Rafano: proprietà, uso, valori nutrizionali
La radice di rafano ha un sapore pungente e viene utilizzata soprattutto per realizzare salse e insaporire piatti di carne o pesce. È ricca di proprietà e benefici, vediamoli insieme!
Credit foto
©katerynabibro -123rf
Il rafano (Armoracia rusticana), detto anche barbaforte o cren, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Crocifere. È originaria dell’Europa dell’Est e cresce in ambienti umidi e freschi, per questo, in Italia si può trovare anche allo stato selvatico, soprattutto nei pressi dei corsi d’acqua.
In cucina ne viene utilizzata la radice, dal sapore pungente e dalle ottime proprietà, tra cui antibatteriche e antitumorali. Scopriamo quali sono gli altri benefici e come utilizzarlo!
- Proprietà del rafano
- Calorie e valori nutrizionali
- Controindicazioni del rafano
- Come si usa la radice di rafano
Proprietà del rafano
La radice di rafano è ricca di nutrienti e proprietà benefiche per la salute. Eccone alcune:
- Antitumorale: alcune molecole speciali (glucosinolati e isotiocianati), inibiscono la crescita di cellule tumorali e ne favoriscono la morte.
- Antiossidante: ricco di molecole antiossidanti, tra cui la sinigrina, contrasta l’attività dei radicali liberi, riducendo il rischio di malattie croniche come cancro, diabete 2 e malattie cardiovascolari.
- Antibatterico: l'isotiocianato di allile, un liquido oleoso contenuto nel rafano e responsabile del suo sapore pungente, contrasta la crescita di numerosi batteri, sebbene il meccanismo di azione non sia ancora ben conosciuto.
- Digestivo: favorisce i processi digestivi, stimolando il rilascio della bile dalla colecisti.
- Depurativo: favorisce la diuresi, migliorando l’eliminazione delle tossine e la ritenzione idrica.
- Allevia raffreddori e problemi respiratori.
Il rafano tra i rimedi naturali contro i problemi alla colicisti: scopri gli altri
Calorie e valori nutrizionali del rafano
100 g di rafano apportano:
- 48 kcal
- Proteine 1,2 g
- Grassi 0,7 g
- Carboidrati 11,3 g
- Zuccheri 8 g
Inoltre, il rafano contiene discrete quantità di calcio, potassio, folati e vitamina c.
Controindicazioni
Non vi sono particolari controindicazioni nell’uso di rafano, tuttavia, avendo un sapore pungente, un eccessivo consumo potrebbe irritare la bocca, il naso o lo stomaco.
Dovrebbe, quindi, essere consumato con particolare attenzione in caso di gastrite, esofagite, malattie infiammatorie o disturbi gastrointestinali.
Come si usa la radice del rafano
Dal sapore piccante, la radice di rafano viene utilizzata principalmente per insaporire le pietanze.
Grattuggiandola e unendola ad aceto, zucchero e sale si ottiene una salsa di rafano, anche conosciuta come salsa cren, utile per accompagnare piatti di carne o pesce.
Può essere utilizzato grattuggiato nelle marinature per carne e pesce o nel condimento di verdure in pinzimonio.
Viene utilizzato per preparare la salsa wasabi, tradizionale salsa verde che accompagna i piatti giapponesi, dal sapore forte e deciso.
LEGGI ANCHE
Il rafano tra gli ingredienti delle tisane sgonfianti
Altri articoli sul rafano
-
Il rafano tra i rimedi naturali contro le macchie della pelle
-
Rafano: coltivazione e usi della radice piccante
-
Rafano, come cucinarlo
Bibliografia e fonti
Horseradish, Antioxidant Properties of Spices, Herbs and Other Sources
The Epigenetic Impact of Cruciferous Vegetables on Cancer Prevention, Current Pharmacology Reports
Isothiocyanates: An Overview of Their Antimicrobial Activity against Human Infections, Molecules
1,000 Foods to Eat Before You Die: A Food Lover's Life List, Mimi Sheraton