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Le piante del segno della Vergine

Le piante del segno della Vergine sono soggette agli influssi di Mercurio, che governa tutti gli scambi con il mondo esterno: favoriscono la digestione, calmano il sistema neurovegetativo, aiutando i nativi a rilassare la mente e zittire i giudizi troppo severi, per lasciarsi andare più serenamente alle proprie emozioni

Le piante del segno della Vergine

Le piante del segno della Vergine sono attive sulla trasmissione nervosa e il transito intestinale svolgono azione digestiva, carminativa e antinfiammatoria sul sistema gastroenterico, altre sono calmanti del sistema nervoso, in quanto governate dal pianeta Mercurio, Signore del segno, simbolo di intelligenza e praticità

Per curare le malattie, infatti, anticamente si teneva conto delle corrispondenze tra le piante e i pianeti, e ci si avvaleva della Teoria delle Segnature, per il ricoscimento dei rimedi vegetali da associare a un organo, in virtù del fatto che ogni pianta riportava nella forma, nel colore o nel sapore un’impronta, o un “segno”, del suo legame con un organo corporeo e con un pianeta. Secondo questo sistema le erbe e piante officinali avrebbero avuto le qualità del pianeta che le governava e sarebbero servite a curare l'organo ad esse associato.

Sesto segno dello Zodiaco, mobile (perché quando nasce, la stagione si sta trasformando in quella successiva), e caratterizzato dall'elemento Terra, quello della Vergine corrisponde in natura con la conclusione del grande ciclo riproduttivo, iniziato in primavera con l'Ariete. La Terra fertile, ricca di umori, che abbiamo incontrato nel Toro, è ormai inaridita per dare nutrimento: dopo la grande fatica di nascere, vivere e riprodursi, tutto sembra ora sospeso, ripiegato su sé stesso, in attesa di qualcosa di nuovo ed imponderabile. 

Per questo, i nativi del segno sono caratterizzati dall’autocontrollo e la parsimonia. L’elemento terra li lega alla concretezza, all’oggi (qui ed ora), al quotidiano (in particolare al lavoro giornaliero), alla conservazione che si esprime con abilità manuale. La loro mente è particolarmente dotata di facoltà analitiche e critiche. Meticolosi, precisi, hanno il senso dell’ordine, del rispetto e dell’osservanza delle regole, ma anche la visione utilitaristica delle cose, nel servire e nell'essere serviti.

 

Il segno della Vergine e il pianeta Mercurio

La stagione del segno della Vergine è quella in cui la calura estiva e luce sono ormai in parabola discendente; agli ultimi tepori si alternano le prime brezze autunnali. Giorno dopo giorno si affievolisce anche la luce: questo è un periodo dei conti e riflessioni alla fine di una lunga stagione estiva. Il grano è stato mietuto e riposto nel granaio, il ciclo delle stagioni è terminato e la terra ha elargito tutte le sue ricchezze, è l'ora in cui si fa il bilancio delle provviste, e poiché si sta avvicinando l'inverno, il tempo è prezioso perché la luce sta man mano lasciando posto al buio.

Il simbolo grafico della fanciulla che tiene in mano la spiga di grano, ripropone il significato dei frutti della terra, la terra "vergine" dopo il raccolto. Nel ciclo evolutivo dell’uomo la Vergine rappresenta un principio di ordine, di ripartizione equilibrata delle energie, per produrre opere concrete. Come processo psichico si riferisce all’intelligenza che seleziona i dati e progetta le iniziative: l’uomo comincia a comprendere che deve fare i conti con un futuro che non conosce e che lo spaventa; egli si ingegna quindi a regolamentarlo, perché non gliene sfugga il controllo e non lo esponga al trovarsi solo, senza risorse, nel buio e nel gelo che avverte imminenti.

I nativi del segno desiderano trasformare e rallentare il tempo che scorre, facendo durare le cose il più a lungo possibile (da qui i metodi per conservare i cibi). Tutto quello che è elencazione, catalogazione, regolamento; la burocrazia, le cernite ed i censimenti rientra nelle attività e negli aspetti della Vergine. Questo segno si trova a proprio agio nella “norma”, intesa come regola, legge, abitudini scandite e organizzate: impieghi e orari fissi, che la rendono affidabile e sicura delle proprie capacità. La modestia e la pazienza sono le sue virtù, mentre la perdita di controllo la sua maggiore ansia, dovuta alla profonda paura che l’istinto possa fargli commettere passi falsi e pericolosi, dominati da caos e instabilità.

Pianeta del segno, abbiamo visto è Mercurio, che governa anche il Gemelli, ma il Mercurio della Vergine non è più l'intelletto vibrante famelico di conoscenza, veloce e agile che si esprime sotto forma di curiosità incontenibile e volubile. Nella Vergine diventa un Mercurio di Terra che ispira soprattutto grande concretezza, efficienza, laboriosità, scrupolosa attenzione ai dettagli, capacità di programmazione accurata, conoscenza mirata e fissa, analisi, metodo, precisione, finalizzati a rendere più sicuro il futuro. Amanti dell’ordine, a volte anche con qualche sfumatura un po’ maniacale, i nativi amano pianificare l’esistenza in modo da non lasciare spazio all’imprevisto e tenersi sui binari di una rassicurante routine. I cambiamenti, le novità, li destabilizzano e risvegliano le loro insicurezze, anche se di fronte a prospettive allettanti, perché spesso i nativi nutrono più o meno segreti complessi d’inferiorità. 

