Intervista

Australian Bush Flower Essences: Veronica Pacella spiega Ian White

La nostra co-operatrice di nutrizione Veronica Pacella è stata al seminario di floriterapia australiana tenuto da Ian White, naturopata, omeopata e kinesiologo di esperienza ventennale, svoltosi dall'1 al 4 giugno presso Costermano del Garda, in provincia di Verona. Temi del seminario: Australian Bush Flower Essences e rapporto tra kinesiologia e floriterapia australiana. A noi ha restituito qualche sensazione e il suo parere di esperta sull'evento

Australian Bush Flower Essences: Veronica Pacella spiega Ian White

Veronica Pacella, nutrizionista e naturopata nostra co-operatrice, ci spiega qualcosa sul seminario dedicato alle Australian Bush Flower Essences tenuto da Ian White, naturopata, omeopata e kinesiologo di esperienza ventennale, svoltosi dall'1 al 4 giugno presso Costermano del Garda, in provincia di Verona.

 

Usavi già Australian Bush Flower Essences, anche prima del seminario con i tuoi pazienti? 

Sì, uso da tempo le essenze australiane con i miei pazienti e spesso con risultati sorprendenti.

 

Pare che ancora oggi White sia impegnato nella creazione di nuove essenze. Ha spiegato qualcosa su questa ricerca in movimento continuo?

Sì, ha parlato delle White Light Essence e delle Light Frequency Essence. C’è una profonda differenza fra queste essenze e le Australian Bush Flower Essences. Le Essenze Australiane lavorano sul piano psico-fisico e vengono ricavate dalle piante del Bushland Australiano.

Le White Light e le Light Frequency Essence invece vengono ricavate dai luoghi più sacri e antichi del mondo e lavorano ad un livello più profondo: le prime a livello animico, le seconde a livello spirituale. Sono state concepite da Ian White per favorire l’evoluzione dell’essere umano in relazione all’evoluzione del pianeta, in modo da guidarci durante il passaggio verso la nuova era.

L'ultima novità riguarda la nuova linea biologica chiamata Love system. Si tratta di una gamma di prodotti, tutti con ingredienti naturali e biologici, caratterizzati da una formulazione arricchita con le Essenze Floreali Australiane. Questa linea nasce dalla convinzione che il nostro corpo è lo specchio delle nostre emozioni e che una linea cosmetica efficace e completa deve tenere in considerazione anche la parte emotiva di ogni persona.

 

 

E' interessante sapere che, insieme al Brasile, l'Australia è il paese in cui si contano il maggior numero di piante fiorite nel mondo. Abbiamo recentemente intervistato Claudia Mattiello, esperta in tema di fiori che curano i bimbi. Durante il seminario si è parlato della applicazioni dei fiori australiani su diversi target, penso per esempio, oltre ai bimbi, alle donne incinta, agli sportivi?

Chi conosce la floriterapia sa bene che una sinergia di fiori può essere utilizzata sulle diverse fasce d’età e in diversi target. La Floriterapia Australiana lavora efficacemente e in breve tempo sulle tematiche attuali e per questo motivo Ian White ha formulato dei combinati già pronti, un mix cioè di essenze, da impiegare efficacemente nei “momenti di transizione”.

Ad esempio c’è l’Adol per gli adolescenti, l’Equilibrio Donna per le donne in gravidanza e in menopausa, lo Stress Stop per migliorare la gestione dello stress, il Concentration per migliorare la concentrazione e l’apprendimento, l’utilissimo Electro per schermarci dai numerosi campi elettromagnetici (PC, cell, tablet, etc..) a cui siamo sottoposti durante il giorno, e così via... Nel caso degli Sportivi è utile il combinato Travel che favorisce un pronto recupero durante i viaggi ed Energy che favorisce la ripresa di energie fisiche e mentali.

 

Abbiamo visto che tra i temi trattati c'è anche l'utilizzo degli Australian Bush Flower Essences in relazione ai Meridiani. Ce ne parli brevemente?

Ian White fa spesso riferimento alla Medicina Tradizionale Cinese. I suoi collaboratori hanno dimostrato come le essenze australiane favoriscano il fluire dell’energia che scorre lungo i meridiani. Ad ogni meridiano è correlata un’emozione: ad esempio, se lavoriamo sul meridiano del Fegato, l’emozione ad esso correlata è la rabbia. Abbinando il Dagger Hakea, essenza indicata per questo sentimento, vedremo un miglioramento lungo tutto il meridiano Fegato.

