Plastica nel makeup, la denuncia di Greeenpeace
Presentato il 16 dicembre scorso il video spot d'autore di Greenpeace, che denuncia la presenza di ingredienti in plastica nei più comuni prodotti di make-up. L'obiettivo è informare i consumatori e offrire loro strumenti adeguati per evitare di essere complici inconsapevoli di una contaminazione dell'ambiente destinata a durare per secoli.
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©Greenpeace
“Il trucco c'è”, anche se non si vede. Questo il messaggio principale della campagna di Greenpeace, che mira a informare i consumatori di una realtà spesso ignorata o sottovalutata: molti fra i prodotti che utilizziamo quotidianamente- i trucchi ne sono un esempio- contengono plastica nascosta.
Per parlare in modo efficace alle coscienze del pubblico, l'organizzazione ambientalista ha prodotto uno spot video d'autore, oltre a una guida pratica utile a individuare la presenza di plastica nel makeup.
Il trucco c'è, lo spot d'autore
Una donna si guarda allo specchio. Cerca di struccarsi ma, con angoscia crescente, si rende conto che l'operazione non riesce: il suo make up resta lì, indelebile sul suo volto, rifiutando di essere rimosso. Allo stesso modo, la plastica celata nei prodotti di bellezza è in grado di persistere nell'ambiente a lungo, persino per centinaia di anni.
“Ci sono trucchi che lasciano un segno indelebile” recita lo spot, diretto dal regista Matteo Rovere, prodotto dalla casa di produzione Groenlandia e realizzato dall’agenzia creativa DLV BBDO. “Forse non lo sai, ma in molti prodotti che usi ogni giorno ci sono microplastiche e ingredienti in plastica che creano danni permanenti all'ambiente. Scegli meglio prima che sia troppo tardi”.
In chiusura al video, presentato lo scorso 16 dicembre, i consumatori sono invitati a scaricare e consultare la Guida creata da Greenpeace per incentivare scelte di acquisto consapevoli e sostenibili.
L'onnipresente plastica
All'interno dei nostri prodotti di makeup si nasconde, spesso inosservato, uno dei maggiori nemici dell'ambiente.
In mascara, rossetti, lucidalabbra, fondotinta, ciprie, illuminanti, non è raro infatti trovare ingredienti in plastica sia in forma solida- noti come microplastiche- che in forma liquida, semisolida o solubile, destinati a essere dispersi negli ecosistemi, aggravandone lo stato di contaminazione.
Solitamente, l’effetto di lunga durata del maquillage altro che non è che un indice di scarsa biodegradabilità, che corrisponde a una lunga permanenza nell'ambiente dei componenti plastici contenuti al loro interno.
Come evitare la plastica nei trucchi, la guida di Greenpeace
Scegliere alternative eco-friendly- che fortunatamente esistono sul mercato- ai prodotti che contengono plastica può fare una grande differenza.
Per questo, Greenpeace ha redatto una guida in cui è possibile reperire, oltre a informazioni dettagliate sulle diverse tipologie di plastiche, un elenco degli ingredienti in plastica più comunemente utilizzati nei prodotti di bellezza.
Tale elenco potrà essere utilizzato al momento dell'acquisto per controllare l'INCI (International Nomenclature of Cosmetics Ingredients)- ovvero l'elenco degli ingredienti- presente sulla confezione, e stanare la plastica nascosta.
Nello specifico, la guida offre:
- Istruzioni per individuare facilmente i prodotti per il make up che non contengono plastica solida, ma anche liquida, semisolida e solubile.
- I nomi degli additivi a base di plastica riconoscibili in etichetta e nell’INCI dei trucchi.
- Informazioni su quali sono gli ingredienti in plastica e come evitare i prodotti che li contengono.
Come tiene a specificare Greenpeace, la guida è il frutto non solo di una verifica delle etichette dei principali prodotti di makeup, ma di analisi di laboratorio indipendenti, svolte allo scopo di liberare dalla plastica quante più trousse possibili, ed evitare all'ambiente l'inutile impatto dei nostri riti quotidiani di bellezza.