Rafano: proprietà, uso, valori nutrizionali

La radice di rafano ha un sapore pungente e viene utilizzata soprattutto per realizzare salse e insaporire piatti di carne o pesce. È ricca di proprietà e benefici, vediamoli insieme!

rafano

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Il rafano (Armoracia rusticana), detto anche barbaforte o cren, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Crocifere. È originaria dell’Europa dell’Est e cresce in ambienti umidi e freschi, per questo, in Italia si può trovare anche allo stato selvatico, soprattutto nei pressi dei corsi d’acqua.

In cucina ne viene utilizzata la radice, dal sapore pungente e dalle ottime proprietà, tra cui antibatteriche e antitumorali. Scopriamo quali sono gli altri benefici e come utilizzarlo!

 

 

Proprietà del rafano

La radice di rafano è ricca di nutrienti e proprietà benefiche per la salute. Eccone alcune:

  • Antitumorale: alcune molecole speciali (glucosinolati e isotiocianati), inibiscono la crescita di cellule tumorali e ne favoriscono la morte.
  • Antiossidante: ricco di molecole antiossidanti, tra cui la sinigrina, contrasta l’attività dei radicali liberi, riducendo il rischio di malattie croniche come cancro, diabete 2 e malattie cardiovascolari.
  • Antibatterico: l'isotiocianato di allile, un liquido oleoso contenuto nel rafano e responsabile del suo sapore pungente, contrasta la crescita di numerosi batteri, sebbene il meccanismo di azione non sia ancora ben conosciuto.
  • Digestivo: favorisce i processi digestivi, stimolando il rilascio della bile dalla colecisti.
  • Depurativo: favorisce la diuresi, migliorando l’eliminazione delle tossine e la ritenzione idrica.
  • Allevia raffreddori e problemi respiratori.

 

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Calorie e valori nutrizionali del rafano

100 g di rafano apportano:

  • 48 kcal
  • Proteine 1,2 g
  • Grassi 0,7 g
  • Carboidrati 11,3 g
  • Zuccheri 8 g

Inoltre, il rafano contiene discrete quantità di calcio, potassio, folati e vitamina c.

 

Controindicazioni

Non vi sono particolari controindicazioni nell’uso di rafano, tuttavia, avendo un sapore pungente, un eccessivo consumo potrebbe irritare la bocca, il naso o lo stomaco.

Dovrebbe, quindi, essere consumato con particolare attenzione in caso di gastrite, esofagite, malattie infiammatorie o disturbi gastrointestinali.

 

Come si usa la radice del rafano

Dal sapore piccante, la radice di rafano viene utilizzata principalmente per insaporire le pietanze.

Grattuggiandola e unendola ad aceto, zucchero e sale si ottiene una salsa di rafano, anche conosciuta come salsa cren, utile per accompagnare piatti di carne o pesce.

Può essere utilizzato grattuggiato nelle marinature per carne e pesce o nel condimento di verdure in pinzimonio.

Viene utilizzato per preparare la salsa wasabi, tradizionale salsa verde che accompagna i piatti giapponesi, dal sapore forte e deciso.
 

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Bibliografia e fonti

Horseradish, Antioxidant Properties of Spices, Herbs and Other Sources

The Epigenetic Impact of Cruciferous Vegetables on Cancer Prevention, Current Pharmacology Reports

Extract from Armoracia rusticana and its flavonoid components protect human lymphocytes against oxidative damage induced by hydrogen peroxide, Molecules

Isothiocyanates: An Overview of Their Antimicrobial Activity against Human Infections, Molecules

Wirksamkeit und Verträglichkeit eines pflanzlichen Arzneimittels mit Kapuzinerkressenkraut und Meerrettich bei akuter Sinusitis, akuter Bronchitis und akuter Blasenentzündung im Vergleich zu anderen Therapien unter den Bedingungen der täglichen Praxis, Drug Research

FoodData Central – USDA

1,000 Foods to Eat Before You Die: A Food Lover's Life List, Mimi Sheraton