L’apertura del VII chakra: risvegliare la connessione con l’energia universale
Il settimo chakra, detto anche “chakra della corona”, è il centro energetico che ci mette in relazione con la nostra parte spirituale più profonda. Scopriamo che cosa significa lavorare sull’apertura di questo centro energetico
Il settimo chakra o Sahasrara ci collega con l’energia universale: da esso si incanala Luce di conoscenza e di consapevolezza del proprio essere, di serenità e di percezione dell’Unità nel Tutto.
L’espansione della coscienza e la comprensione della realtà che derivano dall’apertura del settimo chakra avvengono attraverso un percorso di connessione con se stessi e con la forza che scorre attraverso i canali del corpo, dalla base della spina dorsale alla sommità della testa.
Al Sahasrara chakra appartengono infatti tutte le questioni relative all’Illuminazione, ovvero all’armonia tra il ritmo individuale e quello dell’Universo, uno stato di compassione in cui la sofferenza della separazione da tutte le cose è annullata.
Attraverso il risveglio della propria parte illuminata, l’essere umano sperimenta gli effetti dell’espressione del potenziale innato della vita: Rinnovamento (capacità creativa di guarigione), Perfezione (equilibrio dinamico o completezza nella sua totalità) e Apertura (influenza sull’ambiente).
Come aprire il settimo chakra?
Lavorare in direzione dell'apertura del settimo chakra vuol dire svilupparlo e riequilibrarlo. Non ci sono soluzioni semplici né immediate, si parte da una scelta profonda e da uno sforzo e un esercizio continuo di automiglioramento e autorealizzazione.
Si può iniziare a prendere contatto con la propria spiritualità in molti modi, ad esempio con una meditazione potenziata da un cristallo di rocca o da altre pietre per il settimo chakra, che si possono tenere in mano o disporre in cerchio intorno al corpo, con le punte rivolte verso il centro.
Possiamo recitare un mantra o aiutarci con la visualizzazione creativa. Ricordatevi di scaricare e risciacquare le pietre sotto l’acqua fredda dopo l’uso.
Meditazione significa osservazione e ascolto interiore: l’osservazione all’interno di noi stessi parte attraverso il respiro. Esistono alcuni esercizi efficaci di tradizione orientale, ad esempio quelli prescritti dal Kundalini yoga, incentrati sulle posture, sulla respirazione e sulla flessibilità della colonna vertebrale.
Anche Rudolf Steiner, fondatore dell'antroposofia, parla dello sviluppo dei chakra nel libro Come conoscere i mondi superiori (1909), fornendo una serie di pratiche quotidiane che richiedono un tempo di applicazione considerevole.
Ecco gli asana per stimolare il settimo chakra
Consigli dalla regia: cose da evitare
Alcune azioni da evitare sono quasi delle tentazioni cui resistere, atteggiamenti che deviano dal percorso verso l'apertura del settimo chakra. Vediamone alcuni da cui guardarsi bene:
- Aspettarsi miracoli
- Affidarsi a mani non esperte e senza etica professionale
- Pretendere di diventare ciò che non si è
- Essere impazienti
- Non seguire la propria intuizione
- Avere paura del cambiamento
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Immagine | Radiant guy