Migliorare la complicità sessuale con lo yoga
I benefici dello yoga sono ormai noti tanto agli esperti che al grande pubblico. Vogliamo svelarne qualcuno però che magari ancora non conoscete: ecco perché lo yoga aiuta a migliorare la complicità sessuale
Più volte nel corso della mia esperienza di insegnante mi è capitato di ascoltare ragazze o donne che avrebbero voluto coinvolgere mariti o fidanzati restii alla pratica; spesso, gli uomini si defilano di fronte agli inviti yogici delle compagne neanche per avversione o non gradimento veri e propri, ma per semplice scetticismo o timidezza credendo che la loro presenza non sia così importante a livello di coppia.
Ovviamente ogni scelta è rispettabile e, anzi, è auspicabile che in una relazione vi siano passioni e attitudini diversi. Se però, cari amici uomini, credete che lo yoga non possa essere un momento anche di coltivazione amorosa, vi sbagliate: studi dimostrano l’efficacia della pratica nell’intesa e nella complicità sessuale.
L’importanza dello yoga nella sfera sessuale
A confermare i benefici della pratica yoga anche nell’ambito della sessualità ci hanno pensato dei ricercatori di Harvard attraverso uno studio di qualche anno fa pubblicato sulla rivista The Journal of Sexual Medicine.
Un protocollo di 12 posizioni è stato sottoposto ad un gruppo di donne in età fertile e sessualmente attive; al termine del programma è stato chiesto loro di rispondere ad un questionario inerente anche la sessualità: ebbene, ben il 75% ha affermato di ritenersi maggiormente soddisfatta durante i rapporti e di aver sperimentato orgasmi più intensi.
Recentemente, anche un altro gruppo di ricerca ha confermato i risultati ottenuti dagli scienziati di Harvard: la psicologa e istruttrice Susan Walsh ha coordinato uno studio presso la Loyola University Health System riguardante il rapporto tra lo yoga e la vita di coppia.
La dottoressa ha coniato il termine di "Partner yoga" proprio per indicare un insieme di asana, respirazioni, massaggi volti a ravvivare l’eros.
La proposta della Walsh è pienamente olistica e la sua intuizione è stata proprio quella di far collaborare le varie figure mediche specialiste del benessere sessuale, psicologi, ginecologi, sessuologi, e anche, istruttori di yoga.
Dalla sinergia delle diverse competenze, afferma la ricercatrice, è possibile sbloccare difficoltà latenti o risolvere veri e propri problemi legati alla sessualità.
Limitandoci all’aspetto yogico - al "Partner yoga" per usare il termine coniato dalla Walshi - “È un modo per aiutare le coppie a rafforzare il loro rapporto emotivamente, fisicamente e spiritualmente, per costruire infine una connessione più profonda e migliorare la salute sessuale”, spiega.
Come appare evidente dalle parole della psicologa, il punto non è considerare una posizione o una particolare tecnica: il nucleo della questione è lasciarsi avvolgere dalla pratica insieme al proprio partner con giocosità e leggerezza.
Il rilassamento, la riduzione dello stress, il diffuso stato di benessere che lo yoga regala sono tutti ingredienti che vanno a insaporire l’eros e aiuteranno tanto l’uomo che la donna a migliorare la percezione del corpo, la conoscenza reciproca e l’intesa.
Lo yoga come "Unione", anche della coppia
Il web è colmo di materiale circa la relazione tra yoga e sessualità in termini per lo più strabilianti e circensi. Noi vogliamo distaccarci da questa visione amatoriale e invitarvi a considerare la pratica da un punto di vista meno usuale che non si limita al tappetino, ma si allarga all’esistenza vera e propria, in ogni suo aspetto.
Lo yoga, lo ricordiamo, è “unione”: non solo degli opposti più noti (yin e yang, sole e luna, etc), ma di tutti quelli che riguardano la sfera umana. Dunque, per dirla con parole d’autore, anche “Tra l’amore sacro e l’amor profano” strettamente abbracciati nella vita di ognuno.
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