Yoga e amore
Perfino lo yogi perfetto, Shiva, non resiste all’amore: Parvati, sua futura moglie, riesce a distoglierlo dalla meditazione e a farlo innamorare attraverso austere pratiche yoga
Qualche anno fa Sting divenne più famoso per le sue maratone di sesso “tantrico” che per la sua musica. Che fossero vere o solo una boutade per far parlare di sé, questa uscita andò a togliere il velo su un aspetto dello yoga che non poteva non destare un certo interesse.
Eppure, non vogliamo assecondare le curiosità pruriginose o addentrarci nelle culture del Tantra (che meriterebbero un serio approfondimento). Piuttosto si preferisce gettare un sasso nel lago della riflessione e ragionare su se e come la pratica e la filosofia yoga possano avere un ruolo positivo nella nostra vita di coppia.
Una nuova complicità
Un discorso che accosti lo yoga alla vita di coppia non può non avere un carattere estremamente generico data la specificità che ogni relazione porta con sé.
Possiamo dunque partire prendendo in considerazione uno dei minimi comuni denominatori della maggior parte degli individui: lo stress, forse il re della bassa qualità della vita che accomuna una larga fetta della società. Ormai è diventata una parola quasi abusata, talmente inflazionata da aver perso il suo significato (insieme a molte altre: crisi, cultura, rinnovamento, casta etc etc) eppure mina la nostra quotidianità dalle radici. Quante volte una discussione è scaturita dal nervosismo causato da una giornata faticosa o quante volte abbiamo scaricato una frustrazione sul nostro partner?
Lo yoga si innesta nella coppia proprio a questo livello: andando a lavorare sul sistema nervoso, promuovendo il rilassamento e il benessere, disinnesca gli impulsi e le tensioni prima che queste vengano riversate a livello privato. I benefici che lo yogi raccoglie da una pratica regolare e proficua hanno dei riverberi anche sul piano affettivo: l’individuo sereno, bendisposto e rasserenato si approccerà anche al conflitto in modo più costruttivo e propositivo.
Tra l’altro, è stato evidenziato come la pratica insieme al/alla partner possa stimolare l’intesa e la complicità. Gli studiosi della Loyola University Health System (LUHS) hanno condotto una ricerca in merito e i risultati hanno dimostrato che delle sedute yoga in coppia aiutano a: “Rafforzare il rapporto emotivamente, fisicamente e spiritualmente, per costruire infine una connessione più profonda e migliorare la salute sessuale”.
Frequentare un corso di yoga insieme o eseguire degli asana in armonia con il/la propri* compagn* può rivelarsi un piacevole e utile momento di condivisione “alternativa”.
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La pratica yoga ispira la sessualità
Al di là dell’esperienza di Sting citata in apertura, sono ormai numericamente corposi gli studi che dimostrano come lo yoga aiuti la vita sessuale della coppia.
Non vogliamo accordarci al desolante sfruttamento della disciplina in questo ambito che sta incorrendo nello stesso destino già visto per la parola Tantra: la stragrande maggioranza delle persone non ha la più pallida idea di cosa significhi se non che è in qualche modo correlata con il sesso. Sono innumerevoli le pubblicazioni all’interno delle quali si sponsorizza la validità di questo o quel rituale o l’efficacia di questa o quella posizione yoga per migliorare le proprie performance. La bibliografia è sterminata e il lettore curioso non avrà che l’imbarazzo della scelta.
Preferiamo in questa sede affidarci ai risultati scientifici condotti da seri istituti di ricerca che, comunque, non fanno che confermare gli effetti positivi della pratica sulla sessualità.
Il The Journal of Sexual Medicine (Nov. 12, 2009) ha elaborato una sperimentazione che dimostra come lo yoga migliori molti aspetti della vita sessuale femminile: il desiderio, l’eccitazione, la capacità di provare piacere.
Lo studio prendeva in considerazione 40 donne tutte sposate e tutte sessualmente attive per le quali era stato elaborato un protocollo di asana. Al termine del programma i ricercatori hanno constatato una maggiore soddisfazione tra le lenzuola registrando dei dati più che incoraggianti. Nonostante i limiti di una ricerca siffatta, essa dimostra come una pratica come quella yogica che si basa sull’ascolto, sul “qui e ora”, sull’attenzionealle sensazioni e emozioni non può che aiutare anche nei momenti di intimità con il proprio partner.
Da un punto di vista fisico, gli asana migliorano la flessibilità e alcune posizioni sono specificatamente indicate per potenziare le funzioni sessuali: ad esempio la posizione del cobra (bhujangasana) il triangolo (trikonasana). Matsyendrasana, tutte le asana che vanno a lavorare sull’apertura della anche.
La letteratura anche in questo ambito è infinita seppur non tutta di qualità.
Yogici, non inflessibili
Lo scopo di questo articolo non è quello di esortarvi ad imporre lo yoga al vostro partner oppure, ugualmente, di considerarlo una conditio sine qua non per un rapporto soddisfacente: si sfocerebbe nel fanatismo! Vuole essere un un invito a guardare da un punto di vista nuovo la vostra consueta pratica oppure, se non praticate, a darvi un motivo in più per iniziare a farlo… magari in due!
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Per approfondire:
> I benefici e la pratica del Tantra Yoga