Il punto debole della personalità Vergine è la difficoltà di rilassare la mente e zittire i giudizi troppo severi, per lasciarsi invece andare più serenamente alle proprie emozioni. La natura riservata e introversa del segno genera un pudore sui propri sentimenti che a volte non permette l’espressione più genuina degli impulsi del cuore, così da suscitare una sensazione di freddezza in chi li avvicina. Lo spirito critico e la sensibilità nervosa li rendono refrattari alla passione e rende più difficile liberarsi di certe inibizioni che ostacolano i loro slanci affettivi. 

I nati sotto il segno della vergine portano con sé una grande inclinazione all'altruismo, ad una forte coscienza di sé, una capacità di responsabilizzazione notevole ed una precisione sopraffina, che li porta spesso a trovare grandi occasioni per dare prova delle proprie capacità, che spesso finiscono per sovraccaricare le loro giornate. Del resto, gli individui nati in questo periodo si differenziano per notevoli capacità intellettive, certamente non comuni, accompagnate anche da un buono spirito di osservazione, che li rende inclini al giudizio, spesso profondo e mordace, anche soprattutto per la capacità di apprezzare l'arte e l'estetica. Per questa ragione la Vergine dovrebbe imparare ad abbandonarsi con più elasticità alle diversità e a tutto ciò che non è convenzionale, perché esso potrebbe giovare al suo miglioramento interiore e pratico, smussando la sua rigidità e la sua disciplina a tratti troppo severa.

Nell'Uomo Zodiacale, teoria utilizzata dall’Astrologia Medica e fondata sulla credenza che ogni segno presieda su parti anatomiche ben precise, il segno della Vergine governa l'intestino, l'addome e i processi della digestione. Ogni indebita eccitazione o turbamento nervoso causerebbe disturbi digestivi e conseguente malassorbimento delle sostanze nutritive e dei sali minerali; disturbi epatici, intestinali, intossicazioni, intestino irritabile

 

Le piante del segno della Vergine

Le piante della Vergine sono quelle influenzate da Mercurio, pianeta che in questo segno governa tutto ciò che è scambio, trasmissione nervosa e il transito intestinale.

Troviamo tutte le ombrellifere caratterizza da proprietà aromatiche, digestive come il finocchio, l'angelica e quelle ad azione rilassante sul sistema nervoso e antispasmodiche sull'apparato gastrointestinale.

  • Liquirizia: possiede proprietà digestive e antinfiammatorie e protettiva per le mucose; è usata perciò, contro gastrite e bruciori di stomaco, previene e cura le ulcere gastriche e duodenali, causate da farmaci e alcool, e le ulcerazioni da chemioterapici. I principi attivi della liquirizia sono principalmente composti triterpenici e loro derivati, specialmente glicirrizina (sostanza cinquanta volte più dolce del saccarosio), flavonoidi (liquiritina), fitosteroli, saponine, mannite, amidi e vitamine. Il principio attivo più importante è rappresentato dalla glicirrizina, concentrata principalmente nelle parti legnose della pianta e nelle radici. La liquirizia è anche leggermente lassativa, grazie alla presenza di mannite, principio attivo della manna. La mannite (mannitolo) è uno zucchero naturale che agisce contro la stipsi, attirando acqua nel colon e facilitandone lo svuotamento. Per questa ragione il decotto è molto efficace in caso di stitichezza e nei disturbi legati alla sindrome dell’intestino irritabile.
  • Valeriana: aiuta il sistema nervoso in generale e l'apparato grastrointestinale. Il meccanosmo d'azione è dovuto alla presenza degli esteri degli acidi valerianici e agli iridoidi. Grazie a questi principi attivi, la valeriana possiede proprietà sedative, rilassanti e ipnoinducenti, cioè favorenti il sonno. Riducendo il tempo necessario per addormentarsi e migliorandone la qualità, la valeriana è indicata in caso d'insonnia e ansia, ipereccitabilià gastrite. Inoltre alcuni dei terpeni e dei flavonoidi possano fare da agonisti con i recettori dell'adenosina ed essere in parte responsabili dell'azione spasmolitica sulla muscolatura liscia, utile in caso di crampi e sindrome dell’intestino irritabile.
  • Finocchio: questa pianta facilita tutti gli scambi del corpo con il mondo esterno. A livello intestinale si concretizza maggiormente la sua spiccata tendenza a velocizzare transiti e assorbimenti dovuta alla predominanza di mercurio. Lo storico romano Plinio il vecchio amava esaltarne le virtù e ci riporta che i serpenti si cibavano solo di finocchio al momento della muta della pelle, recuperando l'acuità visiva grazie al dolce succo dei semi di questa pianta.  In verità, ai giorni nostri, tale proprietà è stata smentita a favore di una reinterpretazione che lo vuole capace di stimolare la nostra lungimiranza e chiara visione del futuro. Il suo impiego riduce lo stress e regolarizza tutto il sistema neurovegetativo. La sua azione è essenzialmente protettiva nei confronti dell’aggressività derivata dalle frustrazioni di chi ci circonda. Il finocchio favorisce l'apertura verso il prossimo con amore e gioia entrando in empatia armoniosa con tutti.

 

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