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Car sharing: quanto funziona nelle grandi città

Pare proprio che gli italiani abbiano familiarizzato con il car sharing: Milano e Roma trainano il mercato, belle novità anche per Firenze, Cagliari e altre città. Ecco quanto funziona il servizio di condivisione auto, come cresce e si evolve nei grandi centri.

Car sharing: quanto funziona nelle grandi città

Cresce il car sharing: pochi italiani non amano l'auto condivisa

Dati in crescita quelli del car sharing in Italia. Secondo Ansa, che riporta i dati diffusi da ANIASA (l'Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria), condividere l’auto in città piace proprio a molti italiani, soprattutto agli uomini intorno alla quarantina che vivono nella metropoli.

Più di un milione sono infatti le persone che hanno deciso di iscriversi a una società di car sharing.  Se Milano e Roma sono le città in cui il car sharing sembra funzionare di più, anche Torino e Firenze sembrano registrare una crescita considerevole.

Andamento opposto per Napoli, che sembra non gradirlo. E intanto l’Oltralpe ci sorpassa: a Parigi il car sharing è con le auto elettriche italiane, che però stentano a decollare. (Cfr Le Monde).

 

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Milano e le nuove tariffe di car sharing

Grande successo, si è visto, con il car sharing. Sono infatti sempre pi le famiglie che decidono addirittura di vendere l’auto o congelare l’assicurazione proprio perché il car sharing funziona.

Anzi, dell’agosto scorso la notizia da Repubblica di una implementazione del servizio con nuove tariffe concorrenziali, che prevedono pacchetti speciali per noleggi di lunga durata.

Lo scopo è quello di “portare la sostenibilità sempre più al centro della mobilità cittadina”, come comunicato dal sito del comune di Milano. Sempre qui, si può trovare l’elenco delle sempre più numerose società che offrono questo tipo di servizio, al momento ve ne sono indicate sei. 

 

Torino al servizio della periferia

Anche a Torino il car sharing sta funzionando così bene che, come riferisce La Stampa, si sta cercando di estenderlo anche alla cintura e ai comuni limitrofi, mettendosi così al servizio di quelle persone che vivono in provincia e nelle zone periferiche; il comune di Torino specifica sul sito le società che attualmente propongono il servizio di car sharing, al momento sono tre.

La pagina offre anche informazioni sulle App per la mobilità urbana, che aggregano in un’unica mappa tutti i servizi di sharing e di trasporto pubblico e privato. 

 

Firenze incrementa il parco auto

Anche a Firenze sono attualmente tre gli operatori che si occupano di car sharing, come indicato dal sito del comune.

L’obiettivo della città, come indicato lo scorso agosto da Il Corriere Fiorentino è quello di arrivare nel 2020 con mille auto di car sharing disponibili, l’80% in più di quelle attuali. Per questo è stato indetto un bando per incrementare di 400 unità il parco auto.

 

Roma: il car sharing arriva in aeroporto

A Roma, dopo il servizio carsharing comunale, attivo dal 2005 prima in forma sperimentale e poi via via più stabile, sono arrivati anche i servizi privati, sono almeno cinque. Anche nella capitale il servizio di condivisione auto funziona e cresce: Ansa comunica che il servizio viene ora fornito anche presso l’aeroporto di Fiumicino, con ampi parcheggi dedicati. 

 

Napoli ci riprova col car sharing

Pollice verso per Napoli: qui il car sharing sembra proprio non decollare. Le stesse compagnie private non si spingono in queste zone, come comunica Il Mattino proroga un progetto sperimentale che consente ai cittadini di accedere agli incentivi riconosciuti da "Iniziativa dei comuni per il Car Sharing" (ICS) per incentivare la rottamazione degli autoveicoli privati e il ricorso al trasporto pubblico locale e al car sharing.

 

Palermo e il free floating

A Palermo funzionano sia il bike sharing che il car sharing. Qui, dove aumentano proporzionalmente sia i numeri delle auto che degli abbonamenti e prenotazioni, si cercherà di incrementare la flotta con mezzi ecocompatibili, migliorando le tariffe e il servizio telematico, integrandolo con il free floating, ovvero un sistema a flusso libero che permetterà prelevare e rilasciare l’auto in un qualsiasi posto di un’area urbana di quasi cinque chilometri quadrati.

La ricerca dell’auto libera avverrà attraverso un’applicazione per smartphone e pc, grazie alla geolocalizzazione. il tutto considerando sia l’area urbana che extra urbana. 

 

Cagliari, il car sharing piace

Come riferisce il portale L’Automobile, qui il car sharing piace. Così tanto da segnare numeri importanti di utenti rispetto alla partenza. Anche nella città sarda si registra una maggiore attenzione alla sostenibilità e all’ambiente, con sempre più persone che abbandonano l’auto propria e scelgono mezzi alternativi, come la bici o i piedi, per recarsi al lavoro. 

 

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