Sogni, svelano la malattia, rivelano la cura
Nel sogno la diagnosi? I sogni possono rivelare la malattia? La dimensione onirica può avere un collegamento reale con lo stato di salute di chi, dormendo, produce immagini mentali? Possibili risposte provengono tanto dalla filosofia classica quanto dalla neurologia
L'enigma classico "sogno o son desto?" lo si risolve con un pizzicotto che testa il nostro stato di aderenza con la realtà. Ma come si risponde se la domanda diventa: "era un sogno o sto male davvero?"
Può esserci una connessione tra il sogno e la malattia? Indaghiamo più a fondo, tornando anche molto indietro, nel II secolo d.C., per poi riportarci molto avanti, dove i neurologi ricercatori stanno cercando di arrivare.
Il corpo umano nei sogni
Quano il corpo umano penetra nei sogni, quando si impadronisce della dimensione onirica, porta con sé tutta una serie di significati simbolici che riempiono molti manuali di psicologia. Le ginocchia significano solidità; sognarle è indizio di una personalità ben strutturata, degna e umile. Barba e baffi esprimono virilità, sono collegati all'archetipi maschili di potere e forza. Sognare di essere in sovrappeso o di essere eccessivamente magri si connette a sensazioni come la vergogna, alla percezione fisica e mentale che il sognatore ha di sé nella vita reale, all'interno della società.
Al di là delle valenze emotive di cui è carica l'anatomia umana nel sogno, la domanda di fondo di questo articolo è: possono i sogni essere campanelli di allarme per la propria salute? Essere precursori o indicatori di un malessere latente?
Il sogno e la malattia in epoca classica
E' attribuito a Galeno di Pergamo, medico greco del II secolo d.C., il racconto incentrato sulla vicenda di un uomo che, dopo aver visto in sogno la propria gamba trasformarsi in pietra, fu colto da paralisi. Non dimentichiamo che, in quel medesimo periodo storico, troneggiavano ancora quasi trecento templi dedicati ad Esculapio, il dio della medicina e in questi templi si praticava l'incubazione dei sogni.
Come avveniva? Il paziente veniva preparato attraverso un rito preciso a seguito del quale si assopiva all'interno delle stanze del tempio. Al risveglio, la persona, dopo che il dio gliel'aveva mostrata in sogno, aveva chiara dentro di sé l'azione simbolica o pratica da compiere per rimettersi sulla via della cura.
Una precisazione di carattere antropologico: per i greci il sogno aveva ben poco di irreale e intangibile; era piuttosto, di un evento foriero di carattere rivelatorio, qualcosa di sacro che dunque richiedeva la predisposizione di particolari condizioni che lo rendessero possibile.
Sogni come campanelli d'allarme sullo stato di salute
Oliver Sacks, prolifico autore e stimato neurologo, sostiene che i disturbi neurologici sono sempre accompagnati da alterazioni quantitative o qualitative del sonno. In molti pazienti l'insorgere della malattia si presenta alla mente sognante sottoforma di disturbi del sonno, prima di manifestarsi nella realtà. La mente non vigile può produrre anche sogni che precedono il reale regresso della malattia.
"In alcuni casi i sogni possono essere come i raggi X" spiega Robert Van de Castle, autorità nel mondo degli studi sui sogni e il sonno, responsabile del sito Our dreaming mind, riportando il caso clinico di una donna e del suo incubo ricorrente in cui un'infermiera le esaminava una gamba tenendo vicino allo stinco una candela la cui fiamma rovente si avvicinava sempre di più verso la pelle, fino a bruciarla. Alla donna, dopo quella serie di sogni, venne diagnosticata un'infezione ossea.
Il neurologo Daniel Schneider racconta il caso di un fumatore accanito che sognava di trovarsi in una zona di combattimento militare. Vivendo una situazione di pericolo, nel sogno cercava di rifugiarsi in un albero cavo, ma il fuoco nemico riusciva sempre a raggiungerlo in pieno petto, falciandolo a metà. Un esame gli rivelò un piccolo tumore ai polmoni che non aveva ancora dato luogo a metastasi.
Di certo, si tratta di un campo fertile per ulteriori ricerche, specie per via del fatto che "molti sogni hanno funzione di avviso e potrebbero rivelarsi utili, se solo li si ascoltasse.", come precisa Van de Castle. Rivalutare la valenza del sogno torna anche a farci riflettere sull'importanza di mantenere il contatto con se stessi.
E, se capite l'inglese, non perdete un articolo di Ryan Hurd, ricercatore nell'ambito di sogni, specializzato in casi di paralisi onirica con ripercussioni sul reale, pubblicato sull'irresistibile portale Living Olistically (with a sense of humor) dal titolo "When dreams warn of illness".
A tutti, auguriamo buon ascolto della vostra mente sognante!
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Immagine | Jakuza