Bryonia, tutto sul rimedio omeopatico
Bryonia è un rimedio omeopatico che si ricava da una pianta tossica ed è utile contro la bronchite, le vertigini e il mal di testa. Scopriamola meglio.
4. A chi è consigliata la Bryonia
Bryonia, il cui nome scientifico è Bryonia alba, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa dei cocomeri e delle zucche.
Il rimedio omeopatico Bryonia si ottiene dalla tintura madre delle radici fresche ella pianta, raccolte prima della fioritura, diluita e dinamizzata. È nota anche con il nome comune di vite bianca, zucca marina o rapa del diavolo. In Italia è molto comune e vive in quasi tutte le regioni. La radice è carnosa e a forma di rapa, ha fusti rampicanti con lunghi viticci a spirale e foglie simili a quelle della vite o dell’edera.
L’intera pianta è velenosa, in particolare le radici e le bacche. L’ingestione accidentale, anche di poche bacche, può causare irritazioni gastro-intestinali molto serie, con vomito e diarrea; oggi non è più utilizzata né nella medicina tradizionale né in fitoterapia ma solo in omeopatia.
Quando si usa Bryonia
Bryonia ha un’azione che viene espletata principalmente sul sistema nervoso centrale, sulla pelle, sulle membrane. È essenzialmente un rimedio del dolore ed è indicato soprattutto quando i sintomi sono dovuti a malattie causate da microrganismi patogeni o a stati tossici o a stati collerici.
È usato nelle malattie dell’apparato respiratorio, dell’apparato digerente, nei casi di influenza, nel reumatismo muscolare ed articolare.
Il rimedio omeopatico Bryonia si usa in questi principali casi:
- mal di testa o cefalea che può sopraggiungere dopo un’arrabbiatura oppure anche dopo aver compiuto un lavoro con le braccia. Il mal di testa migliora con una forte pressione e con il fresco e peggiora con il movimento. La cefalea è spesso concomitante con stipsi ed altri disturbi digestivi, con vertigini, con febbre.
- nevralgie, nevralgia del trigemino, cervico-brachiale con rigidità dei muscoli della nuca e del collo, sciatica
- vertigini che si presentano soprattutto al mattino alzandosi
- infiammazione degli occhi e delle palpebre, gonfiore, rossore e dolore, che peggiorano con il calore, con un leggero contatto e con il movimento, soprattutto nei soggetti che soffrono di reumatismi, gotta e malattie dell’apparato respiratorio
- bocca, labbra, lingua e gola secche e aride. Lingua ricoperta da una spessa patina bianca, gusto amaro e sete intensa, afte,alitosi, faringite
- difficoltà digestive con sensazione di peso sullo stomaco, singhiozzo, eruttazioni frequenti, nausea, vomito, stipsi o diarrea
- disturbi all’apparato urinario, gotta, cistite
- disturbi all’apparato genitale, fitte nei testicoli, cisti ovariche, seno dolente, amenorrea o dismenorrea
-
problemi all’apparato respiratorio, afonia, asma, tosse, bronchite, fitte al torace
- dolori articolari, artrite, reumatismi, artrosi
- pelle secca, forfora, prurito
- febbre e influenza
Dosi e somministrazione
In tutti i casi diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni ora, allungando i tempi di somministrazione ai primi miglioramenti.
A chi è consigliato Bryonia
Il tipo Bryonia si ammala quando si espone a sbalzi di temperatura, oppure quando beve bevande eccessivamente fredde o ghiacciate per rinfrescarsi. Le altre caratteristiche sono il rossore, la secchezza delle labbra e delle mucose, la sete di grandi quantità di acqua, l’aspetto dell’ubriacone.
Le feci sono sempre dure, secche e difficili da espellere. Per paradosso si possono avere episodi di diarrea. La cefalea precede o accompagna il raffreddore, la tosse, l’artrite, la stipsi. I sintomi migliorano con una forte pressione, con un’abbondante sudorazione, con il freddo e le bevande fredde, con il riposo.
I sintomi peggiorano con il calore, al risveglio, dopo i pasti, con la tosse, con un leggero contatto e con il movimento. Il tipo Bryonia generalmente è di colorito bruno, ha umore cattivo, è facilmente irritabile, è collerico.
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