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Lo yoga per la coppia

Molti vedono lo yoga come una pratica individuale e, diciamocelo, autistica. Errore. per due ragioni: prima, praticando ci si unisce non solo con sé ma con qualcosa di più grande ed ineffabile. In secondo luogo, nulla esclude di poterlo praticare in coppia. Con ottimi risultati

Lo yoga per la coppia

Praticare è un atto d'amore, in quanto l'unione è l'integrità sono quelle zone indefinite verso cui la tensione dovrebbe essere sempre attiva, o quantomeno orientata.

Il Bhakti yoga è lo yoga della devozione e in questo senso si può affermare che la pratica in questo tipo di yoga ha come fine e inizio l'intensità dell'amore verso Krishna.

Ma se stiamo su altre tecniche yoga e stili che hanno tradizione ugualmente millenaria come l'Ashtanga yoga per esempio, se, in definitiva, restiamo sullo yoga delle posizioni o del respiro o dei bandhas, quale può essere la forma di amore cui far riferimento? Quella verso se stessi, senza dubbio.

 

Lo yoga e l'amore

Muovendo le leve della devozione e del rispetto del sé (sembra scontato ma non stiamo parlando di quell'atteggiamento che sfiora il fanatismo; piuttosto di un sincero ascolto indirizzato all'interiorità), si crea una realtà le cui manifestazioni somigliano a questa fiamma che dovremmo sentirci sulla corona della testa, scendendo alla gola, lasciata nel plesso, forte nell'addome, grande all'altezza del perineo. 

Per definire questa forma di amore quindi andiamo a riprenderci la radice etimologica della parola. Deriva dalla radice latino amo (-as, -avi, -atum, -are), che significa voler bene, essere innamorato, essere riconoscente, gradire. Voglio bene, mi voglio bene, spargo bene. Questo fa la pratica. 

 

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Lo yoga in coppia 

Prendiamo il caso di due amanti che decidano di iscriversi a un corso di yoga. Mi è capitato di vedere che la pratica finisse col rafforzare l'amore che aveva una buona affinità di fondo. Ma ci sono stati anche casi in cui i rapporti nati su basi non comuni hanno iniziato a vacillare fino ad andare alla deriva. E' normale, lo yoga è un cammino, ci cambia.

Accade spesso anche che si inizi in due ma che poi solo uno dei due prosegua e qui va necessariamente dato un consiglio: va benissimo così. Non premete, non forzate. Quando al maestro buddhista Namkhai Norbu chiesero perché secondo lui in Occidente il numero dei divorzi fosse così alto, lui rispose che la ragione principale andava rintracciata nel fatto che si arriva a casa alla sera accartocciati, stressati, senza alcuna disponibilità di ascolto verso l'altro. Lo yoga può invertire questa tendenza, ma se per l'altro/a nella coppia ha più effetto una corsa nella natura, non forzate assolutamente. Sarete ricaricati da fattori diversi ma pieni in senso biunivoco, il che è ottimo. 

Certo, ci sono anche casi in cui dello yoga ci si innamora in due e in quel caso l'arricchimento energetico è biunivoco e può essere rafforzato anche dai rituali tantra di unione sessuale (maithuna) e la recita dei mantra. La condivisione dei valori spirituali è la chiave di volta di un progetto insieme. 

Infine, visto che parliamo dello yoga a due, va detto che ci sono alcune varianti degli stili di yoga che possono essere praticati solo in coppia come l'acroyoga. Il ruolo della base accompagna i movimenti del flyer, sospeso in aria. Il sostegno, la solidità, l'ascolto, il radicamento, lo sguardo, il respiro sono fondamentali. E tutte queste parole che abbiamo appena usato non sono altro che manifestazioni di una forma di riconoscenza, intesa, gradimento. Amore, in altri termini. 

 

I benefici dello yoga per la complicità sessuale

 

 

Immagine | Jronaldee