Antinfiammatori omeopatici: sai quali sono? E come usarli?
Esistono rimedi omeopatici per curare l'infiammazione, con effetti efficaci e scarse controindicazioni. Vediamo quali sono e come utilizzarli
L'infiammazione è la normale risposta del corpo umano a una possibile "invasione", di agenti batterici o virali estranei o addirittura di cellule del corpo stesso (si parla di "risposta autoimmune").
L'organismo mette in atto una vera e propria difesa armata, aumentando il flusso sanguigno, di liquidi e di globuli bianchi sulla zona interessata, in modo da neutralizzare l'invasione. Come una vera guerra, si! Di conseguenza, molto spesso i sintomi dell'infiammazione sono dolorosi e fastidiosi.
Posto che bisogna sempre indagare e curare le cause dell'infiammazione, esistono farmaci (FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei) in grado di alleviarne i sintomi e il dolore, ma con possibili effetti collaterali anche dannosi (i farmaci possono avere effetti pericolosi sullo stomaco e sul sistema immunitario, per esempio, si pensi alla sgradevole storia dell'Aulin).
Esistono rimedi naturali altrettanto efficaci ma privi di questi effetti collaterali: gli antinfiammatori omeopatici sono molto utili, considerando che un rimedio omeopatico per un problema "costituzionale" (che ci ricapita sempre, per intenderci) può ridurre il numero di attacchi e migliorare la salute in generale.
Bisogna sempre affidarsi a un omeopata esperto per conoscere il rimedio adatto al nostro disturbo, le dosi e la posologia adeguata. Per conoscerli meglio, intanto ne parliamo qua.
Antinfiammatori omeopatici: quali sono?
Il rimedio omeopatico principe per le infiammazioni è Arnica, utilizzato anche in forma di gel per applicazioni locali. Ottimo per traumi muscolari ed ematomi.
Rhus tox è eccellente per lesioni dolorose che causano rigidità - come se le articolazioni diventassero una porta arrugginita - nelle quali il dolore è massimo appena ci si inizia a muovere ma migliora se si continua il movimento. Il dolore ricompare alla fine del movimento, spesso la sera, e impedisce il riposo.
Ruta è utilizzato in situazioni simili a quelle di Rhus tox, ma anche dopo che il gonfiore e calore iniziale sono scomparsi. È la risorsa primaria per tensioni persistenti e ripetitive, come il gomito del tennista.
Bryonia è usato nei casi in cui si hanno fitte acute e anche il minimo cambiamento nel movimento provoca dolore.
Ledum aiuta a trattare le situazioni, spesso conseguenti a un trauma, con gonfiore che diventa un ematoma, screziato di porpora e si sente freddo e intorpidimento. Nonostante la sensazione percepita sia di freddo, solo il ghiaccio può essere applicato alla lesione, in quanto il calore aggrava il dolore.
Scopri quali sono e come utilizzare i rimedi omeopatici
Antinfiammatori omeopatici: come usarli?
Si tratta di rimedi efficaci, che però vanno prescritti in modo personalizzato da un omeopata professionista che saprà trovare quello veramente adatto a voi e vi indicherà la corretta posologia per risolvere il vostro problema. Anche, e soprattutto nel caso si tratti di un problema cronico, che vi “perseguita” da tempo.
In linea generale si utilizzano diluizioni alla 5CH oppure 9CH, in forma di granuli, da sciogliere sotto la lingua, tre granuli per tre volte al giorno o più, fino alla scomparsa dei sintomi.
Per Arnica invece si possono utilizzare anche diluizioni differenti: basse (fino alla 30CH) per dolori di lieve entità e più alte (fino alla 200CH e oltre) nei casi in cui sia coinvolta una ampia area del corpo, oppure se il dolore è causato da un trauma precedente.
Si consiglia di assumere i granuli lontano dai pasti, dal caffè e dalle sigarette, in modo che la mucosa della bocca sia "pulita" e possa assorbire al meglio il rimedio.