Stessa cosa con altre essenze come il Dog Rose, che cresce lungo i corsi d’acqua e che proprio per questo lavora in modo ottimale sul meridiano del Rene, associato in MTC all’elemento Acqua, la cui emozione associata è la paura. Dog Rose infatti è indicata nelle persone che convivono con paure banali e che si sentono spesso insicure. Alcune fra le 69 essenze sono quindi in grado di lavorare direttamente sui meridiani. Inoltre, come ricorda sempre Ian White sia nei suoi testi che durante i giorni di lavoro del seminario, le essenze sono autoregolanti, riequilibrano cioè un eccesso o un difetto.

 

Il seminario forniva indicazioni sul test muscolare per scegliere le essenze attraverso la kinesiologia. Che ne pensi di questo metodo integrato?

Durante il seminario Ian White ha esposto delle tecniche base di Kinesiologia, una disciplina che mediante semplici test muscolari, apporta informazioni sullo stato di equilibrio dell’individuo. In linea con la Medicina Tradizionale Cinese, la Kinesiologia unisce la correlazione fra disturbo e tensione muscolare: la risposta dei muscoli varia quando il sistema mente/corpo non riesce a reagire adeguatamente ai vari tipi di stress a cui è sottoposto.

Un requisito fondamentale è la neutralità dell’operatore, che deve operare i test scevro da qualsiasi convinzione o pregiudizio, lasciando che sia il corpo ad evidenziare il rimedio floriterapico adatto al caso.

 

Cosa ti ha dato questo seminario, quanto e come ti ha arricchito?

Sebbene avessi già studiato la Kinesiologia, del seminario mi ha colpito la facilità e l’immediatezza con cui Ian White è riuscito a trasmettere l’insegnamento di queste tecniche. Egli ci ha suggerito, durante la prova pratica, di cambiare un partner per ogni esercizio e tutto si è svolto nella totale serenità e tranquillità. Eravamo in 200 persone, ognuna con le proprie idee ed esperienze di contatto diretto pregresse, e White è riuscito a creare un ambiente positivo in cui le interazioni tra di noi sono state fluide e spontanee.

Ha dedicato poi molto tempo ai sabotaggi del subconscio, spiegandoci quanto esso condizioni sottotraccia tutto il nostro lavoro cosciente e quanto pregiudichi la riuscita in qualsiasi campo della nostra vita.

 

In generale, sei soddisfatta del seminario? Una sensazione a caldo su White?

Sì, è stata un’esperienza unica. Lui e sua moglie, che l’ha accompagnato al seminario, sono due persone estremamente positive. Con Ian si ha la sensazione che sia tutto semplice e lineare e che, come affermano anche i grandi maestri, tutto sia già dentro di noi! Alla fine di ogni giornata di lavoro del seminario ci ricordava sempre di farci un applauso perché, diceva, siamo tutti esseri meravigliosi: in effetti è proprio così! 

 

 

Tu sei nutrizionista e naturopata. Quando dai indicazioni floriterapiche fornisci anche indicazioni alimentari mirate per fare in modo che le vibrazioni dei fiori trovino "campo libero", agiscano meglio senza intossicazioni o consumo di alimenti poco idonei all'equilibrio di ciascun paziente?

L’alimentazione per me è la base di partenza. Ogni alimento esercita sul nostro organismo un'azione diversa, in stretta relazione con il metodo di cottura utilizzato. Alimenti diversi hanno quindi effetti diversi sul nostro metabolismo e il mio primo obiettivo è quello di eliminare i campi di disturbo alimentari.

In psicosomatica tutto il canale digerente, dalla bocca all’ano, riflette il processo di assimilazione ed elaborazione delle nostre emozioni. L’accettazione delle realtà (mettere in bocca, deglutire, digerire, assorbire) e l’integrazione con essa (trasformazione del cibo in sangue o feci) costituisce il nostro modello di relazione con l’esterno. Di conseguenza, una sofferenza funzionale, che non si traduce ancora in patologia, dello stomaco, del fegato o di altri organi è spesso il risultato, oltre che di un campo di disturbo, anche di un’emozione trattenuta e somatizzata.
Alla luce di queste considerazioni lavoro con la nutrizione stimolando o sostenendo l’attività di uno o più organi, e abbino il floriterapico in modo che lavori trasmutando l’emozione negativa nella sua controparte positiva. 

 

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