Yin yoga cos'è
Quando la lentezza, la costanza, la meditazione portano al benessere psico-fisico e ad un livello di consapevolezza del presente, l'organismo si rigenera.
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- Yin Yoga la Pratica del Rilassamento Profondo
- Origini e Filosofia dello Yin Yoga
- Differenze tra Yin Yoga e altre forme di Yoga
- Principi Fondamentali dello Yin Yoga: Tempo, Tensione e Rilascio
- Benefici Fisici dello Yin Yoga
- Benefici Mentali e Emotivi dello Yin Yoga
Yin Yoga la Pratica del Rilassamento Profondo
Lo Yin Yoga è uno stile che è stato individuato e “protocollato” da Paul Grilley negli Stati Uniti verso la fine degli anni’80. Il suo manuale “Yin Yoga Outline of a Quiet Practice” ne definisce le linee guida e la filosofia che sottende questa declinazione della pratica yoga.
La caratteristica che contraddistingue lo Yin Yoga è il ritmo lento e fluido, per esercitare una maggiore stimolazione profonda sia sulla mente sia sul corpo, in un totale interscambio e modulazione, attraverso il tessuto connettivo, struttura che anche simbolicamente connette il mondo esterno con quello interno, sia in senso fisico sia psichico.
Lo scopo è quello di promuovere il libero fluire dell’energia, quella che nella tradizione indiana viene definita Prana, in quella giapponese Qi, per armonizzare tutti i Chakra, per liberare e regolare i meridiani e i relativi organi e visceri, alla ricerca della calma degli Shen, del grande spirito che alberga nell’uomo.
Lo Yin Yoga tecnicamente è la ricerca della quiete nelle asana dell'Hatha Yoga: posizioni ricercate con lentezza, mantenute per tempi prolungati, tra 3 e 5 minuti, in una sequenza passiva e statica, con una respirazione profonda e consapevole. Lo scopo della pratica è rilassare i muscoli e stimolare i tessuti connettivi imprimendo una tensione fisiologica per un certo lasso di tempo: il tessuto così si allunga, si rafforza e si elasticizza, a beneficio della flessibilità e del movimento di tutto il corpo.
Origini e Filosofia dello Yin Yoga
Lo Yin Yoga prende spunto dal dualismo taoista di yin e yang, origine ed equilibrio della natura e dell’intero universo. In sintesi per capire velocemente, anche se un po’ in modo superficiale, tutto ciò che è mobile, caldo, flessibile, morbido, espansivo, solare ed attivo è di natura Yang, mentre tutto ciò che è quieto, freddo, rigido, duro, scuro, profondo, lunare e passivo è di natura Yin.
In questa chiave di lettura lo Yin Yoga è incentrato su di sè, sull’auto-osservazione, l’ascolto, la calma, la stabilità, l’introversione, la concentrazione.
La postura che si assume segue il proprio allineamento fisiologico, si eliminano tutte le distrazioni e si porta l’attenzione in modo particolare sul “qui ed ora”, come recita la Mindfulness, ci si concentra su un’intenzione e si resta in ascolto del movimento nel non-movimento, della percezione delle sensazioni del corpo delle emozioni che emergono, e soprattutto dell’ascolto del proprio respiro, che si modifica e che modifica il corpo e le sue tensioni e libera la mente.
Differenze tra Yin Yoga e altre forme di Yoga
Come già illustrato si tratta di una pratica semplice che segue un ritmo lento, per andare ad agire sul tessuto connettivo profondo. Questa stasi migliora la capacità di movimento delle articolazioni, e stimola il flusso energetico dei meridiani e degli organi, calma le emozioni e introduce alla meditazione. In Giappone questo tipo di pratica viene definita Za-Zen e si contrappone al Do-Zen molto più attivo.
A differenza degli stili Yoga che possiamo quindi chiamare Yang come l’Iyengar Yoga e l’Ashtanga, che prevedono pratiche dinamiche e possono sembrare maggiormente focalizzati sulla stimolazione muscolare, sul calore interno, sull’allungamento e la contrazione muscolare, lo Yin Yoga si concentra sui tessuti connettivi, quelli più profondi e rigidi come le fasce, i legamenti, i tendini, le articolazioni fino ad arrivare alle ossa.
Principi Fondamentali dello Yin Yoga: Tempo, Tensione e Rilascio
Il paradigma che caratterizza lo Yin Yoga sfrutta le dimensione del tempo, della tensione e del rilassamento, ascoltando poi la differenza.
Nella pratica dello Yin Yoga quindi è possibile individuare tre passaggi fondamentali da attivare per effettuare in maniera corretta ogni asana:
- Assumere la posizione in modo graduale: non è contemplato lo sforzo fisico, ma il corpo deve assecondare i propri limiti, prodigarsi per arrivare alla posizione da assumere, ma con una distensione spontanea, accompagnata da una respirazione lenta che ritma l’allungamento muscolare, fino a giungere ad un assetto corretto.
- Restare immobili: conquistata la posizione in maniera armoniosa e naturale, dove la giusta misura della tensione muscolare si accompagna al rilassamento respiratorio è richiesta l’inamovibilità per consentire al corpo di adattarsi e riuscire progressivamente ad aumentare l’allungamento della posizione una volta che la memoria muscolare sarà consolidata.
- Mantenere l’asana per il giusto tempo: ogni posizione dovrebbe essere mantenuta tra i 3 e i 5 minuti. Inizialmente per i principianti si pratica il mantenimento dell’asana per almeno 60 secondi.
Si tratta di uno stile praticabile da tutti coloro che sono alla ricerca di uno stato di calma interiore, che passa dall’elasticità fisica.
Benefici Fisici dello Yin Yoga
Lo Yin Yoga migliora la mobilità delle articolazione, previene lesioni e dolori, stimola il rilassamento miofasciale e incrementa la flessibilità di tutto il corpo.
I legamenti, i tendini, i tessuti e le ossa subiscono un processo di rigenerazione dall’interno, rafforzati dal libero flusso energetico grazie alle asana assunte e alla respirazione associata.
L’allungamento, l’alternanza di tensione e rilassamento della muscolatura nutrono e riossigenano ogni distretto corporeo, contrastando blocchi, stasi, ristagni energetici.
Lo Yin Yoga, può essere praticato a qualunque età. Può essere eseguito prima di coricarsi, durante i cambi di stagione, quando il fisico subisce stress da energie perturbanti, nei periodi particolarmente stressanti.
Benefici Mentali e Emotivi dello Yin Yoga
Lo Yin Yoga porta l’attenzione sul qui ed ora, il presente, si focalizza sull’osservazione del Sé e sull’ascolto del respiro. La concentrazione è destinata interamente all’esecuzione dell’asana, a come attivare la postura e all’attenzione alla percezione del corpo, il suo allungamento e allo stato mentale che ne deriva.
La meditazione si attiva quando il movimento entra in sintonia con il pensiero e con il respiro come se agissero all’unisono, senza influenze esterne di nessuna natura, senza giudizio.
Meditare è un’attività yin in quanto necessita di calma e le posizioni che si assumono richiedono flessibilità del tessuto connettivo. Il Kundalini Yoga e il Kriya Yoga per esempio attraverso varie pratiche yogiche portano a livelli meditativi molto alti e richiede molta esperienza