Funghetti allucinogeni, cosa sono?
I funghetti allucinogeni crescono in tutto il mondo e in alcune culture venivano utilizzati per riti sciamanici. Non sono letali ma sono banditi per legge in quanto considerati droga. La loro assunzione modifica le percezioni sensoriali e lo stato di coscienza.
Il fungo di per sé richiama immagini della fantasia fanciullesca, di un mondo magico del sottobosco, fatto di elfi, casette, sogni, incantesimi, e se ci spostiamo poco più in là in una dimensione pseudo onirica scopriamo dell’esistenza di funghetti che possono modificare la nostra percezione della realtà, dei veri e propri fautori di allucinazioni!!!
Esistono anche qui in Europa circa 38 specie di funghi psicoattivi e in Italia ben 19 tipi.
Esistono 2 tipi di funghi allucinogeni:
> La grossa Amanita muscaria, con il cappello rosso macchiato di punti bianchi, il classico fungo delle fiabe per intenderci, e la specie “sorella” Amanita pantherina.
> Esistono poi i funghetti che producono la psilocibina e la psilocina, responsabili degli effetti psichedelici, con modificazione delle percezioni di coscienza. Queste sostanza amplificano le percezioni dei 5 sensi, e stimolano la corteccia prefrontale legata all’immaginazione e al pensiero astratto.
I funghi di cui trattiamo sono di piccole dimensioni, dal colore marroncino, facilmente confondibili con altre specie non commestibili. In tutto il modo esistono più di 200 specie di funghetti allucinogeni e in Italia i generi rinvenuti sono Psilocybe, Pluteus e Panaeolus.
Funghetti allucinogeni nelle culture antiche
Culture religiose più o meno lontane da noi nello spazio e nel tempo hanno testimoniato la conoscenza di questi funghi psichedelici, utilizzati per riti propiziatori, per meditazioni e per forme di idolatria di massa.
Presso gli Aztechi venivano considerati la “carne degli dei” e se ne faceva uso durante i riti magici.
Anche nella cultura cristiana vi sono tracce in alcuni affreschi di raffigurazioni dell’Amanita Muscaria e il suo ovulo per celebrare la fertilità. C’è chi si spinge più in là nelle interpretazioni delle sacre scritture e accenna alla possibilità che il frutto proibito dell’Eden non fosse la mela ma un fungo di queste specie.
Effetti dei funghi allucinogeni
L’assunzione di una dose psicoattiva di psilocibina, intorno ai 200 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo, può portare alcuni effetti sia a livello psichico sia a livello fisico:
> Cambiamento di umore;
> Modificazione dei processi di ragionamento;
> Isolamento dal mondo reale;
> Visioni;
> Aumento del ritmo cardiaco;
> Difficoltà di equilibrio.
Gli effetti indotti dall’assunzione di funghi allucinogeni potrebbero creare alterazioni che perdurano nel tempo.
Gli psichedelici non inducono dipendenza, anzi, vengono attualmente impiegati, inclusa la psilocibina, per aiutare a interrompere le dipendenze dalle altre droghe quali eroina, cocaina e alcol.
La psilocibina in alcune cliniche europee e statunitensi è attualmente sperimentata come antidepressivo, per il trattamento delle sindromi compulsivo-ossessive e in certe forme di emicranie, così come nell'approccio psicologico alla morte nei malati terminali.
Quindi attenzione ad improvvisarsi ricercatori di funghi per boschi, lasciamolo fare a chi è esperto onde evitare selezioni sbagliate.
Un sentito ringraziamento al Dott. Giorgio Samorini, esperto in studi nel campo fenomenologico delle droghe psicoattive per la supervisione dei contenuti di questo articolo.