Le piante dell'Ariete
Ardono, bruciano, pungono le piante dell’Ariete, primo segno dello zodiaco, domicilio del pianeta Marte dal forte spirito pioniere e combattivo. Queste erbe sono da sempre apprezzate per la loro azione antinfiammatoria e benefica per il sangue e rinforzante del sistema immunitario
Le piante dell’Ariete sono caratterizzate dal Fuoco, elemento associato a Marte, il pianeta rosso, che presiede a questo segno zodiacale. Secondo gli Antichi, quattro elementi costituivano tutte le cose esistenti in natura: aria, acqua, terra, e fuoco. In particolare per la medicina di quel periodo, il fuoco corrispondeva all’umore della bile gialla, che se in eccesso, produceva il temperamento collerico.
Tra i sapori legati all'elemento di marte si potevano ritrovare quelli amari o piccanti, mentre tra le erbe e piante officinali c’erano tutte quelle irritanti per eccedenza di calore; spinose o urticanti per la pelle; e quelle che fanno lacrimare nel mangiarle come la cipolla, il rafano o la senape.
Curare le malattie, tenendo conto delle corrispondenze tra le piante e i pianeti, faceva parte di un sistema medico che operava utilizzando la Teoria delle Segnature, per cui ogni specie vegetale riportava nella forma, nel colore o nel sapore un’impronta, o un “segno”, del suo legame con un organo corporeo e con un pianeta.
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Il segno dell’Ariete e il pianeta Marte
Il Sole, attraverso il suo ciclico attraversare i 12 segni zodiacali, ha sempre ispirato miti e racconti simbolici che narrano le caratteristiche proprie di ciascun segno astrologico (o fase solare) in analogia con quello che accade in quel periodo nella Natura. Nel caso dell’Ariete, il momento in cui il sole si trova in questo segno, corrisponde all’inizio della primavera, quando possiamo osservare lo spuntare dei primi germogli e fare esperienza della forza dirompente della vita, che si risveglia dopo il letargo invernale.
Pertanto, quella dell’Ariete è un’energia potente allo stato grezzo, che necessita di essere canalizzata e disciplinata, per produrre risultati concreti. Concentrare e dirigere l’energia non è cosa facile per questo segno zodiacale, che spesso può essere dispersivo e disorganizzato. L’ariete è facile ai grandi entusiasmi, ma anche a profondi scoraggiamenti, se non trova una motivazione o un obiettivo per cui lottare. Ha spesso un grande problema con l’autorità: non ama le imposizioni e le regole. Tuttavia senza limiti, soprattutto interni, e la disciplina, l’Ariete rischia di disperdersi e di non costruire nulla.
Queste caratteristiche sono conferite al segno da Marte, considerato principio maschile forte, amante della guerra, audace, impulsivo, dinamico. Pianeta di fuoco e ferro, sostiene l'energia finalizzata, lo sforzo e la volontà. Suoi attributi sono attività, aggressività e sensualità forte. Nel corpo umano regge il sistema immunitario, ed è associato all'energia muscolare, alla sessualità maschile, al sangue.
Nell’uomo zodiacale, teoria utilizzata dall’Astrologia Medica e fondata sulla credenza che ogni segno zodiacale presieda su parti anatomiche ben precise, all’Ariete corrisponde la testa (occhi, naso interno, orecchio interno, mascella superiore; mentre le patologie più frequenti possono essere nevralgie, vertigini, anemia, febbre, infiammazioni.
Le piante dell’Ariete
Le piante dell’Ariete sono ricche del Fuoco Marziale: alcune bruciano come il rafano e la senape, altre sono stimolanti, toniche e afrodisiache come lo zenzero, altre possiedono spine come il biancospino o sono irritanti come la cipolla, il peperoncino, l’aglio o l’ortica. Vediamole più da vicino:
- La senape: in passato i semi venivano mischiati al miele e assunti per sedare la tosse, oppure si preparava un cataplasma aggiungendoli a farina e acqua, da applicare sul petto o sulla schiena, finché la persona non avvertiva una sensazione di bruciore (effetto rubefacente). I cataplasmi di sola farina di semi di senape sono efficaci per i dolori reumatici e nevralgie; mentre i decotti sono indicati per riattivare la circolazione, ottimi per i pediluvi per i piedi freddi.
- Il rafano: tra le proprietà principali che, soprattutto nei secoli addietro, ne facevano una pianta preziosa, vi è la presenza di vitamina c: oggi assunta semplicemente per contrastare raffreddori e influenze stagionali o rafforzare il sistema immunitario, costituiva nei secoli passati una importante risorsa contro lo scorbuto, pericolosa malattia causata proprio dalla carenza di vitamina C. Oggi il rafano ha perso questa sua primaria funzione, ma resta comunque un'efficace fonte di vitamine e un utile antibiotico naturale. Ecco come cucinarlo.
- Lo zenzero: è ancora oggi usato come antinfiammatorio e digestivo ed è tra i più efficaci rimedi antinausea e antivertigine. Le sue proprietà antiemetiche sembrano risiedere in effetti locali sulle pareti dello stomaco e dell'intestino, per questo è utilizzato anche come protettivo della mucosa gastrica.
- Il biancospino: i fiori e le foglie hanno proprietà rilassanti e ipotensive; le bacche rafforzano il cuore e migliorano la circolazione sanguigna: provocando una dilatazione dei vasi sanguigni del muscolo cardiaco, aumentano il flusso sanguigno verso di esso e diminuiscono così la pressione arteriosa.
- L’ortica: Le foglie contengono clorofilla in abbondanza, il colorante verde del mondo vegetale (la cui composizione chimica è molto simile a quella dell'emoglobina che tinge di rosso il nostro sangue) che conferisce alla pianta una spiccata proprietà antianemica. Si usa nell’anemia causate da mancanza di ferro o da perdite di sangue, perché Il ferro e l’acido folico, in essa contenuti, stimolano la produzione dei globuli rossi. La pianta possiede anche proprietà vasocostrittrice (contrae i vasi sanguigni) ed emostatica (ferma le emorragie), quindi è impiegata specialmente nei casi di emorragie nasali e uterine. E' utilissima inoltre per le donne che soffrono di mestruazioni abbondanti. L'ortica è consigliata anche in caso di convalescenza, denutrizione e di stress, perché le foglie sono ricchissime di sali minerali, specialmente, di fosforo, magnesio, calcio, silicio, manganese e potassio; e di vitamine A, C e K, che la rendono remineralizzante, ricostituente e tonificante.
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Immagine | opencage.it