La riflessologia plantare in gravidanza: tutti i benefici
Quale tecnica migliore, meno invasiva, più delicata ma efficace per sostenere le fatiche e i dolori della gravidanza: la riflessologia plantare
Durante la gravidanza la donna è sottoposta a innumerevoli cambiamenti, sia a livello fisico, sia a livello metabolico.
Gli squilibri e i disagi sono spesso all’ordine del giorno: dalle ormai tanto temute nausee, ai dolori di schiena, dalla ritenzione idrica ai piedi gonfi e doloranti.
La riflessologia plantare può accompagnare dal terzo mese in poi questo travagliato percorso e lenire in modo efficace il peso (nel senso più ampio del termine) di questo grande cambiamento.
La gravidanza e le difficoltà digestive
Spesso i primi sintomi sono proprio legati ad un acuirsi della sensibilità olfattiva e gustativa che va ad influenzare l’apparato gastrico, e a volte ne anticipa la funzione “digestiva”.
Nausee, quindi rifiuti ex ante, inappetenza, oppure al contrario voglie irrefrenabili e necessità di mangiare spesso con difficoltà digestive successive sono le due facce di una stessa medaglia: un disequilibrio che dal sistema nervoso centrale si riverbera sull’apparato digerente e le sue funzioni.
Trattare il piede e le zone riflesse di stomaco e fegato sul fronte plantare aiuta a rilassare la muscolatura dell’apparato digerente, riscalda gli organi e ne riequilibra la corretta funzionalità.
In caso di acidità di stomaco e nausea/vomito trattiamo un organo in condizioni di ipersollecitazione, quindi la manipolazione che è richiesta è di sedazione e dispersione: movimenti rotatori che calmano e disinfiammano.
In caso invece di difficoltà digestive e meteorismo è necessaria una pressione che solleciti la funzionalità d’organo: una pressione profonda e costante che “risveglia” la motilità sopita.
Lo stomaco si trova suddiviso tra il piede destro e sinistro: è bene partire a trattare l’esofago e il cardias sul piede sinistro per poi trattare le altre porzioni dello stomaco sul piede destro.
Il fegato invece è presente solo sul piede destro e stimolato o sedato, a seconda dei casi, contribuisce alla corretta funzionalità di tutto l’apparato gastrico.
La mappa della riflessologia plantare
La gravidanza e la stasi linfatica
Un altro sintomo che si avverte in gravidanza, soprattutto con l’avanzare dei mesi, sono le gambe e i piedi gonfi, la ritenzione idrica su cosce e braccia e il senso di gonfiore generale dato da ristagno di liquidi.
La riflessologia plantare in questi casi è molto efficace poiché lavora su tutto il sistema linfatico e su quello urinario, smuovendo i ristagni, drenando liquidi e tossine e favorendo la diuresi.
La pratica avviene stimolando punti riflessi dei cingoli e dei nodi linfatici situati sia sull’area plantare sia sulla parte dorsale. In primis però deve essere sollecitata la zona di repere della cosiddetta laguna linfatica, che anatomicamente si trova nel punto in cui il dotto toracico si collega alla succlavia di sinistra e sul piede è identificata tra il terzo e il quarto dito della parte plantare sinistra.
Su questo punto deve essere esercitata una serie di pressioni energiche (6 o 7) per introdurre il trattamento di drenaggio linfatico. Il trattamento della circolazione linfatica superiore avviene sollecitando gli spazi interdigitali su entrambi i piedi con una pressione a “pinza” che stimola sia il lato plantare sia quello dorsale.
A questa pratica è possibile far seguire la stimolazione dei linfonodi ascellari, un percorso a semicerchio che parte dalla zona laterale plantare e arriva tra il quarto e il quinto dito di entrambi i piedi.
La circolazione linfatica inferiore coinvolge i cingoli linfatici compresi tra malleolo interno e malleolo esterno attorno al collo del piede e lungo il tratto della caviglia. Spesso queste zone sono dolorose al tatto, poiché generalmente sono aree di ristagno.
Infine, è bene trattare il dotto toracico che si trova lungo l’arcata plantare in zona riflessa parallela a quella della colonna vertebrale e parte da sotto l’alluce fino all’area della vescica. Si può percorrere il passaggio in entrambi i versi, dall’alto verso il basso e dalla vescica verso l’alluce. In questa pratica si va a stimolare il sistema urinario, fondamentale per l’eliminazione di edemi e stasi linfatica.
Avvertenze
La riflessologia plantare può essere tranquillamente praticata in tutti quei casi in cui non sono presenti problematiche e sofferenze a carico del feto. In caso contrario si deve procedere con molta attenzione e con indicazioni del ginecologo.
È importante fare attenzione anche nei primi tre mesi di gravidanza, periodo molto delicato, durante il quale è consigliabile non stimolare le zone repere del sistema endocrino e dell’apparato genitale.