Composizione floreale con Iris e bacche di Rosa canina

Iris: simbologia e caratteristiche

Molti credono che il simbolo di Firenze sia il Giglio; in realtà è l'Iris, che cresce selvatica sulle rive dell'Arno. In città è volgarmente chiamata anche "giglio del gonfalone"; da qui la confusione con il Lilium.

Le piante di Iris hanno foglie lunghe e sottili, di colore verde-azzurrognolo. Ne esistono centinaia di varietà e tutte producono splendidi fiori, chiamate Giaggioli.

 

Questo fiore, composto da tre petali esterni e tre interni, copre tutte le tonalità dal blu/viola al bianco. È di lunga durata anche dopo essere stato reciso e secca benissimo una volta aperto, mantenendo il suo colore brillante.

 

L'Iris ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche; è molto usata in cosmetica e in profumeria e ne viene estratto un pregiato olio essenziale.

 

Rosa canina: caratteristiche e proprietà

Questa pianta deve il suo nome a Plinio il Vecchio, che affermava che un soldato guarì dalla rabbia bevendo un decotto delle sue radici. All'epoca, si credeva che per curare una parte del corpo servisse una pianta che ricordava la sua forma; e le spine dell'arbusto erano molto simili alle zanne di un cane.

 

Tuttora le bacche essiccate di Rosa canina vengono utilizzate in erboristeria per le loro proprietà diuretiche e antinfiammatorie.

 

Una volta reciso, il fiore non risulta particolarmente duraturo. La Rosa canina secca bene, diventando scura in tempi molto lunghi.

 

Consigli per la composizione floreale

Quando la composizione prevede un fiore particolarmente grande – in questo caso la Brassica, che in realtà è un cavolo ornamentale – bisogna stare molto attenti a non farla sovrastare rispetto a tutti gli altri.

 

Una buona strategia è quella di posizionarlo più in basso. In questo modo, gli altri fiori svetteranno e l'effetto generale sarà più armonioso.