Ashwagandha: l’afrodisiaco rilassante naturale
Il ginseng indiano utilizzato dalla medicina ayurveda come tonico e afrodisiaco: scopriamo storia, proprietà e usi dell'Ashwagandha
A cura di Anastore
La Ashwagandha, nota anche “come ginseng indiano”, è una pianta che coniuga due azioni apparentemente contraddittorie, rilassante e rinvigorente al tempo stesso.
Scopriamo la sua storia, le proprietà e gli usi.
La Ashwagandha: storia e proprietà
Il suo nome latino non mente: la Withania somnifera ha un effetto calmante e ansiolitico. Tuttavia, non è un semplice sedativo che lascia storditi. La Ashwagandha accresce la vitalità generale dell’organismo; non a caso, questo nome sanscrito significa “odore di cavallo”, riferimento che rimanda anche al vigore di tale animale.
Da secoli, la medicina tradizionale ayurvedica prescrive questa radice tuberosa originaria del Sud dell’Asia.
Il “Ginseng Indiano” è, senza dubbio, una panacea dalle molteplici proprietà.
Un potente afrodisiaco e tonico
L’uso tradizionale della Ashwagandha come tonico è stato confermato dagli studi clinici più recenti.
Per il suo contenuto di alcaloidi e withanolidi, la radice riequilibra il funzionamento generale dei vari sistemi (respiratorio, cardiologico, immunitario): l’organismo dunque si rafforza.
La Ashwagandha favorisce le funzioni dell’apparato riproduttore:
- restaura la libido;
- aumenta la fertilità, sia negli uomini (con la sua influenza sulla spermatogenesi) che nelle donne (equilibrando il livello di progesterone).
Un antistress che stimola le facoltà cognitive
La Ashwagandha è una pianta adattogena. Lo scienziato sovietico, il dott. Nikolai Lazarev, che scoprì tale proprietà, ne diede la seguente definizione: “L’adattogeno è una sostanza farmacologica in grado di aumentare la resistenza aspecifica di un organismo, permettendo di equilibrare i segnali di stress e di adattarsi a uno sforzo eccezionale.” Pertanto, accresce la resistenza dell’organismo di fronte allo stress.
I principi attivi dell’Ashwagandha regolano l’azione del cortisolo, un ormone che viene prodotto in eccesso per superare le tensioni:
- il sonno migliora
- il sistema nervoso si distende
- le facoltà cognitive (memoria, concentrazione e attenzione) si ottimizzano.
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I risultati in fitoterapia sono strettamente connessi alla qualità, sia della materia prima che del suo estratto. L’interesse terapeutico per l’Ashwangandha è dato dalla presenza di potenti principi attivi. Tuttavia, sul mercato si trovano spesso materie prime di bassa qualità, che non assicurano efficacia.
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