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Perché i bambini soffrono di insonnia?

L’insonnia nei bambini, soprattutto nei più piccoli, è piuttosto comune. Ma fino a che punto si può parlare propriamente di insonnia?

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Quella che chiamiamo insonnia, fino a tre/quattro anni, probabilmente non è altro che un ritmo sonno-veglia diverso dal nostro, che siamo adulti.

Nei più piccoli i numerosi risvegli notturni sono fisiologici e la cosiddetta insonnia dei bambini si risolve spontaneamente con il tempo.

 

Fisiologia del sonno dei bambini

Il sonno si articola in fasi REM, caratterizzate da un sonno più leggero, e fasi NREM in cui il sonno è più profondo.

Negli adulti queste fasi si alternano ogni 90 minuti circa e il sonno più leggero è pari a circa il 20% del totale.

Nei bambini, invece, il sonno leggero è di circa il 50-80% del totale e l’alternanza tra REM e NREM avviene più o meno ogni ora.

Inoltre, il sonno nei neonati è molto frazionato nell’arco delle 24 ore e non segue i ritmi circadiani, in quanto lo sviluppo dell’epifisi non è completa; di conseguenza, non lo è la sua funzione di rilascio della melatonina.

Infine, fino a tre/quattro anni, i bambini non hanno ancora sviluppato filtri che possano proteggerli da elementi di disturbo esterni quali rumori, caldo e freddo, piccoli dolori, appetito, sete…

In sintesi, il sonno di un adulo è regolato da strutture complesse mentre quello del bambino è controllato principalmente da istinti primari quali, per esempio, la fame e la sete.

Oltre a tutto ciò occorre considerare che il momento di andare a dormire è vissuto in maniera particolare dai bambini piccoli, che lo percepiscono come un distacco rispetto alle attività quotidiane e hanno la tendenza ad opporvi, dunque, resistenza facendo di tutto pur di ritardare il momento di abbandonarsi tra le braccia di Morfeo.

Esiste una vera e propria tabella delle ore di sonno dei bambini consultabile su Amico Pediatra che indica quante ore dovrebbe dormire un bambino in base alla sua fascia.

Chiaramente non si tratta di una legge universale ma di una linea di massima che può aiutare a capire eventuali problemi per i quali può rivelarsi utile rivolgersi al pediatra.

 

E se a soffrire di insonnia sono bambini più grandi?

Quando a soffrire di insonnia sono bambini di età superiore a quattro anni il discorso è diverso. In tal caso i disturbi del sonno possono essere di due tipi:

  • Uno strascico dei disturbi presenti quando era più piccolo. In questi casi occorre pazientare e aspettare ancora un po’.
  • La spia di un disagio fisico e/o psicologico. Questa seconda eventualità va sospettata soprattutto quando l’insonnia insorge all’improvviso, in bambini che non avevano mai manifestato disturbi del sonno o che li avevano ampiamente superati da tempo. Le cause di questa forma di insonnia, che non è più da considerare fisiologica, potrebbero essere di natura organica, cioè legate a piccoli problemi di salute, oppure psicologica. I bambini, soprattutto a partire dai quattro anni, sono molto sensibili alle aspettative dei genitori e alle eventuali tensioni con insegnanti e compagni; inoltre risentono molto in caso di litigi tra genitori o ansie in famiglia. Un’altra causa di insonnia nei bambini può essere legata alle paure, per esempio quella del buio: il buio rende vulnerabili e alcune sere può capitare che i nostri figli siano più spaventati che in altre occasioni perché hanno subito un rimprovero, hanno preso un brutto voto o hanno vissuto altri momenti difficili. Tutto ciò si ripercuote sulla loro capacità di addormentarsi serenamente.

Se l’insonnia nei bambini di età superiore ai quattro anni è frequente o assume caratteristiche di cronicità è importante rivolgersi al proprio pediatra che potrà analizzarne a fondo le cause e guidare verso la soluzione più idonea.

 

 

Per approfondire:

> Sonno dei bambini: rispondiamo ad alcune domande