Fasce porta bebè, le varie tipologie
Se sei in attesa di un bambino valuta la possibilità di una fascia porta bebè, costa molto meno di un passeggino e ti consentirà di portare il tuo piccolo ovunque, con grande comfort per entrambi.
La fascia porta bebè: se la provi non la molli più. Si tratta solo di capire come indossarla e di fare un po' di allenamento.
L’ostacolo maggiore, infatti, è proprio capire, all’inizio, come usarla, e prenderci la mano, in modo che diventi un gesto naturale.
Si tratta di un’alternativa molto valida a carrozzina e passeggino, anche perché il bambino portato in fascia, a stretto contatto con il corpo di mamma o papà, tende a calmarsi più facilmente e a essere più tranquillo.
Inoltre, quando si porta un bambino nella fascia, le mani sono libere e questo può essere utile, per esempio, se si va a fare una piccola spesa da soli con il proprio bebè o se si deve tenere per mano un altro bambino.
E si evita inoltre l’ingombro del passeggino se, per esempio, si deve prendere un ascensore o un mezzo pubblico. La fascia porta bebè è molto utile anche in casa, quando, per esempio, si vuole calmare il pianto del bambino ma, allo stesso tempo, si vogliono tenere le mani libere per svolgere qualche piccola mansione.
La fascia, infine, può essere preziosa anche per allattare in una posizione comoda.
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Come scegliere la fascia porta bebè?
Ci sono diverse tipologie di fascia porta bebè:
> Fascia lunga elastica: può portare bambini fino a 7-9 chili (circa tre o quattro mesi) e si utilizza quindi nei primi mesi di vita; talvolta sulle confezioni dei vari modelli viene indicato un utilizzo anche in bambini un po’ più grandi ma bisogna fare attenzione perché il sostegno potrebbe non essere più idoneo al peso del bambino.
La fascia elastica lunga, proprio in virtù della propria elasticità, è più semplice da usare rispetto a una di tessuto rigido, perché segue meglio il corpo di mamma e bambino. Certo bisogna prenderci la mano, ma può essere un’ottima alleata nei primi mesi di vita del bambino.
> Fascia lunga rigida: solitamente queste fasce sono fatte di canapa, bambù, lino o cotone biologico. La fascia lunga rigida può essere usata fin dalla nascita, ma essendo fatta di un tessuto molto resistente è indicata anche per portare bimbi più grandi.
Esistono di varie lunghezze. La lunghezza va scelta in base all’età del bambino ma anche in base alla taglia della mamma o del papà, in modo da non avere troppo tessuto inutilizzato o che, al contrario, sia troppo corta. Non è particolarmente semplice da indossare, ma anche in questo caso è tutta una questione di abitudine.
> Fascia con anelli: queste fasce sono più corte delle precedenti e sono dotate di due anelli anallergici alle estremità per renderne più agevole l’utilizzo.
Sono, in effetti, più pratiche da indossare rispetto alle due descritte in precedenza e solitamente sono di taglia unica. Il neonato è meno stretto al corpo del portatore e quindi possono garantire una minore libertà di movimento rispetto alle prime due.
> Fascia mei tai: è probabilmente la più facile da indossare; certo, bisogna comunque prenderci la mano, ma ci sono diversi modelli, più o meno strutturati, che rendono più immediato l’impiego. È in realtà una via di mezzo tra una fascia e un marsupio.
È indicata a partire dai due/tre mesi, quando il piccolo comincia a sorreggersi sulla schiena. Anche in questo caso, il neonato è meno stretto al corpo del bambino e di chi lo porta.
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