% piante usate per migliorare il sapore. Le tisane dell’erboristeria che fanno più al caso nostro sono dunque quelle che, oltre a tener conto dei principi attivi fondamentali, ne rispettano anche l’equilibrio compositivo.
Quali tisane prediligere per iniziare bene l'anno?
Le tisane dell’erboristeria sono terapeutiche?
Le tisane di erboristeria sono da considerarsi terapeutiche e salutari, infatti meglio si usano, ad esempio rispettando le modalità di assunzione, più evidenti ne sono i benefici. Le tisane dell'erboristeria possono infatti curare da disturbi diversificati: cattiva digestione, insonnia, sovrappeso, ipertensione, cellulite e così via.
Come spiega nell’introduzione del testo"Le tisane terapeutiche" lo stesso autore, Luciano Zambotti, “Nella mia pratica di medico ho notato che, col trascorrere del tempo, nelle persone si è andata diffondendo una disposizione positiva nei confronti della medicina dei semplici, che non attribuisco a un fatto di moda, ma piuttosto ai reali benefici che essa produce in quanti la sperimentano.”
L’importanza delle cure naturali è fortemente connessa all’automedicazione, dunque alla presa di coscienza di sé molto da vicino, senza dover ricorrere a posteriori a medicinali sintetizzati, ma operando un lavoro sul corpo e sulla mente costante e armonico, in grado di condurre l’individuo a volersi bene andando a recuperare e conoscere le proprie radici, sia nelle erbe terapeutiche dentro le tisane dell’erborista, che nel proprio corpo.
Tè, tisane, decotti e infusi: quali differenze?
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