Acqua in giardino: come evitare gli sprechi
Nel nostro giardino la risorsa acqua è molto importante e dobbiamo imparare a gestirla in modo ecosostenibile. Andiamo a conoscere i consigli per evitare gli sprechi nel nostro giardino
Nei nostri giardini c’è sempre la necessità di avere acqua a disposizione sia per annaffiare le piante sia per altri lavoretti di giardinaggio.
La gestione dell’acqua è un argomento molto importante e di estremo risalto in questo momento storico proprio perché l’acqua è una risorsa indispensabile che deve essere protetta.
Il risparmio idrico e come utilizzare l’acqua sono argomenti che toccano la società più che mai proprio a causa di un cattivo uso di questa risorsa che sta gradatamente inquinandosi sempre di più riducendo le fonti d'acqua pura e pulita sul pianeta Terra.
Il ciclo dell’acqua e la risorsa in giardino
Il ciclo della acqua lo conosciamo tutti visto che alle scuole ci insegnano che è una fonte inesauribile e che il suo percorso inizia in una molecola di ghiaccio su di una alta montagna chiamata ghiacciaio che poi comincia a sciogliersi in acqua e scorre nei fiumi fino ad arrivare al mare dove evapora per poi risalire al cielo sottoforma di nuvola e scendere come pioggia.
Nel nostro giardino le piante hanno bisogno di acqua e come abbiamo detto l’uomo la utilizza anche per altre attività in giardino. Per far sì che questa situazione sia ecocompatibile dobbiamo imparare a gestire la risorsa idrica con la massima efficienza.
Scelte iniziali per il giardino
La prima valutazione da fare è a monte durante la creazione del giardino. Due elementi sono da conoscere:
- l’ambiente e il clima in cui viviamo che può avere più o meno presenza di risorsa idrica sia per la variazione delle stagioni sia nel luogo stesso;
- La scelta delle piante da coltivare e da accudire.
Il luogo del giardino potrebbe avere già presente la risorsa idrica in modo naturale come ad esempio avvallamenti, piccoli laghetti, falde, piccole risalite d’acqua o zone dove la presenza di acqua è già naturalmente presente; oppure potremmo trovarci nel caso opposto dove l’acqua proprio non è presente nell’ambiente e dovremo portarla il più possibile all’interno del sistema.
A seconda degli ambienti e del clima in cui viviamo potremo avere piante con poca o molta esigenza idrica: una volta conosciuto l’ambiente, la scelta dovrebbe cadere su quelle piante autoctone, cioè su piante che sono del territorio e che crescono bene in quell'habitat.
Se vogliamo piante esotiche e stravaganti sarà difficile ricreare l’habitat naturale della terra di origine e questo comporterebbe un dispendio di energie di gran lunga poco ecostenibile.
Impianto di irrigazione
Gli impianti di irrigazione per annaffiare il giardino con i suoi prati e le sue piante richiede uno studio molto approfondito tanto che vi sono figure che si occupano della pianificazione di tali impianti.
La migliore scelta è un impianto a goccia che è formato da un tubo di gomma che viene posizionato sul terreno vicino alle piante da irrigare e che rilascia goccioline di acqua da piccoli fori sul tubo. Questo sistema risparmia molta acqua, poiché bagna solo dove è necessario e l’acqua non scorre via ma rimane nella zona di necessità delle piante. Inoltre inumidisce solo il terreno e non bagna la pianta permettendo una migliore protezione dall’eventuale rischio di malattie fungine e da ristagno.
Rimane buona norma in questo impianto irriguo di verificare periodicamente il funzionamento dei fori sul tubo perché il rischio principale è l’intasamento e il rallentamento nell’uscita dell’acqua con conseguenti problemi per le piante.
Se utilizzate irrigatori a spruzzo, controllate sempre che bagnino solo le zone necessarie e siano puntati correttamente; spesso accade che l’acqua di irrigazione cade sui sentieri, sui muri e in zone cementificate e così molta dell’acqua viene sprecata. L’ottimazione dell'impianto irriguo è il migliore metodo per risparmiare acqua.
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Quando annaffiare
Il momento migliore per annaffiare è la mattina presto quando il sole non è presente e la temperatura è ancora mite. Può andare bene anche la sera quando il sole è ormai sceso verso l’orizzonte. Invece sotto il sole battente non bisogna mai annaffiare perché l’acqua evapora, le piante sono in una fase di chiusura e non sono pronte per assorbire l’acqua che se ne scapperà via aumentando lo spreco idrico.
Infine la differenza di temperatura tra l’acqua e l’ambiente può portare a shock termici per la vegetazione e quindi a conseguenze anche gravi soprattutto per le coltivazioni orticole.
Attività in giardino per risparmiare acqua
1. Recupero dell’acqua
Innanzitutto recuperare l’acqua piovana è un'ottima idea e questo si può fare posizionando recipienti sotto le grondaie dei tetti o direzionando le stesse verso il giardino. Nel giardino potrebbero essere inseriti contenitori o create zone umide come anche piccoli laghetti che con la pioggia preserveranno l’acqua nei momenti di maggior siccità. In questo caso sarà necessario chiudere i contenitori o gestire con specifici accorgimenti per evitare la proliferazione degli insetti e delle zanzare.
2. Taglio dell’erba
Il taglio dell’erba è un'altra attività che può far risparmiare acqua: se l’erba è tagliata più alta trattiene più acqua. Questo tappeto erboso mantiene uno strato di umidità e crea un ambiente più fresco vicino al suolo, come avviene in modo naturale nei campi non coltivati; se il prato viene tagliato troppo basso, l’erba e le piante non riescono a creare un tessuto vivente che ricopre di ombra il terreno e non possono trattenere l’acqua con la conseguente siccità e morte delle piante più deboli.
Il metodo della pacciamatura, molto utilizzato in agricoltura sinergica, consiste nel posizionare materiale come foglie e paglia intorno alla base delle piante: ciò serve proprio a mantenere la temperatura più stabile, sia in inverno che in estate, oltre a preservare l’umidità vicino alle piante con un grosso risparmio idrico perché si riducono le necessità di irrigazione.
3. Sperimentare e creare
Il risparmio idrico è anche ingegno e creatività. Una delle ultime idee per irrigare in modo ecologico sono le anfore di acqua interrate. Questa tecnica si ottiene sotterrando vicino alle piante dei contenitori di terracotta porosa pieni di acqua che pian piano rilasciano l’acqua nel terreno e le piante l’assorbono. Questi vasi hanno una bocca che rimane fuori dalla superficie del terreno e in cui si versa l’acqua via via che cala.
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