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L'uso alimentare dell'olio di colza

Questione molto dibattuta, olio di colza si o no per l'uso alimentare? Questo controverso prodotto, che nasce da un bel fiore giallo, farebbe meglio alla nostra macchina o all'organismo?

Proprietà dell'olio di colza

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©Viktor Bondar / 123rf.com

 

 

Cos'è

L'olio di colza è un olio vegetale che viene prodotto dai semi di colza, una pianta color giallo brillante (o bianco a seconda della varietà), appartenente alla famiglia delle Brassicaceae che cresce in alcune zone collinari del mondo. Grandi produttori ne sono l’India, il Canada, il Pakistan.

Sentire parlare di quest’olio come qualcosa di commestibile può far storcere il naso. Comunemente infatti, l'olio di colza veniva usato per l’illuminazione stradale, già dal XIII secolo per esempio nei paesi del nord Europa, oppure come carburante “ecologico”, molto in voga negli anni ’60.

L’olio di Colza viene ampiamente impiegato nell’industria alimentare, soprattutto dopo che l’olio di palma è stato bandito. 

 

Origine dell'olio di Colza

L’Olio di Colza viene ricavato dai semi di colza, pianta della famiglia delle Brassicaceae. In passato questo olio era stato considerato tossico, perché non subiva accurati processi di raffinazione e conteneva alte percentuali di acido erucico, un grasso monoinsaturo difficile da metabolizzare, che si accumula nell’organismo a carico soprattutto del fegato e dannoso per il cuore

Le normative successive per il controllo alimentare hanno stabilito che il tasso di acido erucico deve rispettare il tetto del 5% per gli alimenti destinati agli adulti e dell’1% per quelli destinati ai bambini. 

L’olio di Colza è largamente impiegato in Francia, in Italia invece è poco diffuso e vengono preferiti l’olio di soia o di semi di girasole, anche perché alcuni esperti ne sconsigliano l’utilizzo.

A onor del vero l’Assitol, l’Associazione Italiana dell’Industria Olearia, ha affermato che l’olio di colza è ricco di tocoferolo, di Omega 3.
Si tratta inoltre di un olio a basso costo, che non impatta sull’ambiente, da coltivazione largamente diffusa in Europa. Dopo questa doverosa premessa, approfondiamo meglio le caratteristiche dell’olio di colza e i suoi utilizzi.

 

Si mangia davvero?

Il suo uso alimentare è nato nella metà del XIX secolo, senza ottenere grandi consensi a causa degli studi sugli effetti per la salute umana che lo relegavano a prodotto di qualità inferiore. Queste ricerche sono state però in seguito contestate. Il colpevole è l’acido erucico, un lipide cardiotossico, che a livello di salute comporterebbe effetti negativi sulla crescita e disturbi a carico del fegato, oltre che del cuore.

Oggi i ricercatori sono però riusciti ad ottenere una varietà di colza a basso contenuto in acido erucico, chiamata Canadian Brassica. Questa nuova varietà è stata poi ribattezzata con il nome di olio di canola, contrazione di CANadian Oil Low Acid, prodotta per lo più appunto in Canada. Non a tutti piace nemmeno la canola, ma, essendo un olio estremamente economico, in Italia è attualmente utilizzato da certa ristorazione commerciale per le fritture. Non piace soprattutto per il fatto che si tratta comunque di un olio raffinato, estratto utilizzando il calore, la pressione e solventi, decolorizzato e deodorizzato.

 

Valori nutrizionali dell’olio di colza

Questo olio viene utilizzato nell’industria alimentare, come olio da tavola, per formulare la margarina, come olio da frittura.
Le sue proprietà nutrizionali sono interessanti. 100 g di olio di colza apportano circa:

  • 900 calorie in lipidi,
  • 22 mg di vitamina E,
  • 0,1mg di ferro,
  • tracce di sodio e potassio.

 

Curiosità sull’olio di colza

  • Molte varietà di olio di colza prodotte all’estero sono OGM.
  • L’olio di colza può essere trasformato in biocarburante per il funzionamento dei motori diesel.
  • Difficilmente viene annoverato sulle etichettature in maniera esplicita, ma come generico “olii vegetali”.