Stare nel presente conservando la memoria. Meditazione e respirazione yogica
Il cervello e il movimento, la memoria e le posizioni yoga, i suoni e la meditazione. Esploriamo quanto connette il ricordo alla spiritualità
Partiamo da quanto è scritto nello Yoga Sutra: "Lo yoga è la cessazione delle fluttuazioni della mente. Una mente calma e concentrata è una mente in grado di funzionare in modo ottimale ora e per molti anni a venire."
Costanza, calma, concentrazione, pratica, dedizione, intenzione come fuoco canalizzato in modo utile.
Vediamo come yoga, meditazione, visualizzazioni e pranayama sono funzionali al nostro rapporto col passato, che è anche radicamento da usare con elastica presenza nel momento attuale.
La meditazione e la memoria
Francesco Bottaccioli, psiconeuroimmunologo e autore di Meditazione, psiche e cervello, in un articolo pubblicato sul Venerdì del quotidiano La Repubblica che risale al 26 Ottobre 2007, ha affrontato il legame tra la pratica yogica, specie quella meditativa, e la memoria, il ricordo.
Nel dettaglio, Bottaccioli ha dimostrato come gli studi scientifici confermino ormai quanto la meditazione produca un rallentamento dell’attività elettrica del cervello, agendo, in particolare, sulla frequenza delle onde elettriche dell’ippocampo, l’area del cervello deputata alla memoria.
In pratica, la super-attività della mente danneggia la memoria; è come usare tutti i colori scarabocchiando di fretta, senza cura. Si finisce per non avere in mano nulla e il foglio resta bianco.
Barbara Cazzini, insegnante di yoga attiva nel milanese, riporta nel suo blog le parole di Joan Shivarpita Harrigan, direttore del Kundalini Yoga Patanjali Care, a Knoxville, Tennessee sui benefici della pratica sulla mente: "Gli yogi hanno parlato per anni degli effetti che la pratica spirituale offre al cervello, e hanno un metodo sistematico per farlo", dice Harrigan. "Se si pratica regolarmente, è possibile spostare i modelli del sistema nervoso autonomo nel corso del tempo. È possibile modificare la fisiologia, gli ormoni e neurotrasmettitori nel cervello e creare una base solida per tranquillità e chiarezza. La mente diventa più forte e meno sensibile alle distrazioni e le influenze di negatività e di confusione che sono tutti intorno a noi ".
L'energia che scorre lungo la colonna vertebrale con lo yoga
Lo yoga, le visualizzazioni, la respirazione
Forse avrete sentito parlare di Yantra Yoga. La radice sanscrita di questa parola è Yam che significa "supportare", "sostenere", "tenere su" l'energia inerente a qualche oggetto o idea. In senso lato, uno Yantra può essere una macchina, uno strumento come quelli usati nelle varie scienze (l'astronomia, l'architettura, ecc.).
Gli Yantra mistici sono supporti alla meditazione, includono la rappresentazione di una certa divinità (intesa come livello di vibrazione energetica). L'essenza-forma della divinità è espressa nello Yantra, come l'essenza-suono è espressa nel Mantra; Mantra e Yantra sono strettamente correlati. Con una pratica costante, la memorizzazione è nobilitata come risultato accessorio, non mirato.
Anche il Pranayama, la respirazione yogica, aiuta in questo senso. Una pratica molto semplice che calma, connete e cura è quella della metodica per cui inspirazione ed espirazione sono costanti di uguale durata, raccordati agli apici di durata superiore ai 20 piccoli tempi (secondi) in posizione atta allo scopo. In casi stadi più avanzati si connette la visualizzazione anche di organi interni con il respiro o l'evocazione interna di primi eventi di vita, sempre mantenendo un piano di pranayama che diventa naturale con una pratica costante.
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