Belladonna contro le infiammazioni
Ti infiammi facilmente, sia caratterialmente sia fisicamente? Soffri il freddo e basta un minimo cambiamento per provocarti? Potresti essere una Belladonna!
Belladonna: le caratteristiche
Belladonna non è un veleno? Eh già proprio così: l’intera pianta è velenosa, soprattutto attenzione alle bacche, possono essere mortali.
Quindi se nelle nostre passeggiate in montagna ci imbattiamo in una pianticella dal fusto eretto che può arrivare a un metro e mezzo di altezza con fiorellini violacei a forma di calice o con bacche simili ai mirtilli, nell’incertezza non assaggiamo nulla, potremmo rimanerci “secchi”!
I componenti pericolosi che hanno un’attività sul sistema nervoso centrale sono 3 alcaloidi:
1. l’atropina che agisce sul sistema parasimpatico con effetti sedativi, dilata le pupille e può essere mortale,
2. la iosciamina;
3. la scopolamina dalle proprietà antispasmodiche.
Niente paura, il rimedio omeopatico si ottiene da diluizione e dinamizzazione della tintura della Belladonna e al momento dell’assunzione al nostro organismo arriva solo il messaggio di riequilibrio dello scompenso.
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Belladonna: Il Rimedio Omeopatico
Belladonna è un rimedio omeopatico ad ampio spettro che viene utilizzato per riequilibrare alterazioni causate da molti tipi di patologie. Viene infatti annoverato tra i rimedi policresti per queste sue caratteristiche.
Nello specifico Belladonna è indicato in caso di sintomi dovuti a un’infiammazione, che si manifesta con rossore, calore e/o bruciore, o tumefazione, in modo improvviso. Spesso il dolore è pulsante, con febbre, anche alta da delirio.
L’aspetto caratterizzante è l’ipereccitabilità, l’intolleranza al male, a fonti di rumore e luce. È indicato in modo particolare a coloro i quali soffrono di infiammazioni che partono dalla testa o comunque dalle parti alte del corpo per poi riverberarsi verso il basso.
Sono dolori che si acutizzano con:
> il freddo;
> il rumore;
> fonti di fastidio che disturbano ulteriormente;
> anche stare sdraiati sembra esacerbare il disagio.
Belladonna può essere adottato in casi come:
> patologie dell’apparato respiratorio;
> raffreddore;
> influenza;
> mal di gola con infiammazione della parte e difficoltà di deglutizione;
> tosse secca;
> otite;
> congiuntivite;
> malattie esantematiche con rush cutanei importanti;
> eritema solare;
> geloni;
> eczema;
> ascessi.
Inoltre Belladonna agisce per ristabilire i giusti equilibri in caso di disturbi come:
> cefalee;
> nevralgie;
> insonnia;
> depressione;
> convulsioni;
> gastrite;
> colite.
Il dosaggio viene stabilito dal medico e potrebbe inserire anche un rimedio sinergico per rafforzare il messaggio di similarità della cura.
La tipologia Belladonna
Similia similibus curantur è il mantra dell’omeopatia, quindi vediamo come si presenta il soggetto Belladonna.
Generalmente è una persona gradevole, che in condizioni di equilibrio sta bene in compagnia degli altri, ma è facilmente scompensabile da elementi di disturbo, scatta rapidamente, si infiamma emotivamente, tendenzialmente nervosa se sottoposta a sollecitazioni.
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